Gli otto Comuni dell’ Elba si diano una mossa

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RIO MARINA 12 mar­zo 2015 — Sia la Ges­tione asso­ci­a­ta per il tur­is­mo a antic­i­pare i 180mila euro per pro­cedere allo stu­dio di appro­fondi­men­to del fenom­e­no dei sink­hole del Piano di Rio. Anzi, parte dei proven­ti del­la tas­sa di sbar­co siano stanziati per le altre opere nec­es­sarie a ren­dere più fruibile la bretel­la del­la Sp26 che è il pros­eguo dei por­ti di Rio Mari­na e Cavo: gli uni­ci due attrac­chi com­mer­ciali dell’Isola dopo Porto­fer­raio. È bene con­sid­er­are come la mes­sa in sicurez­za dell’area del Piano di Rio sia un prob­le­ma che riguar­da tut­ta l’El­ba per­ché sono a ris­chio la con­dot­ta idri­ca e la cen­trale elet­tri­ca che rifor­niscono anche gli altri pae­si dell’Isola. Il pres­i­dente Enri­co Rossi ha fir­ma­to la let­tera d’impegno con cui la Regione Toscana for­mal­iz­za il finanzi­a­men­to, ora non ci sono più ali­bi: il prob­le­ma è tut­to politi­co fra le otto ammin­is­trazioni comu­nali dell’Isola d’Elba. Insom­ma, la sol­i­da­ri­età for­male non bas­ta, e noi non cadremo in un altro tranel­lo!

Uffi­cio di pres­i­den­za del Comi­ta­to 2.6

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