Gli elettori hanno il diritto-dovere di votare
SUVERETO 29 novembre 2016 — Domenica prossima siamo chiamati alle urne per esprimere un parere sulla legge di riforma costituzionale che il Parlamento ha approvato. Stiamo vivendo una campagna elettorale molto aspra, che solo in parte chiama al confronto sulle cose concrete, ma troppo spesso è incartata per una battaglia contro il governo Renzi. Addirittura qualcuno non si è nemmeno vergognato di chiedere apertamente un voto di pancia e non di testa, pur di raggiungere lo scopo di far dimettere Renzi. Mi permetto di pensare che gli italiani siano molto più seri dei suoi “politicanti” e sapranno respingere la demagogia e la strumentalizzazione. Mi auguro che lo facciano anche per garantirsi che nessuno tocchi il nostro diritto alla partecipazione e quando saremo chiamati a giudicare il governo nazionale, faremo tutti i rilievi necessari, ma ogni cosa a suo tempo.
Questa volta abbiamo il diritto-dovere di partecipare e dare un sostegno al rinnovamento degli strumenti che debbono governare il nostro paese, per eliminare doppioni che da troppo tempo hanno reso difficile e lungo il cammino delle leggi, senza modificare i poteri del Presidente del Consiglio, aumentando il potere dei cittadini dando tempi certi per esaminare leggi di iniziativa popolare, lasciando tutte le necessarie garanzie per le minoranze e portando anche risparmio nel mantenimento della politica.
Sento forte il bisogno di esercitare il mio diritto al voto, proprio come argine contro tutti i tentativi di distogliere le attenzioni dal problema vero: non dobbiamo consentire di introdurre confusione e obiettivi sbagliati che niente hanno a che vedere con la riforma costituzionale. Auguro ai tanti, che hanno voglia di pensare con la propria testa, di farlo con la serenità che il caso richiede, rifiutando di diventare strumenti di chi porta confusione e vuole isolare l’Italia dal resto del mondo. La differenza positiva può essere fatta da quella massa di cittadini elettori che negli ultimi anni hanno rifiutato di esercitare il loro diritto di voto. Bene, siamo arrivati ad un bivio importante, dobbiamo riuscire a respingere le sirene del tutto va male, possiamo tenere alto il diritto alla partecipazione non ritenendo tutti uguali, ma dando una lettura propria delle situazioni, non rinunciare al ruolo di approvare o respingere le proposte che vengono avanzate. Non dobbiamo rinunciare al nostro diritto-dovere, questa volta non è in gioco la democrazia ma insieme dobbiamo dare un grande colpo alla burocrazia. Con il voto si porta anche un contributo al rinnovamento della stessa politica, visto le tante storture che ogni giorno ci costringano a vivere, è chiaro il bisogno che esiste e spetta ai cittadini cambiare ed essere attori principali e non essere comparse.
Il mio appello è perché ognuno esprima il proprio voto, un voto che viene dalla testa per come si ritiene opportuno e giusto, secondo le nostre idee, ma è essenziale che si vada a votare. I cittadini della Val di Cornia sono sempre stati in prima fila nell’esercizio del loro diritto di voto, sono certo che anche stavolta sapremo essere una motrice del treno delle riforme, per un domani che non lascia indietro nessuno.
Walter Gasperini