Frana sotto i Frati: gli interventi avviati

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 17 giug­no 2014 — Pro­ce­dono i lavori sot­to i Frati e alle “Cen­to scali­nate”, il pri­mo inter­ven­to di ripristi­no e di mes­sa in sicurez­za del­la cos­ta urbana da effet­tuare nell’ambito dei finanzi­a­men­ti stanziati dal­la Regione. Le oper­azioni sono com­in­ci­ate alla fine del 2013 e andran­no avan­ti anco­ra per tut­ta l’estate.
Da tem­pi stori­ci infat­ti la scogliera sot­tostante la Cit­tadel­la e la disce­sa che dal parcheg­gio del museo arche­o­logi­co con­duce alle scogliere sot­to il con­ven­to dei Frati è sta­ta ogget­to di diver­si inter­ven­ti, volti a con­trastare le azioni con­giunte del­la grav­ità e dell’erosione marine. L’area fu ogget­to di un pri­mo stu­dio affida­to al prof. Canu­ti nell’agosto del 2009, rel­a­ti­vo alle zone dove nei mesi inver­nali 2008/2009, a segui­to delle piogge abbon­dan­ti e delle for­ti mareg­giate, si ver­i­fi­carono fenomeni di disses­to abbas­tan­za pre­oc­cu­pan­ti. Il prof. Canu­ti mise in evi­den­za che questi diss­es­ti si era­no evo­lu­ti aggra­van­do ulte­ri­or­mente l’instabilità del­la fale­sia com­pre­sa tra le mura del­la Cit­tadel­la e il cam­po sporti­vo vici­no al con­ven­to.
La rap­i­da evoluzione di questo movi­men­to ha por­ta­to a pro­cedere alla sis­temazione di questo trat­to di cos­ta per evitare pos­si­bili smot­ta­men­ti di ter­reno che potreb­bero avere con­seguen­ze dis­as­trose per le emer­gen­ze storiche che vi insistono. L’obiettivo dell’intervento è quin­di quel­lo di con­ser­vare il costru­ito stori­co di Piom­bi­no, ren­dere nuo­va­mente fruibile la spi­ag­gia al piede del­la fale­sia, garan­tire sicurez­za ai vis­i­ta­tori.
Dalle sim­u­lazioni che sono state svolte, è emer­so che la pen­dice è estrema­mente insta­bile se la parte vic­i­na alla bat­ti­gia dovesse subire ulte­ri­ori fenomeni di ero­sione.
Per­tan­to è sta­ta ipo­tiz­za­ta la real­iz­zazione di una scogliera di mas­si al piede del­la fale­sia che con­sen­ta di con­trastare l’azione aggres­si­va delle acque marine sul­la scarpa­ta a mare e con­trastare il prin­ci­pale fenom­e­no fra­noso che dal­la som­mità del trat­ta di fale­sia. La real­iz­zazione di una diga som­m­er­sa par­al­lela al trat­to di cos­ta da pro­teggere, oltre a com­portare costi molto più ele­vati, avrebbe sì provve­du­to alla dis­si­pazione dell’energia del­la cor­rente mari­na ma non avrebbe con­tribuito alla sta­bil­ità del­la scarpa­ta.
Per­tan­to la scelta fat­ta, pur mod­i­f­i­can­do la mor­folo­gia del­la spi­ag­gia, è sta­ta det­ta­ta pro­prio dal­la con­sapev­olez­za dell’importanza del­la spi­agget­ta ai pie­di delle mura leonarde­sche e dal­la volon­tà di con­tin­uare a ren­dere fruibile questo trat­to di cos­ta.
Per scen­dere in acqua sono con­tem­plate due rampe sul cor­po del­la nuo­va scogliere. Il trat­to ter­mi­nale del­la scogliera, pro­prio vici­no allo sbar­co del­la scala, degra­da dol­cemente ver­so il mare con­sen­ten­do la disce­sa in acqua. La posizione delle discese a mare pre­dis­poste, gli inter­ven­ti di sta­bi­liz­zazione effet­tuati, con­sen­ti­ran­no la fruizione di una più ampia area per avvic­i­nar­si al mare.

COMUNE DI PIOMBINO

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