Formazione per l’accoglienza dei rifugiati

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PIOMBINO 20 mag­gio 2016 — Miglio­rare la qual­ità dell’intervento dei volon­tari impeg­nati nei servizi per l’immigrazione sul ter­ri­to­rio, in par­ti­co­lare per i richieden­ti pro­tezione.
Il Comune di Piom­bi­no aderisce al prog­et­to “Fari- For­mazione all’accoglienza dei rifu­giati per l’integrazione” che il cir­co­lo inter­cul­tur­ale Samar­can­da di Piom­bi­no pre­sen­terà al Cesvot con l’obiettivo di con­cor­rere al ban­do 2016 su questo tema.
In par­ti­co­lare il prog­et­to prevede il poten­zi­a­men­to del­la qual­ità di inter­ven­to dei volon­tari che si ded­i­cano a queste tem­atiche, con l’obiettivo di accrescere e miglio­rare la dif­fu­sione dell’insegnamento del­la lin­gua, l’assistenza legale nelle richi­este di pro­tezione, le pro­ce­dure per la richi­es­ta dei servizi e delle prestazioni per gli stranieri in Italia, la for­mazione ori­en­ta­ta alla dif­fu­sione dell’educazione civi­ca, san­i­taria, ambi­en­tale e ai di lavoro anche in ter­mi­ni di sicurez­za nei luoghi di lavoro.
Per lo svol­gi­men­to di queste attiv­ità for­ma­tive il Comune met­terà a dis­po­sizione la sala di for­mazione del Cen­tro Gio­vani “De’ André” e la stam­pe­ria per la ripro­duzione del mate­ri­ale didat­ti­co dei cor­si
Attual­mente i rifu­giati pre­sen­ti a Piom­bi­no, in numero vari­abile, ven­gono accolti in tre strut­ture diverse, gestite dal­la Croce Rossa. Si trat­ta infat­ti del­la ex comu­nità Le Pianac­ce di pro­pri­età Asl che può ospitare 20 per­sone, la ex scuo­la di Fran­ciana di pro­pri­età comu­nale con altri 50 posti e una strut­tura pri­va­ta, “La Car­avel­la” a Riotor­to pres­so Torre Moz­za, che può accogliere altre 150 per­sone.
«Assi­cu­rare forme qual­i­ta­ti­va­mente adeguate a ques­ta par­ti­co­lare tipolo­gia di migranti, con il coin­vol­gi­men­to di tut­ti gli attori del ter­ri­to­rio è molto impor­tante — dichiara l’assessore alle politiche sociali Margheri­ta Di Gior­gi — Così come è impor­tante riflet­tere scelta polit­i­ca e uman­i­taria com­pi­u­ta dall’Italia nel real­iz­zare per­cor­si locali di accoglien­za e di inclu­sione sociale per le migli­a­ia di per­sone a fug­gire dal pro­prio paese, met­ten­do spes­so a repen­taglio la pro­pria vita. Le cit­tà sono il luo­go in cui lo scam­bio di cul­ture, conoscen­ze e espe­rien­ze di vita tra rifu­giati e comu­nità di accoglien­za prende cor­po nel­l’es­pe­rien­za quo­tid­i­ana, favoren­do un arric­chi­men­to cul­tur­ale e umano rec­i­pro­co, oltre a sparg­ere i semi delle cit­tà inte­grate e mul­ti­cul­tur­ali del futuro Il riconosci­men­to dei dirit­ti delle per­sone e il ruo­lo atti­vo delle isti­tuzioni locali e del volon­tari­a­to rap­p­re­sen­tano i pun­ti di parten­za di un proces­so in costante evoluzione».

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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