Finora per il comparto rifiuti scelte scellerate
PIOMBINO 6 dicembre 2019 — Il chiaro NO del sindaco Francesco Ferrari al nuovo piano industriale proposto da RIMateria è una scelta sostenuta da tutta la maggioranza che governa Piombino. Il nostro impegno di fronte agli elettori è stato chiaro, nessun metro cubo in più di rifiuti rispetto a quelli già previsti dalle autorizzazioni concesse. La vicenda RIMateria nasce da un buco di bilancio di Asiu fuori da ogni logica aziendale: non possiamo permettere che siano i cittadini a pagarne ancora le conseguenze in termini ambientali. Il nostro territorio ha dato fin troppo in tal senso, pagando un prezzo altissimo. È il momento di voltare pagina, sia culturalmente, ma soprattutto con azioni chiare e ben definite. Il Pd continua a raccontare la favola del risanamento ambientale e dello smaltimento delle scorie siderurgiche, come se la siderurgia fosse una certezza e le bonifiche un percorso già iniziato. In realtà nessuna di queste ipotesi al momento è praticabile, e probabilmente non lo sarà ancora per altro tempo. Invece di uscire con comunicati sconclusionati, in via Marco Polo dovrebbero restare in monastico silenzio per giustificarsi con la cittadinanza per le scelte scellerate che hanno portato a questa situazione. Fino ad oggi il comparto dei rifiuti è stato gestito senza controllo, basti pensare a tutte le prescrizioni non rispettate con conseguenze pesantissime per la comunità intera. Rimandiamo al mittente l’accusa di voler far fallire RIMateria, in realtà quell’azienda è nata per nascondere un fallimento in atto. Noi vogliamo evitare che si continui a portare rifiuti a Piombino per esclusivo interesse imprenditoriale. Il percorso virtuoso in cui crediamo prevede la messa in sicurezza delle discariche esistenti attraverso gli strumenti che in parte abbiamo già a disposizione e con quelli che dovranno venire dalla Regione Toscana e dallo Stato. Abbiamo una visione a 360°, che comprende anche una nuova programmazione nella gestione della raccolta dell’ambito urbano, nonché un’ottica di risanamento che non deve passare dal conferimento di speciali che vengono da fuori. Questo è uno dei punti su cui focalizzeremo la nostra attenzione, anche a tutela dei lavoratori affinché non siano abbandonati a loro stessi ma, anzi, ricollocati così da dare loro una garanzia lavorativa.
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(Foto di Pino Bertelli)