I Sindaci proprio quegli emendamenti volevano

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PIOMBINO 12 mar­zo 2015 — I Comu­ni del­la Val di Cor­nia gui­dati da sin­daci del PD han­no pre­dis­pos­to in segui­to all’adozione del PIT con valen­za di Piano Pae­sis­ti­co alcune osser­vazioni come pre­vis­to dal­la pro­ce­du­ra di legge, e come han­no fat­to larghissi­ma parte delle isti­tuzioni toscane. Le nos­tre osser­vazioni riguar­da­vano quelle par­ti del PIT di mag­giore preg­nan­za per i nos­tri ter­ri­tori, in par­ti­co­lar modo la sche­da d’am­bito delle Colline Met­al­lif­ere. Queste osser­vazioni che mira­vano a favorire nuovi cri­teri qual­i­ta­tivi per il tur­is­mo all’in­ter­no del nos­tro mod­el­lo di svilup­po sono state accolte parzial­mente. L’osser­vazione che ha un con­tenu­to ampio, rib­adisce più volte la neces­sità di tutela ambi­en­tale e pae­sag­gis­ti­ca del ter­ri­to­rio, la sal­va­guardia del pat­ri­mo­nio costiero.
Per com­pletez­za ripor­ti­amo di segui­to il testo orig­i­nario del PIT, l’osservazione e la pro­pos­ta di mod­i­fi­ca avan­za­ta dai Comu­ni.
TESTO PIT
Pag. 62 Dis­ci­plina d’uso. 5.1. Obi­et­tivi di qual­ità e diret­tive
Obi­et­ti­vo 1.3 “Evitare le espan­sioni inse­dia­tive dei cen­tri urbani costieri (San Vin­cen­zo, Piom­bi­no, Fol­loni­ca) nonché la pro­lif­er­azione delle piattaforme tur­is­ti­co ricettive lun­go il litorale (con par­ti­co­lare rifer­i­men­to ai trat­ti tra San Vin­cen­zo e Barat­ti, tra Piom­bi­no e Fol­loni­ca, tra Fol­loni­ca e Por­tiglioni) e favorire la riqual­i­fi­cazione pae­sag­gis­ti­ca di quelle esisten­ti.”
OSSERVAZIONE. L’obiettivo di un con­teni­men­to dell’espansione edilizia e dunque di addizioni di ulte­ri­ori pezzi di cit­tà ai sis­te­mi urbani esisten­ti è pien­amente con­di­vis­i­bile, così come quel­lo del­la tutela delle fasce costiere e di pre­gio ambi­en­tale a pae­sag­gis­ti­co dall’inserimento di ulte­ri­ore ricettiv­ità poten­zial­mente non gestibile sia sul piano delle risorse nat­u­rali e ambi­en­tali disponi­bili, sia su quel­lo del­la qual­ità com­p­lessi­va dell’offerta tur­is­ti­ca. La for­mu­lazione dell’obiettivo appare tut­tavia cen­tra­ta sul­la lim­i­tazione pura e sem­plice del­la trasfor­mazione e degli inter­ven­ti, men­tre sarebbe oppor­tuno a nos­tro avvi­so inserire qualche accen­no alle regole con­sid­er­ate vir­tu­ose per una rifor­mu­lazione delle pre­vi­sioni già esisten­ti e non anco­ra attuate. Per questo si pro­pone di rifor­mu­la­re parzial­mente l’obiettivo come segue:
“Evitare le espan­sioni inse­dia­tive dei cen­tri urbani costieri (San Vin­cen­zo, Piom­bi­no, Fol­loni­ca), qual­i­fi­care l’insediamento delle piattaforme tur­is­ti­co ricettive lun­go il litorale (con par­ti­co­lare rifer­i­men­to ai trat­ti tra San Vin­cen­zo e Barat­ti, tra Piom­bi­no e Fol­loni­ca, tra Fol­loni­ca e Por­tiglioni) sec­on­do cri­teri di sosteni­bil­ità, minore inva­siv­ità, e qual­ità ambi­en­tale, eco­log­i­ca e pae­sag­gis­ti­ca degli inter­ven­ti. Favorire la riqual­i­fi­cazione pae­sag­gis­ti­ca di quelle esisten­ti.
Vera­mente fuori luo­go quin­di le polemiche sul­l’osser­vazione pre­sen­ta­ta dal Con­sigliere Mat­teo Tor­toli­ni, che, come è nelle facoltà eserci­ta­ta da molti  Con­siglieri Region­ali, ha ripreso questi testi ripro­po­nen­doli nel loro spir­i­to orig­i­nario sot­to for­ma di emen­da­men­to.
E’ davvero scon­cer­tante tut­to il dibat­ti­to che ne è con­se­gui­to addirit­tura da chi ha parte­ci­pa­to ad una sta­gione di gov­er­no del ter­ri­to­rio dove sono state fat­te scelte all’in­ter­no del ter­ri­to­rio come sul­la cos­ta che oggi definirem­mo dis­cutibili.
Che questi ex ammin­is­tra­tori ven­gono a dar­ci lezioni citan­do il tem­po che fu come se fos­si­mo di fronte ad una cesura tra il bene e il male, non lo rite­ni­amo nè accetta­bile nè serio. Ogni sta­gione por­ta con sé anal­isi, scelte, cer­to anche errori e comunque nes­suno è tito­la­to a dare pag­elle su chi è venu­to dopo di loro. Piut­tosto affron­ti­amo con rig­ore un tema che come Comu­ni abbi­amo appe­na avvi­a­to ovvero la neces­sità di rivedere i nos­tri stru­men­ti urban­is­ti­ci che sono datati e apparte­nen­ti ad un epoca molto diver­sa da quel­la attuale. Tur­is­mo, arti­giana­to, com­mer­cio, pic­cole imp­rese, non ren­di­ta fon­di­aria. Ragio­ni­amo di come aggiornare i nos­tri stru­men­ti per aprire una fase nuo­va del nos­tro ter­ri­to­rio. Questo è il pun­to che vogliamo met­tere all’or­dine del giorno, non ster­ile polemiche su emen­da­men­ti al PIT che sem­mai pos­sono essere un sup­por­to pos­i­ti­vo alla dis­cus­sione sul­la piani­fi­cazione che comunque rimane di com­pe­ten­za delle comu­nità locali.

I Sin­daci di Piom­bi­no. Campiglia Marit­ti­ma, San Vin­cen­zo, Sas­set­ta

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