Giù le mani dal punto nascita di Villamarina

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 4 otto­bre 2015 — Al peg­gio non c’è mai fine. Come se non bas­tasse la dis­as­trosa crisi eco­nom­i­ca e sociale che di fat­to sta toglien­do ogni prospet­ti­va a questo ter­ri­to­rio, sem­bra che la polit­i­ca si accan­is­ca sadica­mente sui cit­ta­di­ni piom­bi­ne­si. Fac­ciamocene una ragione: i piom­bi­ne­si sono des­ti­nati ad estinguer­si, sia per la man­can­za di lavoro che spinge i gio­vani ad emi­grare, sia per­ché sem­plice­mente diven­ter­e­mo tut­ti ceci­ne­si. Da quan­to appre­so ieri a mez­zo stam­pa, l’assessore regionale alla San­ità Ste­fa­nia Sac­car­di ha dichiara­to che è in cor­so una “rif­les­sione” sul pun­to nascite di Vil­la­ma­ri­na. Da tem­po la voce era nell’aria, ma fino ad oggi ave­va­mo sper­a­to vana­mente che il pudore ver­so un provved­i­men­to così sceller­a­to preva­lesse sull’aspetto pura­mente ragion­ieris­ti­co. Mai sper­an­za fu così vana. Da tem­po la san­ità non è più con­sid­er­a­ta né un servizio, né un sacrosan­to dirit­to del cit­tadi­no, ma una mer­ce. E come tale viene gesti­ta solo in ter­mi­ni di costi e ricavi. Ne con­segue che la soluzione più facile da appli­care sono i soli­ti tagli lin­eari, anziché il con­trasto allo spre­co. La Val di Cor­nia è, oltre ogni ragionev­ole dub­bio, il ter­ri­to­rio più penal­iz­za­to di tut­ta la Toscana in ter­mi­ni di perdi­ta di servizi san­i­tari e ques­ta ulte­ri­ore penal­iz­zazione è asso­lu­ta­mente inac­cetta­bile. Anche per­ché ques­ta vol­ta non c’è in bal­lo sola­mente il dis­a­gio o l’aumento di cos­to per le tasche del cit­tadi­no, ques­ta vol­ta sti­amo par­lan­do di vite umane. Il nos­tro è un ter­ri­to­rio per sua natu­ra iso­la­to, nonché mal col­le­ga­to alla vari­ante Aure­lia e l’ospedale di Ceci­na dista 50 km. Viene da sé che la prossim­ità con il pre­sidio ospedaliero può rap­p­re­sentare, in caso di com­pli­cazioni, la salvez­za per madri e bam­bi­ni. Il con­sigliere regionale Gian­ni Ansel­mi tut­to questo lo sa benis­si­mo e ci auguri­amo che lo abbia fat­to pre­sente all’assessore Sac­car­di durante la loro visi­ta all’ospedale. Invece di indi­car­ci soluzioni ‘ver­so sud’ o altrove, invi­ti­amo il con­sigliere Ansel­mi, che è espres­sione di questo ter­ri­to­rio, a pren­dere una posizione chiara e net­ta con­tro questo assur­do accor­pa­men­to. Cogliamo l’oc­ca­sione per rib­adire l’as­sur­dità del val­utare i servizi ospedalieri in base ai con­fi­ni provin­ciali: (province che ci ave­vano assi­cu­ra­to sareb­bero state abo­lite) abbi­amo Pisa, dopo 15 km Livorno, dopo 20 km Ceci­na, dopo 50 Piom­bi­no, poi Gros­se­to. Dove van­no dis­lo­cati, sec­on­do voi, i servizi?!

MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO

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