Il 28 agosto variante urbanistica per tempra rotaie
PIOMBINO 21 agosto 2019 — Il 28 agosto il Consiglio Comunale di Piombino sarà chiamato a votare la “Ratifica Accordo di Programma per il rilancio del polo industriale di Piombino ex art.34 D.Lgs. n.267/2000”. È l’accordo di programma che costituisce la variante urbanistica necessaria per la realizzazione da parte di JSW Steel Italy Piombino dell’impianto per la tempra delle rotaie.
Sull’argomento pubblichiamo alcuni comunicati stampa.
Comune di Piombino
Oggi, martedì 20 agosto, si è riunita la quarta commissione consiliare per discutere e approfondire i contenuti della delibera che riguarda la variante urbanistica che verrà proposta nel prossimo consiglio comunale del 28 agosto. Presenti anche Mohan Babu e Sergio Simoni, rispettivamente vicepresidente e direttore generale Jsw Steel Italy: il sindaco ha richiesto la presenza anche dei rappresentanti dell’azienda per dare ai membri della commissione i dovuti chiarimenti tecnici e rispondere direttamente alle domande dei consiglieri.
“Prima di sottoporre al voto la variante in questione – dichiara il sindaco Ferrari – ho voluto che i capigruppo avessero un quadro ancora più preciso: per questo ho invitato i rappresentanti dell’azienda, ai quali avevo già chiesto documenti più specifici in merito al nuovo impianto. Alla luce di queste informazioni abbiamo ritenuto di poter procedere con la variante: il progetto per quell’area non prevede attività di produzione dell’acciaio ma solamente il raffreddamento delle rotaie con una tecnologia, la tempra appunto, che non ha nessun impatto ambientale e sulla salute dei lavoratori e dei cittadini”.
Questa variante prevede il passaggio di destinazione da agro-industriale a industriale di un’area già parzialmente occupata dalla cokeria.
“È un intervento di poco conto – continua il sindaco –, che non comporta implicazioni di natura ambientale e che dà a Jsw la possibilità di investire 30 milioni di euro sul nostro territorio. Da tenere presente, inoltre, che l’investimento dell’azienda, anche se limitato e non particolarmente significativo dal punto di vista occupazionale, rappresenta l’impegno, non solo economico, da parte di Jsw. Per chiarezza, questa variante nulla ha a che fare con l’eventuale costruzione di forni elettrici: non permetteremmo mai che venissero costruiti vicino al centro abitato e, comunque, l’azienda non ne ha intenzione”.
Nelle prossime settimane è previsto un incontro tra l’amministrazione comunale e i vertici di Jsw Steel Italy per approfondire i progetti del piano industriale.
Movimento 5 Stelle Piombino
Il 28 agosto il Consiglio Comunale sarà chiamato a votare l’Accordo di Programma Regionale per il rilancio del polo industriale di Piombino.
Come è ormai ben noto, nell’accordo è previsto l’impegno fra i soggetti sottoscriventi, Jindal SW Italy, Regione Toscana e Comune di Piombino, a variare la destinazione d’uso dei terreni dove dovrebbe realizzarsi il nuovo impianto per la tempra del fungo delle rotaie, oltre ad un pericolosamente generico richiamo al principio di prossimità per lo smaltimento dei rifiuti industriali, cosa che in passato è già stata forzosamente legata alla discarica da 2,5 milioni di metri cubi.
Niente di sconvolgente dal punto di vista urbanistico in quanto trattasi di una striscia di terreno chiusa fra il Treno Rotaie e un dislivello planimetrico rilevante, e quindi difficilmente utilizzabile per scopi alternativi, ma dal punto di vista del rapporto fra azienda e istituzioni questa variante ha un peso enorme. Ci verrebbe tristemente da dire niente di nuovo sotto il sole.
Era il 20 dicembre 2017 quando il Consiglio Comunale votò a colpi di maggioranza la celeberrima Variante Aferpi, allora parlammo di variante ad Aziendam e di abdicazione della allora Giunta dal fondamentale ruolo della programmazione territoriale delegandola ad un soggetto privato. Oggi si chiede al Consiglio di modificare i propri strumenti urbanistici in cambio di un bel niente, tutte le incertezze legate a studi di fattibilità rimangono inalterate, eppure Jindal in questo anno passato dal momento della firma ha investito pesantemente in vari paesi e attualmente la stampa ci informa sul fatto che sia in gara per acquisire British Steel.
Sia ben chiaro, non stiamo chiedendo di aprire un immorale mercato delle vacche, non stiamo chiedendo opere pubbliche o di incidere sul piano industriale dell’azienda, ma di sottoscrivere maggiori impegni vincolanti sulla realizzazione del piano industriale da loro presentato quello sì. Prendiamo invece atto del fatto che la volontà di questa giunta è quella di continuare con il passato mantra: “concedere tutto per non fornire alibi”, strategia risultata fallimentare negli ultimi 5 anni. Se errare è umano, perseverare è diabolico. Questo sarebbe invece il momento di un cambio di passo netto su questa vicenda, anche perché di elementi di fumosità da rimuovere ce ne sono ancora parecchi, per esempio sull’opportunità di investire 30 milioni per la realizzazione dell’impianto per la tempra su un treno che avrebbe bisogno di un preventivo e pesante revamping.