Ecco i nuovi programmi comunitari
PIOMBINO 15 marzo 2014 — Di recente abbiamo visto comparire sulla scena delle politiche locali e regionali una serie di programmi di matrice europea, come “Erasmus +” o “Horizon 2020”: essi si collocano in una strategia più ampia, denominata “Europa 2020”. Preso atto delle cause e delle dimensioni della crisi che ci ha afflitto negli ultimi anni, questa strategia si propone non soltanto di risollevare le sorti dell’economia degli Stati membri nell’ottica del mercato unico e dei rapporti con le nuove potenze mondiali, ma anche di porre le basi affinché i comportamenti che hanno provocato il collasso del sistema possano essere più facilmente prevenuti ed evitati. La visione d’insieme che porta avanti “Europa 2020” infatti, pur tenendo conto dell’incidenza della speculazione finanziaria e della scarsa lungimiranza degli operatori del settore, investe molti altri settori, che possono essere raggruppati sotto cinque diverse aree d’intervento: occupazione, ricerca e sviluppo (R&S), cambiamenti climatici e sostenibilità energetica, istruzione e lotta alla povertà e all’emarginazione. Il progetto riguarda l’Unione Europea e non comporta una mera “ripartizione di compiti”, per quanto siano stati ovviamente calibrati obiettivi nazionali tenendo conto delle diverse capacità di ciascuno di contribuire al progresso globale. A tal fine è stato predisposto un quadro di raccomandazioni politiche, sotto forma di pareri sui programmi di stabilità/convergenza e nell’ambito degli indirizzi di massima per le politiche economiche, che pongono dei limiti temporali per l’azione degli Stati: se allo scadere del termine gli Stati non si saranno attivati o avranno perseguito politiche incompatibili con gli indirizzi, la Commissione potrà formulare un avvertimento politico. Per realizzare gli obiettivi che afferiscono alle cinque diverse aree di intervento sono state predisposte delle “iniziative faro”, incentrate su tre priorità: “una crescita intelligente, per sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione; una crescita sostenibile, per promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; una crescita inclusiva, per promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione, che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale”.
Al primo ambito sono riconducibili tre iniziative faro: “L’Unione dell’innovazione”, per favorire gli investimenti nella ricerca; “Youth on the move” per migliorare le prestazioni dei sistemi d’istruzione e aumentare l’attrattiva degli istituti europei di insegnamento superiore; “Un’agenda europea del digitale” per favorire la diffusione di Internet ad alta velocità.
Al secondo ambito sono invece riconducibili due iniziative faro: “Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse” per l’incentivo dell’utilizzo di energie rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica; “Una politica industriale per l’era della globalizzazione” per favorire la competitività delle imprese europee e ridare slancio alle PMI.
Al terzo ambito infine sono riconducibili “Un’agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro” per favorire la mobilità della manodopera e la formazione continua durante tutto il corso della vita e “Piattaforma europea contro la povertà” per garantire coesione sociale e territoriale nonché condizioni di vita dignitose e una partecipazione attiva alla società alle persone vittime di povertà ed esclusione sociale.
I programmi, con validità dal 2014 al 2020, di maggior interesse per il nostro territorio, derivanti dall’attuazione delle varie iniziative faro, in aggiunta a ERASMUS + e EUROPA CREATIVA dei quali Stilelibero ha già parlato, sono:
HORIZON 2020
Questo programma, che riunisce tutti gli investimenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione, è finalizzato a costruire una società e un’economia di primo piano su scala mondiale basate sulla conoscenza e sull’innovazione nell’intera Unione, contribuendo nel contempo allo sviluppo sostenibile: a tal scopo dovranno essere mobilitati finanziamenti supplementari per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione e i contributi al conseguimento degli obiettivi in materia di ricerca e sviluppo, compreso l’obiettivo del 3% del PIL per la ricerca e lo sviluppo in tutta l’Unione entro il 2020. Il programma si snoda su tre linee d’azioni principali:
Eccellenza scientifica: per rafforzare ed ampliare l’eccellenza della base scientifica dell’Unione e a consolidare lo Spazio Europeo per la Ricerca (SER) al fine di rendere il sistema europeo di ricerca e innovazione più competitivo su scala mondiale;
Sfide per la società: affronta le priorità politiche e le sfide per la società che sono identificate nella strategia Europa 2020 che mirano a stimolare la massa critica degli sforzi di ricerca e innovazione necessari a conseguire gli obiettivi politici dell’Unione, incentrandosi su una serie di obiettivi specifici come, ad esempio, la salute, il cambiamento climatico e il benessere oppure la promozione di trasporti intelligenti, verdi ed integrati;
Leadership industriale: mira ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie e delle innovazioni a sostegno delle imprese del futuro e ad aiutare le PMI europee innovative a crescere per divenire imprese di importanza mondiale.
La dotazione finanziaria indicativa è di 77.028,3 milioni di euro dei quali un massimale di 74.316,9 milioni di euro è destinato alle attività del titolo XIX del Trattato sul Funzionamento dell’Unione.
COSME
Il programma COSME mira a incrementare la competitività e la sostenibilità delle imprese UE sui mercati, a incoraggiare una cultura imprenditoriale e a promuovere la creazione e la crescita delle PMI. Esso si articola su una serie di obiettivi chiave quali:
il miglioramento dell’accesso ai finanziamenti destinati alle PMI sotto forma di capitale proprio e di debito;
l’agevolazione dell’accesso ai mercati sia all’interno dell’Europa che a livello mondiale;
il miglioramento delle condizioni quadro per la competitività e la sostenibilità delle imprese dell’Unione, specie le PMI;
La promozione dell’imprenditorialità e della cultura d’impresa, sviluppando abilità ed attitudini in particolare tra i nuovi imprenditori, i giovani e le donne.
L’assegnazione dei fondi nell’abito del programma COSME è gestita da intermediari finanziari, come banche, garanzie comuni e fondi di capitale di rischio. Le PMI possono accedere a questi fondi attraverso un portale finanziario sostenuto dall’Unione europea: Il COSME sostiene inoltre molti degli stessi programmi di successo già in atto, compreso il co-finanziamento della rete Enterprise European Network (EEN). COSME 2014–2020 si rivolge a quegli imprenditori, soprattutto PMI, che beneficiano di un accesso agevolato ai finanziamenti per le proprie imprese, ai cittadini che vogliano mettersi in proprio e debbano affrontare le difficoltà derivanti dalla creazione o lo sviluppo della propria impresa, alle autorità degli Stati membri che ricevono una migliore assistenza nella loro attività di elaborazione e attuazione di riforme politiche efficaci.
La dotazione finanziaria è di 2,298,24 milioni di euro: il 60% di questa quota é destinata agli strumenti finanziari.
Programma per l’Occupazione e l’Innovazione sociale
L’obiettivo principale di questo programma è favorire l’occupazione e la protezione sociale dei lavoratori attraverso la promozione di azioni concrete, coordinate e innovative sia a livello dell’Unione che dei singoli Stati membri in stretta collaborazione con le parti sociali, le organizzazioni della società civile e gli organismi pubblici e privati. Inoltre il Programma si propone di promuovere il lavoro dignitoso e adeguate condizioni di lavoro, unitamente alla cultura della prevenzione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, nonché la mobilità geografica volontaria dei lavoratori su base equa accrescendo le possibilità di impiego sviluppando mercati del lavoro nell’Unione di alta qualità e inclusivi, aperti e accessibili a tutti, rispettando al contempo i diritti dei lavoratori in tutta l’Unione. Al fine di promuovere l’occupazione e l’inclusione sociale il Programma è rivolto a migliorare la disponibilità e l’accessibilità della microfinanza per le persone vulnerabili che desiderano avviare una microimpresa e per le microimprese già operanti, e a facilitare l’accesso ai finanziamenti per le imprese sociali. EaSI, per realizzare questi scopi, si struttura su tre assi portanti:
Asse 1 — Progress: per l’occupazione e la solidarietà sociale. A questo sarà destinato il 61% della dotazione finanziaria complessiva.
Asse 2 — Eures: la rete di servizi per l’impiego e la mobilità professionale, a cui sarà destinato il 18% della dotazione finanziaria complessiva.
Asse 3 — Microfinanza e imprenditoria sociale: Progress di microfinanza e imprenditoria sociale, che incrementa l’accesso ai finanziamenti e la disponibilità per le persone fisiche e giuridiche, a cui sarà destinato il rimanente 21% della dotazione finanziaria.
La dotazione finanziaria è di 919, 47 milioni di euro.
Programma salute per la crescita
Mira a sostenere gli Stati Membri UE ad affrontare con efficacia le sfide economiche e demografiche che interessano i sistemi sanitari e permettere alla popolazione di vivere più a lungo in buona salute. Ha quattro obiettivi chiave: sviluppare sistemi sanitari innovativi e sostenibili, migliorare l’accesso dei cittadini all’assistenza sanitaria, promuovere la salute e prevenire le malattie, proteggere i cittadini dalle minacce sanitarie transfrontaliere. Per questo sono state predisposte tre diverse linee d’azione:
Cooperazione in tema di valutazione delle tecnologie sanitarie (HTA) Health technology assessment: è una rete volontaria costruita su scala UE tra le agenzie HTA dei vari Stati per la condivisione di informazioni circa l’efficacia di tecnologie sanitarie, medicinali, presidi medici e misure preventive;
Cooperazione sulle malattie rare a livello europeo;
Prevenzione e controllo del cancro.
I destinatari sono autorità pubbliche, europee e nazionali, ma anche enti privati operanti nel settore, organizzazioni non governative, organizzazioni internazionali e ruppi di interesse che si occupano di politiche e sistemi relativi al settore sanitario.
La dotazione finanziaria è di 449,39 milioni di euro.
Programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE)
Il programma LIFE, rivolto ad enti sia pubblici che privati, persegue quattro obiettivi generali:
contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse, in particolar modo tramite la riduzione delle emissioni di carbonio, favorendo la protezione e il miglioramento della qualità dell’ambiente e l’interruzione e l’inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi;
migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell’Unione;
sostenere maggiormente la governanza ambientale e climatica a tutti i livelli;
sostenere l’attuazione del Settimo programma d’azione per l’Ambiente.
A tale scopo sono stati predisposti due sottoprogrammi: “Ambiente”, con tre settori di azione prioritari (ambiente ed uso efficiente delle risorse; natura e biodiversità; governance e informazione in materia ambientale) e “Azione per il clima”, anch’esso articolato in tre settori d’azione prioritari (mitigazione dei cambiamenti climatici; adattamento ai cambiamenti climatici; governance e informazione in materia di clima). Sono previsti due programmi di lavoro pluriennali, rispettivamente di quattro e tre anni, per definire l’allocazione dei fondi, i temi dei progetti, gli indicatori qualitativi e quantitativi per ciascun settore prioritario e ciascun progetto, nonché la metodologia tecnica della procedura di selezione dei progetti e i criteri di selezione.
La dotazione finanziaria è di circa 3 456,66 milioni di euro.
Strumento di partenariato con i Paesi Terzi
L’obiettivo principale di questo strumento è avanzare e promuovere gli interessi dell’Unione europea sostenendo la dimensione esterna delle politiche interne (ad esempio competitività, ricerca e innovazione, migrazione) e affrontare le grandi sfide globali (ad esempio la sicurezza energetica, cambiamenti climatici e ambiente). Di portata globale, si concentrerà prevalentemente su paesi industrializzati e paesi in cui l’UE ha interessi significativi e cercherà di rafforzare il dialogo con le economie emergenti come Cina, Brasile ed India. Pur perseguendo gli ordini del giorno al di là della cooperazione allo sviluppo, potrebbe anche sostenere nuove relazioni con i paesi che si emancipano dall’assistenza bilaterale nell’ambito della stessa. L’ambito applicativo è estremamente ampio e si attuerà mediante una vasta serie di azioni: dalla lotta ai cambiamenti climatici, alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale; dalla lotta alla criminalità organizzata e alla pirateria, alla protezione dell’ambiente, della sicurezza energetica e al sostegno all’accesso al mercato per le PMI europee.
La dotazione finanziaria è di 954,76 milioni di euro.
Strumento europeo di vicinato
Il nuovo strumento sarà sempre più orientato verso le politiche e prevederà una maggiore differenziazione, una maggiore flessibilità, una più rigorosa condizionalità e incentivi per i migliori partenariati, fornendo finanziamenti ai Paesi Europei di vicinato attraverso programmi di cooperazione bilaterale, regionale e transfrontaliera. ENI mira principalmente a promuovere una più intensa cooperazione politica e la progressiva integrazione economica tra l’Unione e i paesi partner e, in particolare, l’attuazione di accordi di partenariato e di cooperazione, di accordi di associazione o di altri accordi già esistenti o futuri e di piani d’azione congiunti. Il fine ultimo è creare uno spazio di prosperità e buon vicinato con i Paesi partner sviluppando relazioni privilegiate, nonché portare benefici concreti su fronti come democrazia, diritti umani, Stato di diritto.
La dotazione finnziaria è di 15,432,63 miliardi di euro.
Strumento per la cooperazione allo sviluppo
Lo “Strumento per la cooperazione allo Sviluppo” si concentra sull’eliminazione della povertà ed è finalizzato a mantenere l’impegno dell’UE sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Gli obiettivi non hanno subito grosse modifiche rispetto al programma 2007–2013 e continuano a focalizzarsi sulla lotta alla povertà, sulla promozione dei diritti umani e dello Stato di diritto e della democrazia, nonché della crescita sostenibile e dello sviluppo sociale ed ambientale. Le linee d’azione si sviluppano su:
Programmi geografici, a loro volta elaborati in base ad aree di cooperazione: Diritti umani, democrazia ed altri elementi cruciali del buon governo; Crescita inclusiva e sostenibile per lo sviluppo umano; Altri settori significativi per la coerenza delle politiche per lo sviluppo.
Programmi tematici, articolati in Sfide su beni pubblici e sfide globali e organizzazioni della società civile ed enti locali.
Infine il Programma panafricano a sostegno della strategia comune Africa-UE che fornisce sostegno a obiettivi, iniziative e attività decisi nell’ambito della stessa e successivi piani di azione.
L’attuazione di “DCI” potrà assumere la forma di Accordi triangolari, misure di cooperazione amministrativa, contributi alle spese necessarie e programmi di sostegno alle politiche settoriali.
La dotazione finanziaria prevista è di 19.661,64 milioni di euro.
(Foto di Pino Bertelli)