La fine delle illusioni.….
PIOMBINO 3 luglio 2014 — Piombino e la Val Di Cornia hanno vissuto in questi anni di annunci, di imminenti svolte storiche tali da rendere il nostro territorio fertile di nuovi investimenti, lavoro, felicità. L’ultima vicenda della Concordia è l’epilogo di un fallimento politico che coinvolge l’ l’amministrazione locale e chi ha avuto la massima responsabilità politica .
I fallimenti hanno nome e cognome: fanghi di Bagnoli, SS398, città futura, gli arabi e i loro miliardi, Concordia, gli accordi rimasti lettera morta, l’ospedale baricentrico, la rotta verso sud.
Il Pd locale ha fatto di tutto per rimpallare le responsabilità ma forse è bene ricordare che è al governo del Paese da Monti in poi. Anche perché è gioco forza quando le cose vanno bene prendersi i meriti e quando vanno male scaricare su altri le responsabilità.
Arrivati a questo punto propagandare miracoli non è solo dimostrazione di irresponsabilità ma di cattiva coscienza. Piombino e la Val Di Cornia hanno il diritto e la forza per cambiare e invertire una deriva inarrestabile che con la crisi del comparto siderurgico tende a travolgere certezze e prospettive future.
Non abbiamo ricette precostituite, nei prossimi giorni sapremo come andrà la vendita della Lucchini, forse sapremo meglio della sorte della Magona ma VOGLIAMO riaffermare che occorre intanto partire da due priorità non più rinviabili e utili per incentivare nuovi investimenti privati.
Va risolto, definitivamente il problema delle bonifiche. Un progetto non faraonico ma funzionale a rendere produttive aree di grande importanza per la reindustrializzazione, per infrastrutture , per il porto e attività collegate.
I 50 milioni stanziati sono importanti ma insufficienti. Lo Stato si deve accollare un piano finanziario(durata 5 anni) che porti al risanamento del territorio creando anche specifiche professionalità.
SS398: senza questa infrastruttura è difficile immaginare un porto efficiente con nuove potenzialità anche in relazione agli interventi in essere. La SS398 va sganciata definitivamente dall’ autostrada. La vicenda dell’ autostrada è l’esempio di quello che in Italia non andrebbe fatto..una grande opera inutile perchè non serve nel tratto Rosignano-Grosseto e perché nel restante tratto , con costi notevolmente minori, si può fare un ammodernamento dell’ attuale Aurelia.
La richiesta della SAT di oltri 240 milioni di finanziamenti pubblici come condizione per fare l’autostrada è una vergogna.
Le bonifiche , la SS398 , gli attuali interventi sul porto, sono le condizioni per rendere di nuovo questo territorio competitivo, sapendo che ci vorranno anni per ricostruire una economia che non solo sia di sostegno a chi oggi vede sfumare il proprio lavoro ma anche una prospettiva più concreta ai giovani che oggi fuggono da Piombino.
SEL PIOMBINO VAL DI CORNIA
Ilio Benifei
Emi Vaccai
Fausto Bertagna