Fonte di sotto: l’erba cattiva non muore mai

· Inserito in Spazio aperto
Alberto Primi

CAMPIGLIA 24 luglio 2017 — È dal­la deca­den­za del­la lot­tiz­zazione “Bor­go Nuo­vo” alla Fonte di Sot­to (mar­zo 2015) che il Comi­ta­to per Campiglia rego­lar­mente chiede la ragione del­la pre­sen­za di 5 barac­che più ampie del vec­chio edi­fi­cio esistente, vis­to che non esiste e non può esistere alcun cantiere in attiv­ità, vis­to che lot­tiz­zazione e per­me­s­si sono scadu­ti.
Ad un’ul­ti­ma richi­es­ta di infor­mazioni del 28 mar­zo 2017, dopo cir­ca due mesi, ci è sta­to chiar­i­to che ad oggi tut­to è in mano al cura­tore fal­li­menta­re del­la “Fonte di sot­to srl in liq­uidazione”.
Il diri­gente del Comune  pre­cisa che la rimozione delle attrez­za­ture di cantiere è sta­ta inti­ma­ta al cura­tore in data 10 agos­to 2016. Nel­la stes­sa let­tera il diri­gente ricor­da che “per effet­to (…) del­la legge regionale 98/2013 il ter­mine di valid­ità nonché i ter­mi­ni di inizio e fine lavori nel­l’am­bito delle con­ven­zioni di lot­tiz­zazione (…) stip­u­lati fino al 31 dicem­bre 2012, sono pro­ro­gati di tre anni”,
La con­ven­zione di lot­tiz­zazione fu stip­u­la­ta nel 2005 e l’u­ni­co per­me­s­so rilas­ci­a­to e riti­ra­to fu quel­lo che per­me­t­te­va di real­iz­zare strade, fogne e tutte le via­bil­ità interne alla lot­tiz­zazione.
Ricor­dan­do che la legge 98/2013 è quel­l’in­truglio nor­ma­ti­vo chiam­a­to “legge del fare”  che di fat­to, con la scusa di risoll­e­vare le sor­ti eco­nomiche del paese e di sem­pli­fi­care la buro­crazia, dà via lib­era a un gran numero di facil­i­tazioni anche per oper­azioni spec­u­la­tive di bas­so liv­el­lo, poiché temi­amo pro­prio di ritrovar­si in ques­ta situ­azione chiedi­amo:

  1. A propos­i­to del­la pre­cisazione del diri­gente vogliamo sapere se la lot­tiz­zazione è effet­ti­va­mente scadu­ta o se è anco­ra val­i­da e scadrà in realtà nel 2018 (2015 + 3 = 2018), las­cian­do spazio a qual­cuno di riat­ti­vare un prog­et­to osceno.
  2. Vogliamo sapere se, sem­pre ai sen­si del­la legge 98/2013, è anco­ra in essere la SCIA che per­me­t­terebbe a qual­cuno di real­iz­zare strade, movi­men­ti di ter­ra, canal­iz­zazioni e quan­t’al­tro com­porterebbe la dis­truzione del­l’u­ni­ca parte di ter­ri­to­rio di fat­to extra urbano, dal quale si può anco­ra capire come si inse­di­a­va la Campiglia medio­e­vale nel ter­ri­to­rio rurale.
  3. Infine se, di fronte alla man­ca­ta rimozione delle barac­che, il Comune intende pro­cedere diret­ta­mente addeb­i­tan­do alla soci­età i costi di rimozione o ada­gia­r­si nel­la soli­ta pigrizia che abbi­amo già vis­to nel caso di un edi­fi­cio da tem­po peri­colante al Pog­giame.

Il Comi­ta­to vuole risposte pre­cise con date e dati cer­ti. Se fos­se come temi­amo si con­fer­merebbe anco­ra una vol­ta che a Campiglia si è fat­ta la scelta polit­i­ca e oper­a­ti­va del tacere su tut­to, del vol­ere infor­mare i cit­ta­di­ni tar­di­va­mente e solo se lo chiedono, del fare in modo che tut­ti si tro­vi­no di fronte ad accor­di fir­mati e irrev­o­ca­bili. In caso con­trario sarem­mo ben feli­ci di riconoscere di esser­ci sbagliati, fer­mo restando che solo l’adozione di un nuo­vo Piano Oper­a­ti­vo che can­cel­li tut­ti gli errori/orrori macro­scop­i­ci del­l’at­tuale Rego­la­men­to Urban­is­ti­co, potrà togliere dub­bi e pre­oc­cu­pazioni.
L’area del­la Fonte di Sot­to è un pat­ri­mo­nio pae­sag­gis­ti­co impor­tante da con­ser­vare e preser­vare da qualunque inter­ven­to, anche da quel­li che sem­bra­no di util­ità pub­bli­ca. E quan­do dici­amo sem­bra­no, ci rife­ri­amo non solo a quelle real­iz­zate e velo­ce­mente seques­trate negli anni pas­sati, ma anche a quelle come Pog­gio all’Ag­nel­lo, che comunque dopo qualche anno han­no ottenu­to dalle ammin­is­trazioni locali di trasfor­mare buona parte delle unità alberghiere in sec­onde case da vendere.

 

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