I servizi turistici siano migliori e costino meno

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 23 agos­to 2019 —  — A segui­to di alcune polemiche nate  nei giorni scor­si su quo­tid­i­ani e social riguar­do il calo dei tur­isti in Val di Cor­nia, come Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca vogliamo anal­iz­zare più nel det­taglio ques­ta prob­lem­at­i­ca. Il calo del­la pre­sen­za dei tur­isti sulle nos­tre spi­agge, e più in gen­erale su tut­to il ter­ri­to­rio piom­bi­nese, è causato da moltepli­ci fat­tori. Chi pas­sa dal­l’us­ci­ta del­la stra­da statale 398 e non conosce la realtà locale non ha bisog­no di leg­gere i comu­ni­cati del Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca per capire che c’è una dis­car­i­ca male­odor­ante. Chi va all’El­ba e si gira a guardar­si le spalle, vede una cos­ta indus­tri­al­iz­za­ta con ciminiere, sta­bil­i­men­ti e pale eoliche che non invi­tano cer­to a fre­quen­tar­la. Questo è sot­to gli occhi di tut­ti. Ma sono le prob­lem­atiche  a liv­el­lo locale “meno in vista” che ci taglier­an­no defin­i­ti­va­mente  le gambe.

COSTI E SERVIZI PER IL TURISTA
A fronte di una tas­sa di sog­giorno da pagare non ven­gono dati servizi che la ren­dano gius­ti­fi­ca­bile. I prezzi ecces­sivi in alcune strut­ture ricettive, la man­can­za di infra­strut­ture e mezzi di trasporto, la man­can­za di una vera men­tal­ità tur­is­ti­ca sono, per il Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca, alcune delle cause da rimuo­vere. Pen­si­amo ad esem­pio ad un tur­ista  che rag­giunge il nos­tro ter­ri­to­rio in treno. La stazione di Campiglia non offre più niente che sia un servizio tur­is­ti­co, né tan­tomeno ci sono coin­ci­den­ze con auto­bus e treni diret­ti a Piom­bi­no. Van­no riv­isti anche i servizi base qui da noi, come bag­ni pub­bli­ci pre­sentabili e soprat­tut­to aper­ti. Può sem­brare ridi­co­lo, ma è un servizio che trop­po spes­so las­cia a desider­are e di cui i tur­isti si lamen­tano. Serve ind­i­riz­zare il tur­ista in strut­ture ricettive che non abbiano prezzi esosi, poiché sem­pre  più spes­so cer­ca la qual­ità a buon prez­zo. Suvere­to per esem­pio è uno dei Comu­ni che già lo sta facendo.La gente va dove i servizi sono migliori e a prezzi più con­tenu­ti. È impor­tante val­utare inoltre che a Piom­bi­no, come in tut­ta la Val di Cor­nia, non arrivano solo gio­vani, ma anche famiglie con bam­bi­ni ed anziani, con esi­gen­ze dif­fer­en­ti. Per offrire loro una buona per­ma­nen­za serve capire di che cosa han­no bisogno.C’è un gap infra­strut­turale da col­mare: real­iz­zare una fit­ta rete di navette e coin­ci­den­ze inter­modali, fra i treni e gli auto­bus, i treni e gli orari delle navi dirette all’El­ba sarebbe già un otti­mo pun­to di parten­za. Sarebbe utile anche rivedere i prezzi di sos­ta dei parcheg­gi bal­n­eari: basterebbe stu­di­are tar­iffe gior­naliere, set­ti­manali e men­sili più abbor­d­abili per i tur­isti. Va riv­is­to  l’u­so delle “card” uti­liz­zate per pagare i parcheg­gi , di quei parcheg­gi al sole, polverosi ed incus­todi­ti, spes­so con soste sel­vagge che cre­ano non pochi prob­le­mi per uscire.

FORMAZIONE PROFESSIONALE E CAPACITÀ DI ACCOGLIERE DEGNAMENTE I TURISTI
Il nos­tro ter­ri­to­rio si risoll­e­va anche  investen­do in pro­fes­sion­al­ità, capac­ità di aggior­na­men­to, com­pren­sione delle esi­gen­ze del sin­go­lo tur­ista. Occorre riaprire, in luoghi strate­gi­ci, pun­ti infor­ma­tivi con il per­son­ale spe­cial­iz­za­to che conosce in modo appro­fon­di­to il ter­ri­to­rio , le sue ric­chezze nat­u­ral­is­tiche, storiche, arche­o­logiche oltre ad avere una cer­ta padro­nan­za delle lingue. È nec­es­sario anche cam­biare men­tal­ità fra gli oper­a­tori, par­tendo da quel­li com­mer­ciali fino ad arrivare ai cit­ta­di­ni: bisogna capire che i tur­isti por­tano sol­di e quin­di benessere. Qui in Val di Cor­nia si pen­sa anco­ra di lavo­rare tre mesi per cam­par­ci tut­to l’an­no. Non è più così ormai. L’e­len­co delle crit­ic­ità tur­is­tiche è anco­ra lun­go. Non per ulti­mo citi­amo anche il man­ca­to con­trol­lo del ter­ri­to­rio da campeg­gi e fuochi not­turni abu­sivi. Ricor­diamo che l’am­bi­ente è il nos­tro val­ore aggiun­to, i tur­isti ven­gono da noi per godere del­la sua bellez­za, dob­bi­amo impara­re a pro­tegger­lo e valorizzarlo.Si può fare di più, si può fare meglio, la stra­da è anco­ra lun­ga. Ma per rius­cir­ci bisogna soprat­tut­to par­tire dal­l’as­colto di tutte quelle pro­fes­sion­al­ità che da anni esistono sul nos­tro ter­ri­to­rio e lo pro­muovono al meglio.

Sec­on­do il Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca potrebbe essere pre­vista una card cumu­la­ti­va a tem­po che per­me­t­ta di vis­itare musei e siti arche­o­logi­ci, cul­tur­ali e stori­ci oltre che su Piom­bi­no anche nei diver­si Comu­ni del­la Val di Cor­nia. Quel­la che già esiste è solo per noi res­i­den­ti. Andrebbe pen­sato anche un bigli­et­to a tem­po tra i vari mezzi di trasporto, per con­sen­tire ai tur­isti di spostar­si sul ter­ri­to­rio con i mezzi pub­bli­ci, in modo da ren­dere più fun­zionale la loro per­ma­nen­za in Val di Cor­nia. Impor­tante sarebbe anche un’azione di coor­di­na­men­to tra i vari Comu­ni ed i diver­si asses­so­rati, per lim­itare il più pos­si­bile la sovrap­po­sizione di inizia­tive. È cap­i­ta­to per esem­pio che accan­to ad una con­feren­za su un tema d’arche­olo­gia in con­tem­po­ranea si svolgesse  un con­cer­to jazz, oppure che nel­la stes­sa ser­a­ta si svolgessero due inizia­tive inter­es­san­ti. Questo non dovrebbe accadere mai. Va riv­is­to il nos­tro approc­cio ver­so tut­to ciò che è rac­chiu­so nel­la paro­la “tur­is­mo” ed iniziare a fare rete tra i Comu­ni, i pro­fes­sion­isti, le strut­ture ricettive ed i servizi per offrire un servizio com­ple­to al tur­ista, in modo da incen­ti­varne la per­ma­nen­za in Val di Cor­nia, altri­men­ti si rischia anche che per il pro­prio sva­go si guar­di altrove (nei ter­ri­tori a noi vici­ni per esem­pio) e non si spen­da nelle attiv­ità dei nos­tri com­mer­cianti. Questo può essere real­iz­za­to solo attra­ver­so un coor­di­na­men­to effi­cace  tra i vari enti con l’o­bi­et­ti­vo di real­iz­zare una pro­mozione reale ed inci­si­va per vendere la Val di Cor­nia e Piom­bi­no come un’u­ni­ca entità. Iniziamo quin­di ad uscire dal nos­tro pic­co­lo orti­cel­lo e ad avere una visione più ampia dei nos­tri ter­ri­tori, delle nos­tre attrazioni per dare final­mente spazio alle nos­tre gran­di poten­zial­ità, questo, nel­l’in­ter­esse di tut­ti.

Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia

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