I rifiuti non aumentano la tassa sì

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CAMPIGLIA 31 dicem­bre 2015 — Nononos­tante il gov­er­no Ren­zi abbia sospe­so la rifor­ma del cat­a­sto, che avrebbe il grande ben­efi­cio di elim­inare le iniq­ui­tà pre­sen­ti nell’attribuzione delle ren­dite cat­a­stali, l’Agenzia delle Entrate comu­nicherà ai con­tribuen­ti i metri quadri delle abitazioni degli ital­iani, pari a 57 mil­ioni cir­ca. La tas­sa sui rifiu­ti, che in pas­sato veni­va defini­ta Tar­su (Tas­sa sui Rifiu­ti Soli­di Urbani), ora ha cam­bi­a­to nome in Tari (Tas­sa Rifiu­ti). Non è cam­bi­a­to solo il nome ma ogni anno, mira­co­lo del fis­co locale ital­iano, la tas­sa aumen­ta, in ogni Comune, in ogni casa. Impec­ca­bil­mente. Sono aumen­tati i rifiu­ti? No, mag­a­ri un indi­vid­uo pro­cede dili­gen­te­mente alla rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta, ma si vede arrivare bol­let­ti­ni sem­pre mag­giori. Ognuno dovrebbe pagare per la quan­tità di rifiu­ti che pro­duce e per come li dif­feren­zia, ma il cit­tadi­no, venen­do bug­ger­a­to dall’amministrazione, si sente tar­tas­sato sen­za razion­al­ità. La fidu­cia ver­so la pub­bli­ca ammin­is­trazione non può che sce­mare per­chè sale la rab­bia per l’ingiustizia subi­ta. Se lo Sta­to ci vuole “fre­gare”, come pos­si­amo pen­sare di creare un cli­ma costrut­ti­vo tra il cit­tadi­no – sem­pre più sud­di­to – e gli enti locali? Se la Tari è cal­co­la­ta a capoc­chia e in ogni caso il cit­tadi­no la deve pagare, non vi è alcuno sti­mo­lo a ren­dere effi­ci­en­ti le soci­età munic­i­pal­iz­zate, che sono, come noto, dei cen­tri di spe­sa sen­za con­trol­lo, dove nes­sun ammin­is­tra­tore osa entrare per effet­tuare miglior­ie ges­tion­ali. Si trat­ta di una vera e pro­pria cac­cia alle streghe, lo spet­ta­co­lo che ne con­segue è des­olante, rifiu­ti in ogni dove esteti­ca­mente inqual­i­fi­ca­bili e dan­nosi per l’immagine del­la cit­tà, ma non si può attribuire la col­pa solo ai cit­ta­di­ni e definir­li incivili, quan­do è chiaro che il sis­tema non fun­ziona per col­pa di una cat­ti­va ges­tione. Una grande inef­fi­cien­za riguar­da anche i cas­soni, brut­tis­si­mi da vedere, insuf­fi­ci­en­ti per numero, dif­fi­cili da usare per bam­bi­ni ed anziani per l’altezza degli sportel­li, che si intasano facil­mente. In tut­to ciò la reale e cron­i­ca inciviltà di chi get­ta la spaz­zatu­ra e i rifiu­ti ingom­bran­ti lun­go le strade, anche se ci sono i con­teni­tori, non viene indi­vid­u­a­ta e sanzion­a­ta, pur essendo un prob­le­ma dif­fu­so. In con­clu­sione la situ­azione dei rifiu­ti è dram­mat­i­ca ed anche para­dos­sale, per­ché chi cer­ca di com­por­tar­si cor­ret­ta­mente davan­ti a cer­ti scem­pi non è moti­va­ta a dif­feren­ziare cor­ret­ta­mente, men­tre l’amministrazione comu­nale, inadem­pi­ente, cer­ca di sot­trar­si alle pro­prie incom­pe­ten­ze scar­i­can­do le respon­s­abil­ità sui cit­ta­di­ni e cre­an­do situ­azioni di intoller­an­za dan­nose per la cit­tà.

I con­siglieri por­tav­oce M5S Campiglia Marit­ti­ma
Daniele Fioret­ti
Chesi Cristi­na

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