I tre falchi pescatori, Bizet, Blu e Billy, si sono involati
PIOMBINO 22 agosto 2019 — La nascita di tre falchi pescatori avvenuta il 28 maggio scorso all’Oasi WWF di Orti Bottagone ha sicuramente dato prestigio alla riserva. Dopo l’inanellamento e l’applicazione del GPS, avvenuti il 16 luglio scorso grazie al Progetto Falco pescatore, i tre si sono finalmente involati: il primo è stato Bizet il 29 luglio a cui il giorno successivo hanno fatto seguito Blu e Billy.
I loro spostamenti, al momento sempre intorno al nido, sono monitorati tramite il GPS e questo permetterà di seguire la migrazione di questi magnifici rapaci. Sono ancora dipendenti per l’alimentazione dai genitori, ma ben presto dovranno imparare a pescare da soli.
Nell’area del Bottagone, invece, si è avuta la nidificazione di una coppia di falchi di palude da cui sono nati due piccoli attualmente osservabili in volo a caccia di prede. Il falco di palude è il simbolo della riserva e la sua nidificazione in quest’area conferma l’importanza della conservazione di questo habitat: il Bottagone, zona di acqua dolce, è il canneto più grande della provincia di Livorno, è il luogo ideale per la nidificazione di molte specie tra cui porciglioni, germani reali, folaghe, tuffetti, cannareccioni, cannaiole e pendolini.
Nella porzione di palude adiacente alla centrale Enel, invece, denominata Perelli Bassi, anche quest’anno è avvenuta la nidificazione del cavaliere d’Italia: molti giovani si sono involati e sono osservabili in tutte e quattro le aree di palude, cioè Orti, Bottagone, Pratoni e Perelli Bassi. Proprio quest’ultima zona risulta ancora area contigua di tipo A della riserva, soggetta a caccia, nonostante che il regolamento della stessa prevedesse l’ampliamento una volta che l’Oasi di Orti-Bottagone fosse stata riconosciuta come Zona Ramsar, avvenimento dell’ottobre 2013; il WWF Oasi e il WWF Toscana attendono ancora la delibera del Consiglio comunale di Piombino per l’attivazione della procedura.
L’area di Perelli Bassi è notevolmente importante per la presenza di molte specie protette: oltre ad essere il luogo di nidificazione da aprile a luglio dei cavalieri d’Italia, è frequentata anche da fenicotteri rosa, volpoche, falchi di palude, albanelle, limicoli vari, aironi e zona di sosta di molti uccelli migratori. È di settembre del 2017 la presenza del piro piro fulvo proveniente dall’America del Nord, avvistamento eccezionale che ha attirato per 15 giorni, un centinaio di birdwatcher e fotografi da tutta Italia.
Il territorio piombinese ha bisogno di essere valorizzato, le ultime aree umide rimaste dopo le bonifiche fanno parte della storia del territorio: sono state salvate dallo sfruttamento industriale e attualmente necessitano di un monitoraggio continuo viste anche le minacce d’inquinamento dovute alla presenza dell’industria, del porto, dei porticcioli e delle vicine discariche non a norma. Confidiamo, quindi, nella nuova amministrazione comunale, affinché adotti tempestivamente tutti gli atti necessari per annettere l’area di Perelli Bassi alla Riserva Naturale Regionale “Palude Orti Bottagone”.
Oasi WWF di Orti Bottagone