Ecco i fondi strutturali europei 2014–2020
PIOMBINO 15 aprile 2014 — Con decisione del 17 marzo 2014 la Giunta Regionale, presieduta dal Governatore Enrico Rossi, ha avviato la gestione di anticipazione per l’anno 2014 dei Programmi Operativi Regionali FSE, FESR e FEASR del ciclo di programmazione 2014–2020 definendo procedure, tipologie di beneficiari e dotazione finanziaria (per leggere clicca qui). Con la stessa è stato inoltre dato mandato ai Dirigenti responsabili dei Programmi Operativi Regionali in questione e del Piano di Sviluppo Rurale di dare attuazione alle procedure per garantire l’avvio della gestione in anticipazione del ciclo di programmazione 2014–2020 ed è stata garantita la copertura delle risorse necessarie.
FSE, FESR e FEASR sono alcuni dei Fondi dell’ Unione Europea ricompresi nel Quadro Strategico Comune (QSC): il Fondo Sociale Europeo, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale. Essi rappresentano un’importante fonte di investimento pubblico, finalizzato a promuovere la crescita sostenibile e l’occupazione, ma la loro funzione non si esaurisce qui: tali fondi realizzano infatti un insieme di mezzi efficaci per sostenere l’attuazione delle Raccomandazioni Specifiche per Paese emesse nel contesto del Semestre Europeo. Il “semestre europeo” è un ciclo di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio nell’ambito dell’UE: in questo contesto gli Stati membri ricevono gli “orientamenti” e sulla base degli stessi presentano i loro programmi per sottoporli alla valutazione dell’UE. A seguito di tale valutazione ricevono le “raccomandazioni specifiche per paese” riguardo alle loro politiche nazionali di bilancio e di riforma (http://www.consilium.europa.eu/special-reports/european-semester?lang=it). Pur definiti in un’ottica di coordinamento e integrazione con la Strategia Europa 2020 (http://ec.europa.eu/europe2020/index_it.htm) presentano una peculiarità: diversamente dalla strategia sono calibrati al fine di impostare le giuste priorità d’investimento specifiche per ogni singolo Paese e non sono comuni a tutta l’Unione. Le modalità d’impiego dei fondi sono definite, insieme alla strategia e alle priorità di intervento di ogni Stato membro, attraverso gli Accordi di Partenariato che prevedono una sinergia a livello istituzionale, economico e sociale con la partecipazione di autorità regionali e locali, parti socio-economiche ed organismi competenti. Prima di poter essere attuati necessitano dell’approvazione della Commissione.
I Fondi Strutturali rappresentano un “aiuto diretto”, non rimborsabile, destinanto ad affiancarsi e non a sostituirsi agli investimenti nazionali.
Per quanto riguarda la realizzazione, la regolarità della gestione e l’efficacia, ciascuno Stato designa un’autorità destinata ad essere affiancata da comitati di sorveglianza, presieduti da un rappresentante dell’autorità stessa. La valutazione si articola in tre diverse tipologie, di cui una ex ante spettante alle autorità competenti degli Stati membri, una intermedia ed una ex post di competenza delle autorità di gestione e della Commissione in collaborazione tra loro.
Per quanto riguarda la nostra Regione, la gestione di anticipazione ha rivelato un piano di finanziamenti di 82 milioni di euro, di cui 40 da indebitamento. Sono stati così ripartiti:
28 milioni per il FESR, che è finalizzato a sostenere:
i processi di R&S delle imprese dei settori manifatturieri e terziario,
i processi di innovazione delle PMI e le infrastrutture di telecomunicazione (banda larga e ultralarga),
la promozione e valorizzazione dell’offerta mussale integrata,
gli investimenti per l’asse urbano.
È destinato rispettivamente ad imprese, PMI, enti locali e autorità centrali.
34 milioni per il FSE (a queste risorse in anticipazione sul FSE, sono da aggiungere le risorse regionali stanziate nel bilancio 2014 per il servizio civile regionale pari a circa 10 milioni di euro), che si articola in vari moduli:
Garanzia Giovani (percorsi formativi di Istruzione e Formazione Professionale accompagnati da azioni di comunicazione e di adeguamento dell’offerta in coerenza con le direttrici di sviluppo economico e imprenditoriale dei territorio per aumentarne l’attrattività. È destinato a giovani che hanno assolto l’obbligo di istruzione e sono fuoriusciti dal sistema scolastico),
Garanzia Giovani/ POR FSE (tirocini di orientamento e formazione, inserimento e reinserimento, praticantato. È destinato ad imprese private, enti pubblici, studi professionali e professionisti che ospitino tirocinanti., creazione e rafforzamento di punti di contatto per l’orientamento, il bilancio di competenze, l’inserimento in percorsi di formazione ed inserimento lavorativo anche per i NEET),
POR FSE (misure di politica attiva e incentivi all’assunzione di soggetti svantaggiati, destinato alle imprese, azioni per il rafforzamento dei percorsi di istruzione universitaria o equivalente post-lauream, volte a promuovere il raccordo tra istruzione terziaria, il sistema produttivo, gli istituti di ricerca, con particolare riferimento ai dottorati in collaborazione con le imprese e/o enti di ricerca in ambiti scientifici coerenti con le linee strategiche del PNR. È destinato alle università toscane, misure di rafforzamento dei percorsi universitari finalizzate al miglioramento delle competenze e ad un maggiore raccordo con il mondo del lavoro, destinato ad imprese ed aziende sanitarie, implementazione di buoni servizio, destinato ai Comuni toscani).
Troviamo infine il FEASR, a cui sono destinati 20 milioni. Esso prevede
interventi in ambito forestale: difesa, prevenzione e ripristino di aree forestali per contrastare l’erosione del suolo nelle aree montane mediante interventi di sistemazione idraulica forestale, di ingegneria naturalistica, di manutenzione straordinaria. È rivolto a Province ed unioni di Comuni, soprattutto in zone montane,
altre risorse del medesimo fondo sono invece destinate alla diversificazione delle aziende agricole.
(Foto di Pino Bertelli)