Eppure bisogna proprio ricominciare da capo
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PIOMBINO 2 ottobre 2017 — Una delle tante idee, diciamo l’ultima, che circola su molte testate giornalistiche senza che nessuno abbia visto un progetto, parla di riaccendere l’altoforno. Non solo, ma sono ancora molti gli autorevoli soggetti che parlano di tornare a colare acciaio. Pensavamo ormai consolidata l’idea di allontanare la fabbrica dalla città ma, viste le illazioni, almeno poniamoci una domanda: si può riprendere un’attività industriale prima di avere tutte le certificazioni in regola? La risposta è no, non si può fare. Non solo serve l’ attuazione di tutte le onerose prescrizioni AIA, “ autorizzazione integrata ambientale”, chiaramente sulla base di un progetto, disposizioni che erano presenti anche per la ex Lucchini che le avrebbero comunque dovuto rispettare. Insieme all’AIA sarebbe necessaria anche una VIA, “ valutazione di impatto ambientale”, per mettere gli impianti in esercizio. I tempi ? Se va bene due anni, solo per l’acquisizione dei nuovi titoli. Non sono trascurabili le questioni delle bonifiche, che attualmente si basano sullo studio di messa in sicurezza di Aferpi. Non solo, ma anche l’accordo di programma prende a riferimento il piano industriale di Aferpi e dunque da cambiare. Poi ci sarebbe la questione urbanistica. A breve sarà approvata la variante Aferpi che fa riferimento al piano omologo col previsto di forno elettrico; se cambiasse il piano, dovrebbero conseguentemente cambiare le previsioni urbanistiche e anche in questo caso, passerebbe ancora del tempo. A complicare ulteriormente le cose, si legge sulla stampa, lo studio IRPET che giudica non convincente il progetto agroalimentare anch’esso previsto nella variante e come non bastasse iniziano anche i dubbi sulle concessioni alla Piombino Logistics. Una matassa molto intrigata che si potrà dipanare solo attraverso un percorso di verità e conseguentemente un nuovo concreto progetto per Piombino. Ma deve iniziare prima possibile, più lunga sarà l’attesa, più numerose saranno le persone che ne subiranno le conseguenze.
Riccardo Gelichi, Portavoce Lista Civica Ascolta Piombino
Gli è tutto da rifare, come disse qualcuno più saggio di noi. Ma siamo a Piombino, perciò prima va definito iscritto sì , iscritto no, poi c’è il congresso, poi c’è la pausa natalizia, poi ci sono le elezioni politiche ed amministrative, poi ci sono gli insediamenti dei vari organi eletti, poi sicuramente c’è bisogno di pensare a Piombino e alla sua economia, ma solo poi!!