Esprimerà solo la volontà del Comune più forte

· Inserito in Spazio aperto

SUVERETO 16 otto­bre 2019 — Nell’ultimo con­siglio comu­nale di Suvere­to è sta­to dis­cus­so un doc­u­men­to, pro­pos­to da Assem­blea Popo­lare Suvere­to (APS), sul­la cos­ti­tuzione in fret­ta e furia di un nuo­vo ente isti­tuzionale: l’Unione dei Comu­ni del­la Val di Cor­nia. Sen­za indi­care per­cor­si ed obbi­et­tivi.
Tema molto impor­tante che meri­ta appro­fondi­men­to e non super­fi­cial­ità, sia nei meto­di che nei con­tenu­ti.
Fin dagli inizi del­lo svilup­par­si di politiche sovra comu­nali nel­la Val di Cor­nia, a par­tire dagli anni 70, gli stru­men­ti isti­tuzion­ali ven­nero dopo la costruzione di una visione del ter­ri­to­rio. Il doc­u­men­to pro­pos­to da APS non prevede nul­la di tut­to questo, ma accel­era solo sul­la creazione di uno scat­olone vuo­to.
Noi pen­si­amo che pri­ma di costru­ire nuovi enti si deb­ba rispon­dere ad una doman­da: per fare cosa ? C’è bisog­no di costru­ire una visione comune per rispon­dere alle esi­gen­ze di lavoro, di svilup­po e di pro­tezione sociale. Sen­za una visione comune di cosa fare, l’edificazione di nuovi enti rischia di essere solo una pro­lif­er­azione di nuove poltrone che non risolve mez­zo prob­le­ma ai cit­ta­di­ni. I cit­ta­di­ni vogliono risposte e non esper­i­men­ti di ingeg­ne­r­ia isti­tuzionale che inter­es­sano gli addet­ti ai lavori. La stes­sa ques­tione vale per le politiche urban­is­tiche per le quali oggi il Comune di Suvere­to invo­ca un nuo­vo piano strut­turale di area dopo aver chiesto di farne uno con solo San Vin­cen­zo e Sas­set­ta.
Sui con­tenu­ti c’è il vuo­to asso­lu­to, ma anche nei meto­di non c’è chiarez­za. APS ha pro­pos­to una Unione dei Comune di palaz­zo, sen­za pri­ma indi­care un per­cor­so di parte­ci­pazione e di coin­vol­gi­men­to del­la popo­lazione. Dove è fini­to il tan­to decanta­to “pro­gram­ma dei cit­ta­di­ni” ? Dove sono fini­ti i ritor­nel­li: “Decidete voi, voi cit­ta­di­ni!”. Ma si sa, una vol­ta ottenu­ta la vit­to­ria, APS dimen­ti­ca sem­pre le promesse fat­te.
Sulle ques­tioni impor­tan­ti c’è sem­pre il tipi­co ten­ta­ti­vo di chi­ud­ere la par­ti­ta in fret­ta e furia, come nel­la famosa assem­blea del dicem­bre scor­so su Ter­na che costò all’ex sin­da­co il “defen­es­tra­men­to” da parte del guru.
Invece siamo con­vin­ti che per ren­dere un utile servizio alle esi­gen­ze dei cit­ta­di­ni, sia nec­es­sario recu­per­are uno spir­i­to di con­tenu­ti, con una visione e suc­ces­si­va­mente con gli stru­men­ti attua­tivi per una nuo­va polit­i­ca di zona con­di­visa dal­la popo­lazione. Ma per fare questo è nec­es­sario coin­vol­gere in più forme i cit­ta­di­ni su obbi­et­tivi e stru­men­ti chiari e con­di­vis­i­bili.
Per­cor­so non sem­plice ma inevitabile, per evitare il ris­chio di fare solo un inutile poltron­ifi­cio e rischiare che questo nuo­vo ente non sia in gra­do di esprimere alcu­na volon­tà comune ma solo quel­la del Comune più forte.

Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co ‑Cir­co­lo Nor­ma Par­en­ti- Suvere­to

Commenta il post