Faremo ugualmente sentire la nostra voce

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PIOMBINO 26 novem­bre 2018 — Dopo il pro­nun­ci­a­men­to neg­a­ti­vo delle com­mis­sioni isti­tu­ite per val­utare l’am­mis­si­bil­ità dei due que­si­ti ref­er­en­dari sul rad­doppio del­la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano e sul­la sua pri­va­tiz­zazione, è sta­ta con­vo­ca­to per giovedì 29 novem­bre alle ore 8,30 il con­siglio comu­nale di Piom­bi­no che dovrà pren­dere atto di tali delib­er­azioni e rat­i­fi­car­le. In realtà, il Rego­la­men­to adot­ta­to dal Comune di Piom­bi­no prevede che il con­siglio comu­nale pos­sa delib­er­are in dif­for­mità, a mag­gio­ran­za qual­i­fi­ca­ta dei due terzi dei con­siglieri in car­i­ca. Cioè il Rego­la­men­to riconosce la sovran­ità del con­siglio comu­nale come mas­si­ma istan­za rap­p­re­sen­ta­ti­va del­la comu­nità. Trem­i­la cit­ta­di­ni han­no fir­ma­to per chiedere la pos­si­bil­ità di esprimer­si su un prog­et­to tan­to impat­tante sul futuro del ter­ri­to­rio, due impo­nen­ti man­i­fes­tazioni han­no por­ta­to in piaz­za centi­na­ia di per­sone, affol­late assem­blee pub­bliche han­no vis­to una parte­ci­pazione inter­es­sa­ta e cres­cente di cit­ta­di­ni spin­ti dal deside­rio di saperne di più e dal­la deter­mi­na­ta volon­tà di con­tare. Niente di tut­to questo è val­so a fer­mare la pro­ter­via di ammin­is­tra­tori che con­tin­u­ano ad igno­rare la volon­tà popo­lare riparan­dosi dietro una con­cezione eli­taria del­la democrazia, la cosid­det­ta “democrazia di manda­to”, in base alla quale la democrazia si espli­ca esclu­si­va­mente in occa­sione del voto: tra un voto e l’al­tro chi gov­er­na decide in bar­ba a qualunque ver­i­fi­ca, nem­meno quan­do sia richi­es­ta con tan­ta forza come in questo caso. Nem­meno quan­do certe scelte politiche, di enorme rilie­vo, siano fat­te sen­za che chi gov­er­na ne abbia rice­vu­to legit­ti­mo manda­to: nel pro­gram­ma elet­torale di ques­ta ammin­is­trazione non era pre­vis­to il prog­et­to del­la mon­tagna di rifiu­ti che è sor­ta a Ischia di Cro­ciano e ancor meno il suo rad­doppio. Tan­to var­rebbe, a questo pun­to, can­cel­lare l’is­ti­tuo ref­er­en­dario dal­lo Statu­to del Comune! Ma noi non ci arren­di­amo. Non vogliamo il rad­doppio di una dis­car­i­ca che sarà la più grossa di Italia e una delle più gran­di d’Eu­ropa: incas­tra­ta tra il mare, due fiu­mi, un’oasi WWF, in una zona a forte ris­chio idrauli­co e a pochi metri da un cen­tro abi­ta­to. Vogliamo i caro­tag­gi che ci sono sta­ti promes­si. Vogliamo pot­er esercitare un dirit­to demo­c­ra­ti­co sanci­to dal­la Cos­ti­tuzione: il dirit­to di esprimer­ci e di parte­ci­pare alle scelte che con­dizion­er­an­no per molti anni il futuro del nos­tro ter­ri­to­rio e la salute dei nos­tri figli.
Le forze di mino­ran­za, insieme al con­sigliere di Spir­i­to Libero, ave­vano chiesto che il con­siglio comu­nale si potesse svol­gere al teatro Met­ro­pol­i­tan, per per­me­t­tere la parte­ci­pazione dei cit­ta­di­ni, e che il Comi­ta­to potesse avere dirit­to di paro­la. Richi­este negate, per dis­cutibili e sogget­tive inter­pre­tazioni di cav­il­li pro­ce­du­rali. Ma cercher­e­mo ugual­mente di far sen­tire la nos­tra voce: mart­edì 27 novem­bre alle ore 21,00 al Cen­tro Gio­vani fare­mo un’al­tra assem­blea pub­bli­ca per dare la paro­la ai cit­ta­di­ni e decidere il per­cor­so da intrapren­dere.
Non ci fer­mer­an­no.

Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca

(Foto di Pino Bertel­li)

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