I cittadini piombinesi non sono di serie B

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 7 luglio 2015 — Nei giorni scor­si abbi­amo let­to una dichiarazione dell’Assessore Di Gior­gi in tema di asseg­nazione di alcu­ni allog­gi comu­nali, in rispos­ta ad alcune polemiche nate dal fat­to che le recen­ti grad­u­a­to­rie han­no per lo più pre­mi­a­to cit­ta­di­ni stranieri.
Pos­to che nes­suno ha volu­to met­tere in dis­cus­sione la rego­lar­ità delle grad­u­a­to­rie sti­late dal Comune, non con­di­vidi­amo il fat­to che la nor­ma­ti­va nazionale e regionale per­me­t­ta ques­ta dis­crim­i­nazione al con­trario.
Nel nos­tro Paese e nel­la nos­tra cit­tà sono for­ti e rad­i­cati i val­ori del­la sol­i­da­ri­età e dell’accoglienza, come è gius­to che sia. Ma è altret­tan­to impor­tante tute­lare i pro­pri cit­ta­di­ni, non facen­doli sen­tire cit­ta­di­ni di serie B. Per questo, a feb­braio scor­so ave­va­mo pre­sen­ta­to in con­siglio comu­nale una mozione che inte­grasse i cri­teri det­tati dal­la nor­ma­ti­va nazionale e regionale, riconoscen­do ulte­ri­ori pun­ti in grad­u­a­to­ria agli ital­iani ed a col­oro che, cit­ta­di­ni o stranieri che fos­sero, risiedessero a Piom­bi­no da oltre dieci anni. Non era cer­to razz­is­mo ma un modo con­cre­to per arginare la povertà di quelle famiglie di ital­iani che trop­po spes­so si vedono scav­al­care nelle grad­u­a­to­rie da chi non ha alcun legame con la nos­tra cit­tà. Purtrop­po la dem­a­gogia del­la polit­i­ca ha por­ta­to la mozione ad essere boc­cia­ta.

Francesco Fer­rari

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