Grave infortunio nello stabilimento Aferpi

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 5 luglio 2018 — Grave infor­tu­nio alla acciaieria Afer­pi di Piom­bi­no. Un lavo­ra­tore si frat­tura­to la tib­ia e il femore a causa del­la cadu­ta di un motore elet­tri­co. Un infor­tu­nio grave  che avviene in una fab­bri­ca pres­sochè fer­ma sia dal pun­to di vista del lavoro sia soprat­tut­to dal pun­to di vista del futuro e degli inves­ti­men­ti nec­es­sari ( anche per la sicurez­za).
Ques­ta è la real­ta che vivi­amo. Qua­si tre inci­den­ti mor­tali al giorno più le migli­a­ia di infor­tu­ni. In una real­ta come la nos­tra il ris­chio diven­ta anco­ra più alto. I lavo­ra­tori non san­no che futuro avrà lo sta­bil­i­men­to e con migli­a­ia di lavo­ra­tori a casa, chi rimane den­tro cer­ca di difend­ere il pos­to di lavoro a tut­ti i costi e si tro­va forse costret­to, nonos­tante l’im­peg­no di tut­ti sul­la sicurez­za, a non alzare trop­po la voce in situ­azioni che potreb­bero essere poten­zial­mente ris­chiose.
Un con­to è la quo­tid­i­an­ità e un con­to la buro­crazia. Tut­ti si impeg­nano e si spendono per la SICUREZZA ma poi ogni vol­ta saltano gli equi­lib­ri. Spe­cial­mente in una realtà come la nos­tra dove i lavo­ra­tori sono in cas­sa inte­grazione da 4 anni.
Al lavo­ra­tore infor­tu­na­to va tut­ta la nos­tra sol­i­da­ri­età e l’au­gu­rio di una pronta gua­ri­gione

Unione Sin­da­cale di Base Piom­bi­no

Commenta il post