Garantire il numero legale è obbligo, il PD non lo sa
PIOMBINO 13 luglio 2018 — Le accuse mosse dal PD e dal sindaco per l’uscita delle opposizioni dall’aula non reggono e sono in realtà una manifestazione di debolezza.
Nelle assemblee elettive, le forze politiche che sostengono chi governa devono essere in grado di assicurare il funzionamento degli organi amministrativi e quindi, fra l’altro, anche di assicurare il numero legale, che poi corrisponde anche al numero minimo di voti a favore per approvare le delibere dell’amministrazione. Se la maggioranza non è in condizione di assicurare il numero legale vuol dire che non è in grado di governare. Questo in virtù anche del significato che ogni volta è possibile attribuire ad eventuali assenze. Perché, ammesso che talvolta possa capitare che qualche consigliere sia assente per motivi del tutto fortuiti, in altre occasioni può accadere che qualche consigliere non sia presente perché non se la sente di approvare quell’atto, non è d’accordo o non crede in quel progetto. Che pensare infatti di tante assenze che si verificano curiosamente in occasione dell’approvazione di una delibera importante?
È la maggioranza che si è presa e ha la responsabilità del governo e del funzionamento degli apparati amministrativi, mentre la minoranza ha il compito di vigilare, contrastare l’azione amministrativa, che viene portata avanti secondo un progetto diverso da quello presentato alle elezioni dalla minoranza stessa e quindi ha il dovere, nel rispetto del mandato fornito dagli elettori, di mettere in evidenza le criticità dell’azione di governo e il diverso modo di governare che potrebbe essere posto in essere.
L’opposizione ha il dovere di mettere in evidenza l’incapacità di governare della maggioranza.
Sono due ruoli diversi. E chi fa politica lo deve capire, senza stizzirsi.
Per questo diverso ruolo, l’azione di far mancare il numero legale da parte delle opposizioni non solo è corretta, ma spesso è anche dovuta, nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori. I ruoli, come detto, sono diversi. Chi governa si è impegnato con la comunità garantendo di avere i numeri, il consenso degli alleati e la condivisione del progetto da parte di tutti i componenti delle forze politiche che sostengono l’amministrazione. E per questo ha anche il dovere di garantire il funzionamento delle istituzioni, perché la sua capacità di governare è testimoniata anche dalla capacità di resistere all’ostruzionismo delle opposizioni.
*Fabrizio Callaioli è Capogruppo PRC in Consiglio comunale a Piombino