Governi nazionale, regionale e locale responsabili
PIOMBINO 8 aprile 2017 — Anche se il nostro sindacato non ha RSU elette in AFERPI, essendo presente nel territorio di Piombino e della Val di Cornia, vuole esprimere alcune perplessità su come sta evolvendo la protesta per lo stallo in cui si trova l’attuazione dei progetti ripetutamente annunciati da Cevital e per i ritardi nell’attuazione di tutti i programmi contenuti negli accordi stretti fra Governo e Cevital.
Annullato l’incontro al Ministero dello sviluppo economico previsto per giovedì 6 aprile, i sindacati presenti in AFERPI (Fim, Fiom, Uilm e Ugl) hanno deciso annullare la manifestazione prevista a Roma e di occupare simbolicamente la sala del Consiglio Comunale, iniziativa che ha trovato, come riportato dalla stampa locale, il pieno appoggio del sindaco Massimo Giuliani.
In realtà l’occupazione il primo giorno si è tradotta in una riunione della maggior parte delle RSU Aferpi a porte chiuse nella sala del Consiglio, mentre gli operai e la cittadinanza erano per strada ad aspettare, vedendo limitata la loro partecipazione.
Riteniamo che l’intera protesta sia stata minata da errori: è stato un grande errore annullare la manifestazione prevista a Roma e già organizzata, è stato un errore limitare la partecipazione dei lavoratori e dei cittadini di Piombino alla protesta, soprattutto considerando che si è svolta in un luogo che rappresenta l’intera cittadinanza, è sbagliato ricercare a questo punto l’approvazione del sindaco, che ha la sua parte di responsabilità per l’attuale situazione. Riteniamo che il principale responsabile della mancata ripresa della produzione sia la fallimentare politica governativa a tutti i livelli (nazionale, regionale e comunale) che ha lasciato che si spegnesse l’altoforno, che non ha fatto nulla contro l’inadempienza di Rebrab, che non si è assunta la responsabilità di intervenire direttamente con fondi pubblici per consentire la ripresa della produzione.
La finta occupazione della maggior parte delle RSU, anzichè evidenziare queste responsabilità degli amministratori, tra i quali c’è il sindaco di Piombino, sta facendo credere che il sindaco sia sempre stato dalla parte dei lavoratori.
Ci auguriamo che la protesta diventi più seria e incisiva, individuando i veri responsabili e riuscendo a conquistare una visibilità a livello nazionale e non solo locale.
UNICOBAS PIOMBINO
(Foto di Pino Bertelli)