Ed alla fine il Master RAGGI
PIOMBINO 23 giugno 2015 — I progetti sono 11, quanti sono i giovani laureati dei Comuni che hanno costituito l’Associazione dei Comuni Toscani (ACT) ad aprile scorso.
Il progetto in realtà è unico ed è finalizzato alla formazione di una nuova figura professionale, l’esperto di Organizzazione Territoriale. Il mese di formazione che il prof. Renato Di Gregorio sta facendo per conto di ACT è solo un primo step di un lungo programma che certamente si concluderà poi con un Master. È infatti dal Master RAGGI che sono uscite le persone che svolgono in Italia questo nuovo mestiere in modo sufficientemente adeguato. In questa prima fase si è inteso avvicinare i primi giovani che si sono voluti sperimentare in tale ruolo al modus operandi tipico di coloro che si occupano di integrare le organizzazioni presenti su un territorio e farle cooperare al fine di garantire uno sviluppo condiviso e compatibile.
Il progetto di professionalizzazione porta direttamente poi alla decisione di costituzione di una associazione giovanile in grado di operare sul territorio a supporto dei processi di integrazione e di innovazione che l’attraversa.
Il territorio locale è un esempio emblematico per comprendere come cambiamenti così importanti del valore di milioni di Euro richiedano strutture, ruoli e strumenti nuovi, sia per governare i processi di innovazione definiti: il nuovo siderurgico, il nuovo porto, il nuovo turismo, e sia per gestire poi le strutture nuove che l’innovazione suggerirà di costituire: il nuovo indotto, il nuovo terminale, la nuova offerta turistica.
Lo hanno testimoniato ai giovani in formazione, impegnati sui progetti, i diversi interlocutori locali che hanno voluto dare un contributo all’iniziativa intrapresa.
Si sono infatti alternati gli amministratori locali: Giuliani e Ferrini di Piombino, Soffritti e Bertocchi di Campiglia Maittima, Bandini e Roventini di San Vincenzo. Si sono confrontati con i giovani anche Capuano dell’Autorità Portuale, Sbrilli della Parchi Val di Cornia, Bravin e Bertini dell’Associazione degli Industriali, Pavoletti imprenditore e consulente di turismo, Cecchi giornalista de Il Tirreno e Papi giornalista de La Nazione.
La situazione che l’insieme di questi attori hanno rappresentato è per certi versi entusiasmante perché delinea un presente pieno di importanti cambiamenti da gestire e pieno di opportunità per tutti, ma anche per certi versi preoccupante perché il tempo a disposizione è limitato e le forze in campo da mettere e da coordinare secondo logiche di project management sono molte e diverse, non tutte presenti già sul territorio.
Vedremo se i giovani, con la metodologia della formazione-intervento che vanno apprendendo riusciranno a dare una mano agli amministratori locali e alle imprese per gestire questo enorme puzzle aiutando a mettere insieme tutti i pezzi che lo compongono.
Un primo appuntamento è previsto per il 29 pomeriggio, quando i giovani presenteranno il frutto del loro lavoro di analisi e progettazione agli Amministratori dei Comuni associati. Frattanto, all’interno dei Comuni si va effettuando una specifica comunicazione interna per preparare la dirigenza e le risorse più operative al nuovo modo di lavorare che il modello dell’Organizzazione Territoriale richiede e che l’Associazione dei Comuni sta sperimentando intanto al suo interno.
Altri Comuni limitrofi intanto vanno interessandosi alla novità per verificare quanto basta per decidere di associarsi a loro volta. Ciò consentirà così a breve di superare i confini angusti della Val di Cornia e di operare su un territorio vasto che abbia certamente più forza per contare e più attrattive per ospitare più tipi di turismo .
LA SEGRETERIA DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI TOSCANI