Giuliani risponde al consigliere regionale Donzelli
PIOMBINO 9 novembre 2015 — Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha cercato di dare un eco all’iniziativa assunta in sede locale dal capogruppo in consiglio comunale del suo stesso partito Francesco Ferrari, che nei giorni scorsi ha inviato alla Procura un esposto per segnalare presunti favoritismi di cui mi sarei reso responsabile a vantaggio di mia moglie, Larysa Belinska. Lo scopo, del resto palesemente dichiarato dallo stesso Ferrari, ci appare squisitamente politico, tanto che lo stesso appare indifferente all’eventuale seguito che la magistratura darà alla sua segnalazione. Per quanto riguarda l’interpellanza presentata dal Consigliere Regionale Donzelli, dove non solo si ribadisce la richiesta di nostre dimissioni, ma si tira in ballo la Regione che dovrebbe anche attivare la Corte dei Conti per un presunto “danno erariale”, siamo ugualmente sereni nel merito, ma ci troviamo costretti a rilevare altresì, come questo insieme di cose denuncino sia una scarsa conoscenza di normative istituzionali, sia la strumentalizzazione politica di tutta la questione.
La Regione è infatti un ente pubblico sovraordinato, ma la legge sugli Enti Locali stabilisce precise autonomie. Non si capisce, poi, perché la Regione dovrebbe intervenire sulla Corte dei Conti (ente per sé stesso “super partes”) per di più per un presunto danno erariale insussistente.
Da parte mia confermo la completa fiducia negli organi di giustizia, dichiarandomi pronto a fornire qualsiasi chiarimento richiesto. Non sono però disposto, per meri interessi politici, a sottopormi a un preventivo giudizio mediatico.
Il Comune di Piombino ha affidato nel 2010 il servizio di vigilanza balneare al Consorzio della Costa est, rilevando il personale, tra cui Larysa Belinska, della società privata (la Geomare), che lo aveva gestito negli anni precedenti. Per i primi tre anni, poiché l’Autorità marittima pretendeva l’indicazione in convenzione del responsabile del servizio, il ruolo è stato affidato a un funzionario della Confesercenti, organizzazione cui aderisce il Consorzio.
Solo nel 2013 e nel 2014 Larysa Beliska è stata indicata in convenzione come coordinatore del servizio. Dal 2015 la Capitaneria di porto non ha infatti più ritenuto indispensabile l’indicazione del responsabile, civile e penale, del servizio. L’incarico affidato, pur essendo triennale, era ed è sottoposto comunque a un rinnovo annuale basato sull’efficienza e la professionalità dimostrata stagione per stagione.
Il compenso annuale è di circa 10.000 € (di 3 volte inferiore a quello riportato dal dottor Ferrari). La procedura scelta per affidare il servizio al Consorzio balneari della Costa est è del tutto legittima, basata sull’articolo 57 del Codice degli appalti: “Procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara”. Il passaggio alla gestione diretta da parte degli operatori era d’altro canto stato da loro richiesto, per ridurre le spese che comportava la precedente gestione della Geomare, indirizzando le risorse al miglioramento dello servizio stesso. Le delibere e l’affidamento sono suffragate da adeguate istruttorie ed indagini di mercato.
Dal punto di vista delle procedure, dunque, non abbiamo nulla da temere, poiché tutto è avvenuto nel rispetto della legalità. Strumentalmente il capogruppo di Fratelli d’Italia ha sollevato il problema della mia presenza in giunta, in qualità di assessore, alla votazione sulla convenzione con il Consorzio approvata nel 2014. Quella delibera, faccio osservare, è stata approvata all’unanimità, alla presenza di sette assessori più il sindaco. La mia presenza a quella seduta della giunta è, stata, in concreto, del tutto ininfluente sul numero legale e l’esito della successiva votazione. Se al dottor Ferrari interessa l’aspetto politico, non dovrebbe sfuggirgli questo elemento quando parla di “favoritismo disgustoso e gigantesca responsabilità”. Spero che si faccia carico delle sue responsabilità anche a conclusione dell’esito di questa vicenda, alla quale assisto con piena tranquillità, sia personale che come amministratore pubblico.
Massimo Giuliani, sindaco di Piombino
“Per quello che riguarda le procedure”, lasciamolo dire agli enti preposti. Per quello che concerne l’etica, non solo politica, l’aver deliberato un atto che favorisce la moglie è comportamento a mio parere odioso. Il fatto che una delibera che ha stanziato un compenso annuale diretto alla consorte di uno tra coloro che sono preposti alla scelta sia stato votato all’unanimità non è una giustificazione ma un’aggravante.