I donatori di sangue sono una risorsa da tutelare

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 8 novem­bre 2018 — Donare sangue è un atto d’amore, ma è anche un per­cor­so sociale che deve essere sostenu­to e tute­la­to. Purtrop­po, non sem­pre avviene e spes­so si incorre in scelte “eco­nom­i­co-politi­co-ges­tion­ali” delle aziende san­i­tarie che sti­molano malu­mori nei dona­tori. L’esempio di Ceci­na di fine otto­bre è lam­pante: il cen­tro trasfu­sion­ale è rimas­to chiu­so sen­za preavvi­so, nonos­tante le tante don­azioni preno­tate. A Piom­bi­no si stan­no ver­i­f­i­can­do episo­di altret­tan­to spi­acevoli che han­no soll­e­va­to molte lamentele fra i dona­tori. Fino all’anno pas­sato i risul­tati delle anal­isi pro­pe­deu­tiche alla don­azione veni­vano inviati per pos­ta, oggi invece, si reperiscono tramite un’ app molto com­p­lessa, che può andar bene per i tan­ti gio­vani, ma molto meno per i moltissi­mi di mez­za età che han­no poca dimes­tichez­za con i mod­ernissi­mi smart­phone. Fino all’anno pas­sato ad ogni don­azione trimes­trale veni­vano garan­ti­ti con­trol­li e test san­guig­ni con par­ti­co­lare atten­zione a coles­tero­lo, glicemia e trigliceri­di. Oggi non è più così, tali esa­mi ven­gono effet­tuati una vol­ta all’anno, men­tre per­mane il test dell’emocromo. Inoltre, sul refer­to non sono più evi­den­ziati, come avveni­va pri­ma, i risul­tati del test HIV e di altri virus infet­tivi. Sarebbe lecito avere una rispos­ta in mer­i­to per capirne la moti­vazione, che aus­pichi­amo sia esclu­si­va­mente di natu­ra tec­ni­ca. Sec­on­do infor­mazioni pre­cise risul­ta che tali “novità” non vi sono state in tut­ti i cen­tri trasfu­sion­ali dell’azienda san­i­taria Toscana Nord Ovest. A Pont­ed­era ed a Pisa la pras­si è la stes­sa dell’anno pas­sato e non vi sono al momen­to notizie di cam­bi­a­men­ti immi­nen­ti. È oppor­tuno capire se i nuovi pro­to­col­li cheti stan­no appli­can­do a Piom­bi­no, e forse in tut­ta la provin­cia di Livorno, cosa che dovrà essere ver­i­fi­ca­ta, abbiano l’obbiettivo di avviare una ristrut­turazione del servizio in ambito locale e provin­ciale. Non vor­rem­mo che anco­ra una vol­ta sia il nos­tro ter­ri­to­rio a dover subire le con­seguen­ze di “tagli” region­ali, che da sem­pre han­no priv­i­le­gia­to il cen­tro del­la Toscana rispet­to alle realtà per­iferiche ed in par­ti­co­lare la Val di Cor­nia.
Ogni dona­tore di sangue è un pat­ri­mo­nio del sis­tema san­i­tario, deve essere segui­to atten­ta­mente e mon­i­tora­to in modo da man­tenere la sua integrità pato­log­i­ca e psi­co­log­i­ca sia che viva a Piom­bi­no sia che a Pont­ed­era od altrove.

Lui­gi Cop­po­la, Seg­re­tario Provin­ciale UDC Livorno

Commenta il post