CAMPIGLIA MARITTIMA 5 mar­zo 2019 — Nel silen­zio gen­erale, dal 2 al 6 aprile prossi­mi, si ter­ran­no le elezioni dei Con­sorzi di bonifi­ca toscani, per il rin­no­vo dei sei organi con­sor­tili region­ali. Si trat­ta, in parole sem­pli­ci, di quel­li che una vol­ta era­no i “Con­sorzi fiu­mi e fos­si“, noti al grande pub­bli­co sopratut­to per le bol­lette a cui ognuno è sta­to costret­to a far fronte e che con­tin­ua anche oggi a pagare ai nuovi organ­is­mi che han­no cam­bi­a­to denom­i­nazione e este­so le loro com­pe­ten­ze ter­ri­to­ri­ali. Tra i sei Con­sorzi di bonifi­ca, quel­lo che riguar­da la Val di Cor­nia è il numero cinque ed è denom­i­na­to “Con­sorzio di bonifi­ca Toscana Cos­ta“. La sua sede è a Ven­tu­ri­na ed il suo ter­ri­to­rio di com­pe­ten­za si estende ai Comu­ni del­la provin­cia di Livorno, a quel­li gros­se­tani delle colline met­al­lif­ere e ad alcu­ni enti locali del­la provin­cia di Pisa sit­uati nel­la Val di Ceci­na e nel­l’area volter­rana.
Queste votazioni per­me­t­ter­an­no di eleg­gere l’assem­blea del Con­sorzio che ha la fun­zione di adottare gli atti fon­da­men­tali del­l’ente, tra cui il piano delle attiv­ità di bonifi­ca per la dife­sa dei ter­ri­tori dal ris­chio idro­ge­o­logi­co. Han­no dirit­to di voto tut­ti i cit­ta­di­ni con­sorziati ossia tut­ti col­oro che, stan­do allo statu­to del Con­sorzio di Bonifi­ca, rien­tra­no nel­l’am­bito del con­sorzio che è cos­ti­tu­ito da tut­ti i pro­pri­etari degli immo­bili nel­l’am­bito del perimetro di con­tribuen­za. Come è già accadu­to in pas­sato l’elezione delle assem­blee con­sor­tili, che si con­fig­u­ra­no come un stru­men­to estrema­mente impor­tante, poichè i cit­ta­di­ni avval­en­dosi di queste ultime, han­no la facoltà di gestire e con­trol­lare l’at­tiv­ità del Con­sorzio si svol­ger­an­no nel­l’in­dif­feren­za gen­erale per­chè anche di queste non è data adegua­ta pub­blic­ità: poche infor­mazioni solo nel sito del Con­sorzio e non altro. Altri Con­sorzi, vedi il Con­sorzio numero 1  Toscana Nord, si sono, invece, pre­mu­rati di inviare una comu­ni­cazione a tut­ti i soci.
Come con­seguen­za, da noi, di fat­to si viene ad osta­co­lare, anco­ra una vol­ta, la lib­era parte­ci­pazione demo­c­ra­t­i­ca che non si limi­ta a quel­la atti­va, ossia al con­cre­to eser­cizio del dirit­to di voto, ma si com­pone anche di quel­la pas­si­va iner­ente la pre­sen­tazione delle liste dei can­di­dati. Cosa impor­tan­tis­si­ma per pot­er con­sen­tire una lib­era scelta tra più pos­si­bili opzioni.

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