I comportamenti “curiosi” del Comune di Piombino
PIOMBINO 20 maggio 2014 — Come fa la coalizione uscente a ricandidarsi dopo aver condotto la città in una crisi così profonda per le decisioni assunte durante le passate legislature?
Il caso Lucchini è eclatante. La singolare procedura del Commissario Nardi, con la compiacenza del governo, della Regione e dell’amministrazione comunale, ha fatto slittare all’infinito i tempi del bando , e prodotto una politica industriale della quale conosceremo la verità purtroppo solo dopo le elezioni.
Una procedura di vendita caratterizzata dalla vicenda della partecipazione del gruppo SMC del “magnate” Khaled poi sfumata, foriera di speranze ed aspettative nella popolazione e tra gli addetti dell’industria locale. Nata senza avere all’attivo alcuna proposta progettuale concreta e verifiche di attendibilità finanziaria. Di tutto questo, in ultima analisi, ci resta solamente un piano programmatico che di fatto, in mancanza dell’acquirente reale, non sarà che un contenitore vuoto.
Segue l’atteggiamento dell’ASIU che si propone per la rottamazione della Concordia. E lo fa senza procedure di partecipazione e senza pensare al tessuto economico imprenditoriale del territorio. Il tutto avvenuto nelle segrete stanze al di fuori dei mandati della stessa società che dovrebbe gestire i rifiuti solidi del nostro comprensorio. In questa analisi chiediamo che sia avviata una verifica sul ruolo svolto da ASIU, a nostro parere esterno ai mandati a lei conferiti.
Sempre per ASIU vorremmo sapere come si sono svolte le gare relativamente alla prima trance per i lavori di bonifica della Città Futura: perché è stato frammentato l’intervento bypassando la normativa comunitaria?
E per finire, come mai ASIU ha dato mandato al CNR di effettuare una ricerca sulla fattibilità del progetto relativo al “solare” che, secondo quanto dichiarato da “Spirto Libero”, darebbe impiego a 500 lavoratori?
Come abbiamo avuto modo di dire in altre occasioni, la proposta di creare una struttura territoriale per la gestione delle bonifiche sembra fatta apposta per affidarne la responsabilità all’uscente sindaco Anselmi. Una decisione quanto meno inopportuna di continuare a garantire “poltrone” a politici locali a fine mandato.
Sulla base di queste riflessioni vorremmo richiamare l’attenzione degli elettori su questo modo di procedere che appartiene ad una cultura di altri tempi della gestione del potere locale.
Valga l’esempio di come una commissione comunale non titolata, come risulta da alcune sentenze, ha gestito l’affidamento degli esercizi lungo costa, da via Amendola a Torremozza e fino a Baratti. Un modo di procedere improprio per il quale l’amministrazione è stata condannata.
Infine ci interroghiamo perché la minoranza di centro destra in consiglio comunale abbia permesso fino ad oggi certi atteggiamenti senza esercitare il suo diretto-dovere proprio dell’opposizione.
Fabrizio Pierini, candidato Sindaco della Lista Civica L’Alternativa