Il flop dei voucher formativi di ricollocamento

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FIRENZE 20 luglio 2017 — “Il 12 luglio l’assessora regionale a lavoro e for­mazione, Cristi­na Grieco, ha rispos­to in Con­siglio regionale alle nos­tre domande sul flop clam­oroso dei vouch­er for­ma­tivi di ricol­lo­ca­men­to. Le ave­va­mo chiesto spie­gazioni sul fat­to che nonos­tante in Toscana ci fos­sero 157mila dis­oc­cu­pati e 600mila inat­tivi le per­sone che ave­vano usufruito di ques­ta misura di ricol­lo­ca­men­to fos­sero state solo 161. In aula Grieco ha riconosci­u­to la cor­ret­tez­za del­la nos­tra diag­nosi – il flop si dove­va anche al fat­to che i cor­si paga­bili coi fon­di pub­bli­ci era­no ben lon­tani dal pot­er garan­tire posti di lavoro, men­tre altri appetibili non era­no nell’elenco – e dichiarò di esser­si già atti­va­ta facen­do “elim­inare tut­ti i vin­coli” e garan­ten­do nel nuo­vo ban­do “mas­si­ma flessibil­ità”. Abbi­amo atte­so di leg­gere in qualche atto di giun­ta queste miglior­ie, ma non lo abbi­amo trova­to, men­tre risul­ta invece tra i decreti diri­gen­ziali su questi vouch­er l’ennesimo scivolone a dan­no dei dis­oc­cu­pati e inoc­cu­pati” così Irene Gal­let­ti, con­sigliera regionale capogrup­po M5S e vicepres­i­dente del­la Com­mis­sione Svilup­po Eco­nom­i­co e Lavoro, pri­ma fir­mataria di un nuo­vo atto sul tema.
“Infat­ti tramite il decre­to diri­gen­ziale 9272 del 19 giug­no scor­so qual­si­asi volen­teroso dis­oc­cu­pa­to toscano che volesse for­mar­si a spese del­lo Sta­to dovrà pri­ma antic­i­pare il cos­to del cor­so e solo dopo potrà chiedere il suo rim­bor­so. E par­liamo di impor­ti che arrivano fino a 3mila euro. Una novità peg­gio­ra­ti­va che solo la clas­si­ca polit­i­ca PD-Rossi pote­va autor­iz­zare nel silen­zio gen­erale. Quel­la che siede nei palazzi, par­la di dis­oc­cu­pazione sen­za conoscere la vita di un dis­oc­cu­pa­to e omette qual­si­asi ver­i­fi­ca oper­a­ti­va sug­li atti di quel­la macchi­na ammin­is­tra­ti­va toscana che ha con­tribuito a ren­dere far­ragi­nosa e spes­so estranea ai bisog­ni reali del­la cit­tad­i­nan­za” pros­egue la Cinque Stelle.
“Abbi­amo pre­sen­ta­to un atto per cor­reg­gere ques­ta ennes­i­ma stor­tu­ra dell’amministrazione PD-Rossi riguardante le politiche attive del lavoro. Li aspet­ti­amo alla pro­va del voto. La Toscana, e in par­ti­co­lare le aree di crisi com­p­lessa come Mas­sa Car­rara Livorno e Piom­bi­no, han­no bisog­no di tut­to tranne che di altri scivoloni sul tema” con­clude Gal­let­ti.

Area Comu­ni­cazione M5S — Regione Toscana

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