Elezioni: In Val di Cornia, Pd meno 6300 voti
Anche in Val di Cornia, dove per molti anni i risultati elettorali sono stati pressoché scontati di votazione in votazione, si assiste oggi a cambiamenti non trascurabili con dati per lo meno inconsueti.
Essi in particolare evidenziano:
► oltre 2800 voti validi in meno, effetto di un calo della partecipazione del 3,72%;
► una flessione di oltre 6300 voti dall’area elettorale del PD pari al 13,25%;
► circa 390 voti in meno dall’area della cosiddetta “sinistra radicale” (IDV e Sinistra arcobaleno nel 2008, confrontato con SEL e Rivoluzione Civile pari allo 0,49% ;
► oltre 4200 voti in meno dell’area elettorale del PDL pari al 10,61% ;
► oltre 200 voti in meno alla Lega Nord pari allo 0,49%.
I partiti e le aree politiche che segnano un incremento sono due:
► il Movimento 5 stelle che, alla prima prova politica, raccoglie oltre 8800 voti pari al 24%;
► l’area centrista raccolta intorno a Mario Monti, che raccoglie 1117 voti in più, rispetto ai voti raccolti dall’UDC nel 2008 con un incremento del 3,24%.
In termini percentuali appare che in val di Cornia l’uscita di voti dal centrosinistra è superiore a quello italiano e toscano (13,25 contro 10,3 e 11,7) mentre è inferiore per il centro destra (10,61 contro 18,3 e 13,5).
Inferiore è il risultato del M5S rispetto all’Italia e in linea con quello toscano (24 contro 25,6 e 24,01)
Inferiore l’aumento percentuale di voti delle liste legate a Monti (3,24 contro 4,9 e 4,28).
Quello svolto non è certamente un ragionamento compiuto sui flussi elettorali ma sembra chiaro che il MP5 ha raccolto voti provenienti da tutte le direzioni, ma data la tradizione politica della val di Cornia così come della Toscana, sopratutto dalla sinistra.
Sarà sempre peggio per i partiti convenzionali. E’ una rivoluzione in atto che ripristinerà legalità e coerenza all’interno delle stanze dei bottoni. La politica è un servizio non un lavoro. Per troppo tempo gli unti dal signore eletti da segreterie hanno fatto il bello e il cattivo. E’ ora che anche in italia si facciano politiche inerenti ai bisogni della cittadinanza e non dei soliti noti.
Non mi sembra la tabella sui dati di Piombino sia giusta. Sel viene abbinata a rif. comunista. non c’entra nulla essendo in due coalizioni diverse alle elezioni. Sel non ha confronti con le politiche perchè non presente. Il confronto va fatto con le regionali. In voti sel a Piombino va avanti . Anche se non soddisfacente il voto per sel esprime una maggiore attenzione con un elemento positivo avendo alla camera maggiori consensi. La lista Monti , come in Italia ha fallito. Distrugge due partiti e a Piombino alla camera prende il il 4,90..il forte ridimensionamento del PD e PDL sono, su sponde diverse, l’emblema della crisi della politica e dei partiti…
Una sola precisazione. Come è scritto nell’articolo sui risultati elettorali in Italia e Toscana, che precede quello sui risultati in Val di Cornia, per quel che riguarda i confronti si tratta, così come precisa lo stesso Osservatorio elettorale regionale, di confronti relativi ad aree elettorali, non di coalizioni o schieramenti, propriamente detti, fondati su accordi politici e programmatici.
Bravi un bel lavoro, io spero che senza troppa dietrologia tutti prendano atto della realtà del voto! Protesta o no chi vota sceglie e decide! Grazie a voi della redazione e buon lavoro.
E’ un bel lavoro quello sull’analisi dei dati della val di Cornia. L’analisi è condivisibile anche se credo che lo “zoccolo duro” elettorale che da sempre qui si registra, sarà tale per qualche altro anno. Non lasciatevi fuorviare da questi risultati… sono ridimensionabili nella misura che in parecchi capiranno di aver votato soprattutto la protesta. Giusta protesta, sia chiaro…ripeto “giusta”…