A PASSEGGIO SUL VIALE DEI PROGETTI ANCORA DA REALIZZARE

Ex Ipsia, un polo culturale che non esiste

· Inserito in News dal territorio

PIOMBINO 4 gen­naio 2016 — “Passeg­gia­re insieme alla scop­er­ta dei luoghi che sono ogget­to di una nuo­va pro­gram­mazione urban­is­ti­ca”. La passeg­gia­ta è orga­niz­za­ta dal­la giun­ta comu­nale di Piom­bi­no per pre­sentare i prog­et­ti che il Comune invierà alla Regione Toscana per un finanzi­a­men­to sul ban­do regionale rel­a­ti­vo ai Prog­et­ti di Inno­vazione Urbana. Tra i prog­et­ti che Piom­bi­no pre­sen­terà c’è il com­ple­ta­men­to dell’intervento di recu­pero e ricon­ver­sione fun­zionale del com­p­lesso ex Ipsia des­ti­na­to alla nuo­va sede biblioteca/archivio stori­co e indus­tri­ale (sec­on­do lot­to del polo cul­tur­ale) e, dice il Comune, con­cepi­to in maniera inno­v­a­ti­va come luo­go di saperi moltepli­ci. Luo­go di memo­ria, sportel­lo per l’accesso alle infor­mazioni e pratiche quo­tid­i­ane per i cit­ta­di­ni , spazio in cui la cul­tura viene vista come wel­fare urbano, come ele­men­to strate­gi­co per l’innovazione del­la vita quo­tid­i­ana, sociale ed eco­nom­i­ca del­la cit­tà. Il cos­to com­p­lessi­vo di questo sec­on­do lot­to è di 4 mil­ioni e 50mila euro.
Se si chiede il finanzi­a­men­to per un sec­on­do lot­to vuol dire che c’è un pri­mo lot­to già real­iz­za­to ma invece no, non è così.
L’ul­ti­ma notizia è del 27 otto­bre 2015 quan­do la giun­ta affi­da l’esecuzione del servizio di “Real­iz­zazione pri­mo lot­to fun­zionale Nuo­vo polo cul­tur­ale – Edi­fi­cio stori­co. Servizio di indagi­ni prove di cari­co su volte” per un impor­to com­p­lessi­vo pari a 3.538 euro.
La penul­ti­ma, dell’ 8 otto­bre, il nuo­vo ono­rario dovu­to all’ingeg­n­er. Clau­dio Puc­ci, libero pro­fes­sion­ista con stu­dio in Piom­bi­no, per il col­lau­do in cor­so d’opera delle strut­ture in cemen­to arma­to per l’importo com­p­lessi­vo di 13.744 euro.
Eppure se si va a vedere il cartel­lone espos­to davan­ti al cantiere si legge che il prog­et­to è sta­to approva­to il 28 mag­gio 2010, il con­trat­to di appal­to fir­ma­to il 23 mar­zo 2011, i lavori iniziati il 15 otto­bre 2012 e la fine dei lavori pre­vista per l’ 8 aprile 2014.
Che cosa è suc­ces­so?
Era il 9 gen­naio 2015 e sul Tir­reno l’asses­sore ai lavori pub­bli­ci, Clau­dio Capuano, assi­cu­ra­va: «…I prob­le­mi ci sono sta­ti e nep­pure pochi. In sostan­za ci siamo resi con­to che i sol­di non sareb­bero bas­ta­ti per il pri­mo prog­et­to, in tre lot­ti. Era­no cir­ca undi­ci mil­ioni di euro. Così abbi­amo deciso di rimod­u­lare l’opera e adesso abbi­amo sposta­to la mag­gior parte dei fon­di sul lot­to uno, quel­lo sostanziale. …Sono con­vin­to che entro il 2015 potremo con­seg­nare alla cit­tà un polo cul­tur­ale che ha pochi eguali nel­la zona…».
Pre­vi­sioni sbagli­ate e sto­ria un po’ più com­pli­ca­ta.
IPSIAGià l’ 11 dicem­bre 2013 la Giun­ta appro­va una vari­ante tec­ni­ca che «…sca­tur­isce innanzi tut­to dal­la neces­sità dell’adeguamento anti­sis­mi­co del prece­dente prog­et­to a causa delle nuove nor­ma­tive nel frat­tem­po introdotte a liv­el­lo nazionale; tut­to ciò ha por­ta­to ad una revi­sione com­p­lessi­va del prog­et­to con sostanziali mod­i­fiche non solo strut­turali ma anche di diver­sa dis­tribuzione degli spazi…».
Ma è la delib­era del­la giun­ta del 10 dicem­bre 2014 dal tito­lo sig­ni­fica­ti­vo Pri­mo lot­to fun­zionale Nuo­vo Polo Cul­tur­ale – Edi­fi­cio Stori­co. Approvazione per­izia sup­ple­ti­va e di vari­ante. Atto aggiun­ti­vo e nuovi prezzi. Approvazione nuo­vo prog­et­to pre­lim­inare intero com­p­lesso Nuo­vo Polo Cul­tur­ale che fa il pun­to defin­i­ti­vo:
«…A segui­to del­la ver­i­fi­ca da parte del­la locale sezione del­la Corte dei Con­ti del bilan­cio con­sun­ti­vo del­l’an­no 2010 emerge­va come il Comune di Piom­bi­no non fos­se più nel­la con­dizione di con­trarre mutui per caren­ze strut­turali del bilan­cio stesso…ancorché il tet­to mutu­a­bile del Comune di
Piom­bi­no sia abbas­tan­za più ele­va­to di quel­lo in essere.
Alla luce di ques­ta pro­nun­cia la Giun­ta comu­nale ha provve­du­to a ridi­men­sion­are i pro­gram­mi di inves­ti­men­to in opere pub­bliche prece­den­te­mente impo­sta­ti e nel caso speci­fi­co a ridi­men­sion­are dras­ti­ca­mente l’im­por­to nec­es­sario alla real­iz­zazione dei lot­ti 2 e 3 del Polo Cul­tur­ale non anco­ra appal­tati…
…Il com­p­lesso di man­u­fat­ti cos­tituen­ti il Polo cul­tur­ale ha quin­di inevitabil­mente subito un’ampia ri-prog­et­tazione…
…si sono avu­ti prob­le­mi anche con la nuo­va nor­ma­ti­va sismica.…al Genio civile fu evi­den­zi­a­to dal fun­zionario dep­u­ta­to al con­trol­lo dei prog­et­ti come l’ed­i­fi­cio, for­mal­mente prog­et­ta­to cor­ret­ta­mente, deno­tasse però alcu­ni aspet­ti crit­i­ci legati in par­ti­co­lare a due aspet­ti:
— il numero e le dimen­sioni delle aper­ture real­iz­zate nel cor­po murario fron­tes­tante piaz­za Man­zoni inde­bo­li­vano trop­po la strut­tura
— il cari­co indot­to dall’archivio stori­co, pos­to sopra la sala capi­to­lare, induce­va sol­lecitazioni trop­po ele­vate sul­la parte sot­tostante del­la strut­tura.
In buona sostan­za si era usato un sis­tema di cal­co­lo “locale”, ovvero che anal­iz­za­va pun­tual­mente gli ele­men­ti strut­turali invece che anal­iz­zare l’ed­i­fi­cio nel­la sua rispos­ta com­p­lessi­va al sis­ma…
…Al di là del prob­le­ma archiv­io stori­co, risolto come det­to, si è comunque reso indis­pens­abile pro­cedere all’adeguamento del prog­et­to strut­turale rel­a­ti­va­mente agli inter­ven­ti sull’esistente in virtù dell’applicazione delle nuove norme nell’ottica di un “miglio­ra­men­to” com­p­lessi­vo del com­por­ta­men­to dell’edificio in occa­sione di un even­to
sis­mi­co…».
Insom­ma tra finanzi­a­men­ti non con­sen­ti­ti dal­la situ­azione del bilan­cio e revi­sione del prog­et­to per adegua­men­ti tec­ni­ci il cos­to del pri­mo lot­to sale a euro 2.860.586,17 a fronte di un impor­to con­trat­tuale orig­i­nario di euro 2.038.301,96 con una dif­feren­za per­tan­to di euro 822.284,21 pari al 40,34%., più o meno lo stes­so rib­as­so del 48, 261% con il quale la dit­ta si era aggiu­di­ca­ta l’ap­pal­to. Se con­teggiamo, come il Comune gius­ta­mente fa, anche le spese a dis­po­sizione dell’ Ammin­is­trazione (redazione del­la vari­ante, impre­visti, direzione dei lavori, Iva e altro) gli impor­ti pas­sano da 2.926.597,97 euro a 4.204.102,89 euro con un aumen­to del 69,61%.
In con­sid­er­azione del­la intro­duzione di nuove cat­e­gorie di lavoro, al tem­po con­trat­tuale per l’esecuzione dei lavori sta­bil­i­to in 540 giorni viene con­ces­sa una pro­ro­ga di 180 giorni, per l’esecuzione dei lavori sup­ple­tivi di cui alla per­izia di vari­ante, viene asseg­na­to un ulte­ri­ore peri­o­do di giorni 600 (sei­cen­to) con­sec­u­tivi di cal­en­dario.
Il 2016 è inizia­to e il cantiere è sem­pre aper­to.
In com­pen­so il Comune ci fa sapere che pre­sen­terà una richi­es­ta di finanzi­a­men­to alla Regione per un sec­on­do lot­to per una cifra di 4 mil­ioni e 50mila euro: seg­no evi­dente che il 2 e il 3 non sono opere mar­gin­ali come, sem­pre il 9 gen­naio 2014, ave­va affer­ma­ta l’asses­sore Capuano.

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