Garantire la fruibilità libera delle spiagge pubbliche
PIOMBINO 30 aprile 2020 — Nell’ultima assemblea dell’associazione aSinistra, tenutasi il 25 aprile 2020 in videoconferenza, sono emersi dubbi e criticità riguardo a quella che sarà la stagione balneare alle porte. Subito è stata chiara la necessità di prendere le distanze rispetto le recenti proposte del Comune, evidenziando anche l’esistenza di problemi pregressi che pare non vogliano ancora essere tenuti in considerazione.
Fondamentale è assicurare la fruibilità libera delle spiagge pubbliche. Ci sembrano perciò inadeguate e strumentali le risposte dell’Amministrazione comunale al Consorzio balneari. Necessarie invece misure per garantire il distanziamento sociale sul litorale.
L’Assemblea è concorde nel condannare l’ennesima prova di inadeguatezza dell’Amministrazione, come mostra inequivocabilmente l’episodio di “copia/incolla” con cui il Sindaco si è appropriato del comunicato del Comune di Lecce. Ancora una volta siamo di fronte ad un ufficio stampa non all’altezza del proprio ruolo. Ricordiamo che il Comune di Piombino ha un’elevata reputazione a livello nazionale in tema di gestione virtuosa delle spiagge libere ed in concessione, oltre che degli innovativi strumenti di gestione integrata di cui si è saputo dotare nel tempo. Il Sindaco Ferrari si muove con troppa superficialità, incurante che cosi facendo finisca per minare una credibilità che Piombino ha faticosamente costruito negli anni.
È nostro timore che, come per altre questioni, si possa infine delegittimare la voce congiunta di una delle poche associazioni imprenditoriali, il Consorzio Balneare, di un territorio che cerca di affacciarsi sempre più incisivamente sul competitivo campo del turismo nazionale. In un momento in cui i posti di lavoro saranno sempre di più difficili da creare, riteniamo giusto prodigarsi per individuare soluzioni che preservino il livello occupazionale del comparto turistico, ma allo stesso tempo riteniamo che lo si stia facendo con troppa leggerezza ed improvvisazione, soprattutto impostando una riflessione copiata altrove e senza ancora conoscere quali siano le disposizioni governative della Fase 2 e dell’eventuale Fase 3.
Forse sarebbe il caso di partire proprio da una riflessione sull’opportunità che l’esistenza di spiagge libere, ma controllate, può dare come richiamo per un turismo che dovrà inevitabilmente tenere conto di un calo delle disponibilità economiche dei cittadini. All’emergenza sanitaria farà seguito inevitabilmente una crisi economica ed occupazionale che colpirà la nostra penisola. Il discorso della disponibilità economica non si riduce certamente a potenziali turisti, ma coinvolge anche i residenti e il loro diritto di fruizione. Le spiagge libere sono quindi, ad oggi, quelle per cui si può prevedere un maggiore afflusso.
Questo discorso non vuole comunque minimizzare l’importanza degli stabilimenti balneari, che oltre a garantire la possibilità di accesso al mare a categorie per cui sarebbe più complicato, come i disabili o gli anziani, vedranno una riduzione di introito prevista del 60–65%. Per i quali bisognerà pensare ad eventuali ammortizzatori sociali e alla possibile riduzione, o annullamento, del canone annuale.
Bisognerebbe inoltre considerare alcuni problemi che affliggono il territorio comunale ormai da anni, come il deterioramento continuo del litorale e il sottopotenziamento del servizio al turismo, su tutti l’inadeguatezza del servizio parcheggi, dì cui tanti turisti e cittadini si lamentano.
Gli aspetti che si dovranno trattare saranno quindi molteplici:
- ruolo dei concessionari nel fornire servizi sulle spiagge libere (noleggio ombrelloni, pulizia, vigilanza della sicurezza balneare),
- gestione dei parcheggi come elemento limitante l’accesso agli arenili,
- tema della sorveglianza e ruolo di eventuali soggetti del volontariato,
- ruolo della Capitaneria e degli altri organi di controllo.
Fioccano proposte da parte di tanti Comuni su come sorvegliare le spiagge. Riteniamo più corretto e più utile prevedere forme con cui si possano dare ai bagnanti le informazioni, in loco, per il corretto utilizzo delle spiagge, invece di sviluppare un ennesimo approccio inquisitorio e sanzionatorio. Dobbiamo impedire che sulle spiagge si creino momenti di tensione dovuti alla non chiarezza dei comportamenti da tenere. Non dovranno essere scaricate sui cittadini responsabilità derivanti da lacune normative.
Con il presente comunicato l’associazione a Sinistra chiede espressamente alla Giunta delle proposte organizzative per fronteggiare adeguatamente la straordinarietà della situazione, ma anche risposte alle problematiche che da anni vengono ormai evidenziate da tutti. Il principio su cui fondare le prossime mosse dovrà essere quello di assicurare, ai cittadini piombinesi e della Val di Cornia, in un momento di grave difficoltà economica e sociale, la possibilità di andare al mare. Di andarci tutti, al di là delle possibilità economiche del singolo. E di andarci con la consapevolezza che sono state adottate tutte le misure per farlo in sicurezza.
aSinistra
(Foto di Pino Bertelli)