Finanziamenti regionali perduti non per negligenza

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LIVORNO 30 agos­to 2016 — Il Con­siglio di Ges­tione di ASA SpA risponde alle dichiarazioni rilas­ci­ate dal Sin­da­co di Suvere­to agli organi di infor­mazione.
“L’impossibilità di uti­liz­zare alcu­ni finanzi­a­men­ti region­ali non è, come si vor­rebbe fare apparire, una neg­li­gen­za del­la stes­sa azien­da ma una con­seguen­za del­la pro­gram­mazione degli inves­ti­men­ti com­bi­na­ta con i lim­i­ti di spe­sa imposti dal meto­do tar­if­fario. I pro­gram­mi di inves­ti­men­to ven­gono mod­i­fi­cati nel tem­po in relazione a nuove nor­ma­tive che inter­ven­gono, crit­ic­ità che si acuis­cono e diven­tano pri­or­ità. Così può cap­itare che un inter­ven­to per il quale era stanzi­a­to un con­trib­u­to regionale subis­ca slit­ta­men­ti per una o più delle cause sopra indi­cate. Dopo un cer­to peri­o­do si imbat­te in una legge regionale che prevede il ritiro di quel finanzi­a­men­to che però in tem­pi suc­ces­sivi potrà essere ripristi­na­to, com­pat­i­bil­mente con le disponi­bil­ità finanziarie del­la Regione. Questo è ciò che è cap­i­ta­to ad alcu­ni finanzi­a­men­ti asseg­nati ad ASA ormai molti anni fa, quan­do l’azienda ver­sa­va in con­dizioni critiche e rischi­a­va il default. Quel­la situ­azione ha imped­i­to di cofi­nanziare con mezzi pro­pri le opere che gode­vano di con­trib­u­to arrivan­do, per alcu­ni inter­ven­ti, alla situ­azione di oggi.
Gio­va ricor­dare che negli ulti­mi cinque anni ASA ha effet­tua­to oltre 85 mil­ioni di euro di inves­ti­men­ti uti­liz­zan­do con­tribu­ti pub­bli­ci per oltre 29 mil­ioni di euro.
Per questo rima­ni­amo stupi­ti dal fat­to che fino a oggi il Sin­da­co di Suvere­to non abbia mai sot­to­lin­eato una inef­fi­cien­za dell’azienda nel­la real­iz­zazione di un impianto. Con le sue affer­mazioni con­fer­ma ulte­ri­or­mente che per miglio­rare la qual­ità del servizio ser­vono risorse eco­nomiche.
Vogliamo ricor­dare che, pro­prio per cer­care in tem­pi utili altre forme di con­tribu­ti, ASA ha real­iz­za­to in Val di Cor­nia un’opera tra le più impor­tan­ti del­la Toscana e forse d’Italia per il recu­pero delle acque derivan­ti dai trat­ta­men­ti depu­ra­tivi del sis­tema fog­nario civile dei Comu­ni di Campiglia Marit­ti­ma, San Vin­cen­zo e Piom­bi­no. Un’opera da 11 mil­ioni di euro a servizio del­la Val di Cor­nia a oggi pres­soché inuti­liz­za­ta. Su ques­ta cosa sol­leciti­amo, per com­pe­ten­ze ter­ri­to­ri­ali, il Sin­da­co di Suvere­to ad atti­var­si.
Per quan­to riguar­da le dinamiche interne ad ASA, sia infor­ma­tive, sia deci­sion­ali, occorre dire che il sin­da­co Par­o­di non appare cor­ret­ta­mente infor­ma­to ma questo rite­ni­amo sia di scar­so inter­esse per i cit­ta­di­ni”.

Il Pres­i­dente del Con­siglio di Sorveg­lian­za, Nico­la Cer­avo­lo, aggiunge: “Voglio infor­mare che il Con­siglio di Sorveg­lian­za è sta­to mes­so a conoscen­za con le tem­p­is­tiche idonee sul prob­le­ma dei fon­di region­ali. Aggiun­go che è bene accen­dere i riflet­tori su ques­ta crit­ic­ità poiché, nel­l’in­ter­esse del­la cit­tad­i­nan­za, va affronta­ta e risol­ta tem­pes­ti­va­mente. Con­fidi­amo nelle isti­tuzioni, nel­lo speci­fi­co nel­la Regione Toscana e nei suoi rap­p­re­sen­tan­ti politi­ci, poiché le opere nec­es­sarie per garan­tire un servizio di qual­ità non deb­bano ricadere tutte sull’Azienda tramite le bol­lette e quin­di sui cit­ta­di­ni”.

Addet­to Stam­pa di Asa

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