Guerra tra poveri colpisce soprattutto le donne

PIOMBINO 13 mag­gio 2017 — Le lavo­ra­tri­ci del­la COOPLAT che eseguono, in appal­to, le pulizie nei locali di Afer­pi, sono in sciopero a oltran­za dal 5 mag­gio. Sem­br­erebbe che Afer­pi, come com­mit­tente, abbia ridot­to di un ulte­ri­ore 20% l’ap­pal­to. Riduzione che si va ad aggiun­gere a quel­la già in atto (part-time per tutte e ammor­tiz­za­tore). Non bas­ta: aleg­gia la conc­re­ta minac­cia che le dipen­den­ti COOPLAT pos­sano essere com­ple­ta­mente sos­ti­tu­ite da per­son­ale maschile dipen­dente Afer­pi.
Noi esprim­i­amo la più totale e con­vin­ta sol­i­da­ri­età alle lavo­ra­tri­ci in lot­ta e ai sin­da­cati che le orga­niz­zano (UGL e CGIL di cat­e­go­ria). Esprim­i­amo anche la più fer­ma e indig­na­ta con­dan­na del com­por­ta­men­to di Afer­pi che con ques­ta mossa mette in atto tre gravi strap­pi delle nor­mali relazioni, sin­da­cali ed umane, tra azien­da e maes­tranze:

  • dan­do un altro duro colpo all’ indot­to siderur­gi­co, pro­prio nel momen­to in cui a Roma l’ azien­da sostiene di aver adem­pi­u­to agli impeg­ni pre­si e rilan­cia alti­so­nan­ti promesse sul  futuro svilup­po del­lo sta­bil­i­men­to;
  • fomen­tan­do una “guer­ra tra poveri”, nel ten­ta­ti­vo di dividere il fronte dei lavo­ra­tori;
  • calpe­s­tando la dig­nità delle donne, minac­cian­do di chi­ud­ere uno dei pochi varchi ad oggi esisten­ti per l’ acces­so del lavoro salari­a­to fem­minile in siderur­gia, che invece, in una soci­età mod­er­na e civile, andrebbe aper­to a tutte le man­sioni siderur­giche.

Inoltre, se fos­sero attuate sos­ti­tuzioni delle lavo­ra­tri­ci COOPLAT con dipen­den­ti Afer­pi durante lo sciopero in atto, si vedrebbe, sicu­ra­mente  venir meno un dirit­to, paven­tan­do attiv­ità anti­sin­da­cale.
I lavo­ra­tori devono restare uni­ti e resp­in­gere con fer­mez­za questi ten­ta­tivi di fare arretrare di mez­zo sec­o­lo le “relazioni indus­tri­ali”. Noi sare­mo conc­re­ta­mente sol­i­dali con tutte le inizia­tive di lot­ta che le lavo­ra­tri­ci vor­ran­no attuare e sol­leciti­amo la piena sol­i­da­ri­età dei dipen­den­ti Afer­pi e dei sin­da­cati metalmec­ca­ni­ci che li rap­p­re­sen­tano.
Questi episo­di raf­forzano la neces­sità di vig­i­lare e spin­gere per­ché il tavo­lo di lavoro romano sul­l’in­dot­to, richiesto dal min­istro Cal­en­da, sia rapi­do e soprat­tut­to con­cre­to ed effi­cace.

Coor­di­na­men­to Art. 1 — Camp­ing CIG

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