Ferrari e Tempestini di fronte l’uno all’altra
PIOMBINO 6 giugno 2019 — Il Tirreno ha organizzato il 6 giugno al Rivellino il confronto tra i due candidati a sindaco di Piombino nella previsione del ballottaggio di domenica prossima. Francesco Ferrari (Ascolta Piombino, Lega Salvini Premier, Forza Italia UDC — Civici per Ferrari, Fratelli d’Italia, Lavoro & Ambiente, Ferrari sindaco) e Anna Tempestini (Anna per Piombino, Partito democratico, Futuro a sinistra per Piombino) hanno risposto per oltre due ore alle domande di Cristiano Lozito.
Francesco Ferrari ha riportato nelle votazioni di domenica 27 maggio 8.911 voti pari al 48,02 % dei voti validi, Anna Tempestini 5.356 voti pari al 28,87 %.
Di seguito il reportage di Pino Bertelli.
Appello al voto di Anna Tempestini
Siamo arrivati all’ultima tappa di questa campagna elettorale. Domenica Piombino è chiamata a decidere il proprio futuro.
Avrei voluto una campagna elettorale incentrata sui temi che toccano la vita quotidiana dei piombinesi. Purtroppo però Ferrari e la sua squadra hanno deciso di giocare una partita fatta di falsità, allarmismi infondati, attacchi personali e diffamazioni vere e proprie.
In questi ultimi giorni ho registrato tanto entusiasmo intorno a me e alla mia squadra. Dopo il messaggio inviato al primo turno dalla cittadinanza ora è il momento della responsabilità.
Responsabilità significa pensare alle risposte da dare ai cittadini, non passare il tempo a elencare i problemi, significa dire verità anche scomode ai piombinesi, non trovare dei begli slogan per nascondere il vuoto programmatico.
I miei concittadini hanno voglia di guardare al futuro con fiducia e noi proponiamo un progetto chiaro che parte dal rilancio del porto e un nuovo turismo sostenibile fondato sulla collaborazione con i Comuni limitrofi.
Il primo compito di chi si candida a guidare una città è costruire una prospettiva credibile che parta dalle esigenze reali, punti ad obiettivi specifici e tenga conto delle risorse pubbliche.
Voglio ribadire ancora una volta che sulla discarica il nostro obiettivo è di non ammettere l’arrivo di rifiuti da fuori. Sul porto lotteremo fin da subito per ottenere la vicepresidenza dell’autorità portuale per Piombino. Ci batteremo per la tutela dei posti di lavoro nelle nostre industrie presidiando tutti i tavoli con gli enti sovracomunali perché il lavoro è il fondamento della nostra città. Il nostro impegno sarà forte anche sul lato della cultura e dell’istruzione perché solo così una comunità può tutelare le proprie tradizioni proiettandosi verso futuro.
Nel nostro programma è scritto come intendiamo fare le cose utilizzando gli strumenti che sono nelle mani dell’amministrazione, perché sappiamo che dal 10 giugno le parole non serviranno più a niente.
Voglio rivolgermi proprio a quei cittadini del centro sinistra delusi, che al primo turno ci hanno voluto mandare un segnale chiaro. I risultati del primo turno non hanno dato l’ultima parola sulla realtà politica della città. Ora abbiamo capito la lezione e siamo pronti a ripartire.
Domenica si gioca una partita importante per Piombino, per il rilancio di una prospettiva democratica nel nostro paese, per arginare l’avanzata della destra. Mi impegnerò per un maggior coinvolgimento della popolazione nelle scelte, maggiore apertura e meno autoreferenzialità, ricostruzione di rapporto forte tra amministrazione locale e forze politiche che lo sostengono.
Invito tutti i cittadini al nostro evento di chiusura della campagna elettorale venerdì 7 alle 19:00 in Piazza Verdi. Con noi ci sarà Carlo Calenda che da Ministro ha gestito tanti tavoli cruciali per la nostra città.
Domenica la scelta sarà tra una vaga proposta di cambiamento fatta di slogan e il nostro progetto serio e credibile per Piombino. Sarà una scelta tra la responsabilità e le chiacchiere. Non chiedo un voto per noi, io chiedo fiducia verso i nostri progetti e le nostre idee. Per una Piombino a misura di tutti che guarda al futuro con ottimismo.
Appello al voto di Francesco Ferrari
Noi vinceremo. Vinceremo perché siamo dalla parte dei giusti. Vinceremo perché siamo liberi. Vinceremo perché siamo appassionati.
In questi lunghi mesi di campagna elettorale, in questi ultimi giorni di ballottaggio, abbiamo tutti quanti capito quanto Piombino desideri cambiare. È una richiesta legittima, necessaria, che affonda le radici nella mole di errori drammatici commessi da una classe dirigente ormai allo sbando. Una classe dirigente che adesso ha timore solo a pronunciare la parola raddoppio, se si parla di discarica. Una classe dirigente che fino a ieri diceva che “RIMateria è indispensabile”, ma che oggi impunemente promette di non far conferire, in una azienda che hanno appena privatizzato, rifiuti provenienti da ogni dove. Una classe dirigente che sta costringendo a turni disumani il personale sanitario solo per far sì che il punto nascite chiuda il giorno dopo le elezioni.
È necessario liberarci da questa incompetenza dolosa. È necessario zittire tutto l’odio grondante con cui hanno imbrattato questa campagna elettorale e gli ultimi anni di governo annaspante.
Noi siamo diversi. Noi saremo diversi: noi amministreremo con l’unico intento di fare il bene di tutti. Saremo dialoganti, aperti. Saremo democratici e trasparenti.
Ci impegneremo per generare lavoro, dando strumenti ad un porto che può diventare punto di riferimento per traffici ed investimenti. Ci adopereremo per dare finalmente collegamenti moderni tra Piombino e l’entroterra. Ci prenderemo cura di un territorio che è stato usato, svenduto, violentato.
Quello di domenica prossima è un voto di libertà. È un voto che odora quasi di referendum: i piombinesi sono chiamati a scegliere tra il malgoverno degli ultimi anni e il reale e atteso cambiamento. Un cambiamento, quello che vogliamo, che è profondo, che è nei concetti, nei progetti, nelle donne e negli uomini. Nei modi. Nei valori.
Cambiare non è pericoloso. La democrazia è cambiamento.
Votate per il cambiamento. Votate e scrivete la storia di questa città.
Votate Francesco Ferrari sindaco.
Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno. Le operazioni di scrutinio inizieranno subito dopo la chiusura delle votazioni.
A differenza del primo turno, in cui è consentito il voto disgiunto (ovvero è possibile barrare il nome di un sindaco e contemporaneamente una lista concorrente), il votante del ballottaggio ha soltanto un’opzione: barrare con una “x” il nome del candidato sindaco che intende eleggere. Viene eletto sindaco il candidato che ottiene più voti.