I conti precari del Comune di Piombino
PIOMBINO 22 maggio 2014 — E’ ormai trascorso un anno dalla discussione tra i Revisori dei conti e il Comune di Piombino. Ma riepiloghiamo velocemente la situazione: il Collegio dei Revisori contabili, per la prima volta nominati attraverso un’estrazione a sorte tra professionisti esterni al nostro comune, ha espresso il suo parere negativo sul Bilancio Consuntivo 2012, dettagliando le motivazioni in una Relazione. La critica principale che hanno espresso riguarda la gestione dell’indebitamento e l’operazione che coinvolge la Società Piombino Patrimoniale, S.r.l. posseduta al 100% dal Comune di Piombino, nata nel 2006 allo scopo di valorizzare il patrimonio immobiliare comunale. Per acquistare tali beni, la società ha acceso dei mutui per i quali il comune ricopre il ruolo di fideiussore. A causa della crisi del mercato immobiliare, la società non è riuscita a realizzare le plusvalenze sperate dalla gestione del patrimonio, perciò il comune ha deciso di riappropriarsi dei propri beni attraverso l’accollo dei debiti. L’operazione di accollo tuttavia non è andata a buon fine, perché le banche non hanno risposto alla richiesta. E’ stato stipulato quindi un cosiddetto “accollo interno”, con cui il Comune non si assume le passività del mutuo, che rimane intestato alla Società, ma si limita a pagare le rate semestrali di tale mutuo alla società stessa. Intendiamo ribadire nuovamente i nostri dubbi in merito all’intera operazione: non comprendiamo il perché un ente pubblico debba cedere il proprio patrimonio ad una società interamente posseduta dallo stesso, assumendo per giunta il ruolo di fideiussore dei mutui contratti da tale società, per acquisire detto patrimonio, ed infine ritrovarsi nella condizione di dover riacquistare in un modo così burocraticamente macchinoso i propri beni. L’accusa più grave che i Revisori esprimono è perciò quella di “elusione del Patto di Stabilità”, in cui vi è una sorta di “dolo” che si aggiunge al semplice sforamento, in quanto la società è posseduta interamente dal Comune, perciò di fatto colui che assolve agli impegni è il Comune stesso. Il giudizio finale sulla vicenda e sul comportamento dell’Amministrazione comunale, ed in particolare dell’Assessore al bilancio Massimo Giuliani (doppio mandato nella giunta Anselmi, ed ora candidato a sindaco per il PD), spetta alla Corte dei Conti toscana, che dovrà esprimersi sull’esistenza o meno dell’elusione contestata, ma, ad oggi, ancora non ve n’è traccia. In caso di giudizio infausto, verrebbero applicate una serie di sanzioni al nostro comune, tra le quali: la riduzione dei trasferimenti erogati dallo Stato all’ente locale, pari agli importi che eccedono i limiti del patto; il divieto di ogni tipo di assunzione, anche temporanea; l’impossibilità di attivare nuovi mutui; la definizione delle spese correnti in misura non superiore all’importo annuale medio degli impegni effettuati negli ultimi 3 anni; la riduzione del 30% su gettoni di presenza e compensi agli amministratori. Tali sanzioni avranno un impatto negativo su tutti i cittadini e limiteranno ogni azione della nuova amministrazione comunale!
Chi aveva il compito di vigilare su questa operazione?
Siamo certi che i cittadini sapranno darsi una risposta a questa domanda.
MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO