Hanno già tutto predisposto: il 30 vendita a Navarra

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PIOMBINO 25 gen­naio 2019 — Sui social è apparsa la notizia che il 30 gen­naio si pro­ced­erà alla ven­di­ta del 30% delle azioni di RIMa­te­ria alla Navar­ra SpA.
Anche se è chiaro ormai da tem­po che c’è chi è dis­pos­to a tut­to pur di portare a casa questo risul­ta­to, non cre­de­va­mo pos­si­bile che la SpA RIMa­te­ria (la cui mag­gio­ran­za delle azioni è anco­ra posse­du­ta dal Comune di Piom­bi­no) potesse igno­rare nel­la sostan­za il pro­nun­ci­a­men­to del 29 dicem­bre scor­so del Con­siglio Comu­nale di Piom­bi­no, che approvò una sospen­sione di 60 giorni per la ven­di­ta delle azioni in modo da per­me­t­tere al Comi­ta­to pro­mo­tore del ref­er­en­dum di fare ricor­so con­tro la sua boc­ciatu­ra.
In base a ques­ta sospen­sione, il Comi­ta­to ha pro­ce­du­to a pre­sentare ricor­so con pro­ced­i­men­to d’urgenza ex art 700, per il quale c’è già sta­ta il 24 gen­naio l’udienza innanzi al Giu­dice dott. Car­di del Tri­bunale di Livorno: l’avvocato Gras­si, che rap­p­re­sen­ta il Comune di Piom­bi­no, non è sta­to in gra­do di pro­durre i doc­u­men­ti richi­esti (lo Statu­to di ASIU e in par­ti­co­lare le norme che regolano la nom­i­na dei legali rap­p­re­sen­tan­ti del­la stes­sa munic­i­pal­iz­za­ta), moti­vo per cui il Giu­dice gli ha con­ces­so un giorno di tem­po per deposi­tar­li. Il dibat­ti­men­to è già con­clu­so e il Giu­dice si pro­nuncerà nel giro di quat­tro o cinque giorni, trat­tan­dosi appun­to di un pro­ced­i­men­to di urgen­za ex art. 700.
Per­ché allo­ra il Comune si affret­ta a vendere, ten­tan­do di far­lo pri­ma del pro­nun­ci­a­men­to del Giu­dice, che pure è così immi­nente? E addirit­tura sen­za rispettare la sospen­si­va di 60 giorni?
Già, per­ché vor­rem­mo ricor­dare al Comune che essendo sta­to il provved­i­men­to di sospen­si­va noti­fi­ca­to al Comi­ta­to Pro­mo­tore a mez­zo di mes­so noti­fi­ca­tore in data 7 dicem­bre 2018, il ter­mine di 60 giorni scadrà solo il 5 feb­braio 2019.
Vendere pri­ma del pro­nun­ci­a­men­to del Giu­dice e sen­za rispettare il ter­mine del­la sospen­si­va con­ces­sa dal Con­siglio Comu­nale sig­ni­ficherebbe davvero calpestare ogni dirit­to demo­c­ra­ti­co, mor­ti­f­i­can­do e dis­at­ten­den­do le delib­er­azioni del Con­siglio Comu­nale e mostran­do di non tenere in nes­suna con­sid­er­azione tut­ti quei cit­ta­di­ni che pro­prio sul­la base del­la sospen­si­va delib­er­a­ta, auto­tas­san­dosi, han­no ritenu­to oppor­tuno fare ricor­so con­tro la boc­ciatu­ra del ref­er­en­dum rel­a­ti­vo alla ven­di­ta delle quote di RIMa­te­ria ai pri­vati. O dob­bi­amo pen­sare che la volon­tà del socio di mag­gio­ran­za, che dovrebbe rap­p­re­sentare gli inter­es­si pub­bli­ci, già ora non con­ta asso­lu­ta­mente nul­la per la SpA RIMa­te­ria?
Ci teni­amo poi a pre­cis­are che il Comi­ta­to è asso­lu­ta­mente con­trario anche all’ampliamento del­la dis­car­i­ca, ma che per impedire tale ampli­a­men­to si è ritenu­to oppor­tuno, più che fare ricor­so con­tro la boc­ciatu­ra del ref­er­en­dum, atten­dere che la Regione deci­da se dare o meno la Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale (cosa da non dare per scon­ta­to, a nos­tro avvi­so), per pro­cedere poi all’impugnazione del­la stes­sa nelle sedi oppor­tune.

Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia

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