Fusione: ora arrivano le minacce dei sindaci

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

Han­no deciso la fusione Campiglia Suvere­to in pochi giorni sen­za con­sultare i cit­ta­di­ni e ora s’indignano se in tan­ti, sen­ten­dosi offe­si, si oppon­gono.
La Sin­da­ca di Campiglia se la prende anche con i gio­vani che si fareb­bero illud­ere dai con­trari alla fusione e li esor­ta a non usare magli­ette e pal­lonci­ni per “vendere sog­ni di glo­ria”. Chissà cosa vor­rà dire, vis­to che i sog­ni di glo­ria li spar­gono a man bas­sa pro­prio col­oro che sosten­gono la fusione come soluzione tau­matur­gi­ca ai prob­le­mi finanziari dei due Comu­ni. Abbi­amo già det­to che i con­tribu­ti del­lo Sta­to e del­la Regione ces­sano dopo 5–10 anni, che saran­no ero­gati solo se ci saran­no cop­er­ture finanziarie, che il loro impor­to totale in 10 anni sarà cir­ca il 50% del bilan­cio di un solo anno del nuo­vo Comune, che servi­ran­no per sostenere i costi ammin­is­tra­tivi del­la fusione, che dei 7 mil­ioni (da anni nelle casse comu­nali di Campiglia) 4 sono vin­co­lati per nuove opere di urban­iz­zazioni nelle aree PEEP e PIP di Ven­tu­ri­na, che non sono state dimostrate (per­ché non ci sono) economie dura­ture per la ges­tione finanziaria del nuo­vo Comune.
Dopo i sog­ni, arrivano ora le minac­ce. Il Sin­da­co di Suvere­to ha più volte det­to che sen­za fusione Suvere­to muore. Ci chiedi­amo che faran­no i Comu­ni come il suo che non si sci­ol­go­no. La Sin­da­ca di Campiglia si riv­olge ai gio­vani e arri­va a dire che sen­za fusione chi­ud­er­an­no gli asili nido, che non saran­no più ero­gate le cure domi­cil­iari e che toc­cherà ai gio­vani pren­der­si cura degli anziani e dei dis­abili nelle famiglie, che non ci saran­no più sol­di per la cul­tura.
Gli chiedi­amo se le sci­agure che descrive sono una nos­tra dis­grazi­a­ta speci­ficità o riguardano tut­ti i Comu­ni ital­iani che non fan­no fusioni? E ammes­so che noi si sia par­ti­co­lar­mente sfor­tu­nati (mag­a­ri per­ché ammin­is­trati peg­gio), cosa accadrà quan­do ver­ran­no meno i con­tribu­ti statali e region­ali?
La realtà è che la del­la fusione Campiglia Suvere­to nasce dal clam­oroso fal­li­men­to del prog­et­to dell’Unione del­la Val di Cor­nia che, se ben gov­er­na­ta, avrebbe risolto i prob­le­mi dei pic­coli e dei gran­di Comu­ni, sen­za fusioni, con economie reali e mag­giore capac­ità di pro­gram­mazione in un ter­ri­to­rio che ne ha urgente bisog­no.
Non con­di­vidi­amo gli attac­chi per­son­ali, anche se sap­pi­amo benis­si­mo che chi gov­er­na ne ha fat­to largo uso. I Sin­daci han­no il tor­to di non aver det­to chi e per­ché ha fat­to fal­lire la sovra­co­mu­nal­ità, ma il PD ha la respon­s­abil­ità di non aver fat­to sin­te­si uni­tarie e di aver las­ci­a­to prevalere umori e posizioni indi­vid­u­ali. Così è venu­ta meno la coe­sione isti­tuzionale in Val di Cor­nia.
Ai gio­vani bisogna dire che tut­to questo rende più dif­fi­cile fare prog­et­ti per il tur­is­mo, l’agricoltura, la ricon­ver­sione dell’economia, la val­oriz­zazione del pat­ri­mo­nio cul­tur­ale, la for­mazione e i servizi. Non bas­ta invi­tar­li a guardar­si negli occhi, come fa la Sin­da­ca di Campiglia. I gio­vani chiedono lavoro e sper­an­za. La polit­i­ca ha il dovere di met­tere in cam­po idee per il loro futuro e la fusione Campiglia Suvere­to, purtrop­po, non ne sug­gerisce nep­pure mez­za.

Comune dei Cit­ta­di­ni

Commenta il post