I Comuni soci complici delle inefficienze di Asiu
PIOMBINO 29 ottobre 2018 — Le dichiarazioni di Gianni Anselmi, sindaco di Piombino fino al 2014, secondo le quali la situazione finanziaria di Asiu era conosciuta da tutti è a dir poco allucinante. La realtà è opposta. Nei consigli comunali della zona non si è mai discusso del baratro finanziario di Asiu, come non è mai stato autorizzato il conferimento nella discarica di Ischia di Crociano di rifiuti speciali provenienti da zone esterne alla Val di Cornia per tenere “basse” le tariffe per cittadini e imprese. È vero invece che questa prassi (che ha portato all’esaurimento anticipato della discarica) è stata oggetto di denunce e interpellanze fatte dalle liste civiche e da altre forze di opposizione, alle quali non sono mai state date risposte esaustive. Se Asiu prendeva rifiuti speciali da fuori in aggiunta a quelli locali per tenere basse le tariffe, vuol dire che la sua gestione era già allora pessima. E se i Comuni soci hanno preferito coprire i buchi di bilancio con i rifiuti speciali vuol dire che erano complici delle inefficienze di Asiu perché funzionali a mantenere il consenso elettorale.
Così come non è mai stata data una spiegazione credibile del passaggio ad Ato Sud, degli impianti per la produzione di CDR costruiti e mai utilizzati, delle opere di messa in sicurezza della discarica mai iniziate (nonostante i mutui richiesti alla Banca popolare di Vicenza in cambio di azioni spazzatura), dell’impianto Tap inaugurato nel 2009 e mai di fatto entrato in funzione, delle bonifiche di Città Futura e della vecchia discarica di Poggio ai Venti affidate ad Asiu e mai realizzate. Non è stato spiegato perché, in presenza di un impianto che doveva produrre conglomix in sostituzione degli inerti di cava, quell’impianto non ha mai lavorato mentre per le cave è stato deciso il prolungamento fino al totale esaurimento dei giacimenti.
Tutte scelte compiute senza dare spiegazioni ai consigli comunali e ai cittadini, mentre crescevano a dismisura i debiti di Asiu.
E come non ricordare che i sindaci PD, al momento della costituzione di RIMateria, ebbero a dire nel 2015 che Asiu era stata una società modello e costituiva un valore per i Comuni azionisti! Se sapevano hanno mentito, se non sapevano vuol dire che chi li aveva preceduti, tra questi Anselmi, non li aveva informati che gli stava lasciando in eredità decine di milioni di debiti. Chi è venuto dopo ha pensato di coprire il disastro con un altro disastro: quello di ampliare e rialzare le discariche di Ischia di Crociano e prendere ancora più rifiuti speciali da fuori zona, mentre quelli industriali presenti nel SIN di Piombino restano dove sono. Ragione per cui i cittadini hanno chiesto giustamente un referendum per impedire che Piombino, senza bonifiche, diventi una grande discarica di vecchi e nuovi rifiuti.
Liste civiche Val di Cornia:
Comune dei Cittadini
Assembla Sanvincenzina
Assemblea Popolare Suvereto
Un’altra Piombino