Il “Comitato per…” Piombino si presenta

PIOMBINO 23 otto­bre 2016 — In questi giorni abbi­amo sen­ti­to molte affer­mazioni sul nuo­vo comi­ta­to di scopo per difend­ere Piom­bi­no, molte false, solo qual­cu­na vera. A pochi giorni dall’incontro del 25 otto­bre alle ore 17 pres­so la sala del Per­ti­cale, alla quale sarà pre­sente anche il sin­da­co e l’assessore Maestri­ni vogliamo fare il pun­to per pre­sentar­ci a tut­ti gli abi­tan­ti del­la Val di Cor­nia e dire cosa c’è di vero e cosa no.
Non siamo un comi­ta­to di abi­tan­ti del Cotone. Tra di noi infat­ti ci sono numerosi cit­ta­di­ni. Gli abi­tan­ti del Cotone sono solo i più arrab­biati dei nos­tri iscrit­ti, per­ché han­no già dato tan­to alla fab­bri­ca e di fat­to il cam­bio di trac­cia­to del­la SS398 chiederà loro nuo­va­mente altri sac­ri­fi­ci a liv­el­lo d’inquinamento e prob­a­bil­mente anche di rumore.
Siamo un comi­ta­to di scopo. Gli obi­et­tivi del “Comi­ta­to per…” non sono il “NO” a pre­scindere. È sta­to cos­ti­tu­ito appun­to “PER…”:

  • difend­ere i 76 ettari del Quaglio­dro­mo da una fab­bri­ca che è già grande 950 ettari e che non ha davvero bisog­no di altro spazio di pre­gio in Cos­ta Est;
  • per­ché il trac­cia­to del­la SS398 riman­ga sul per­cor­so già approva­to e dichiara­to DEFINITIVO dal­la prece­dente ammin­is­trazione, che pro­prio due anni fa ci ha chiesto nuo­va­mente il voto “Nel sol­co del­la con­ti­nu­ità”;
  • affinché par­tano le boni­fiche del SIN di Piom­bi­no ferme da almeno 20 anni.

assemblea-comitato-17-10-2016Siamo cit­ta­di­ni stanchi di credere anco­ra a “Nar­razioni feli­ci”. Cos’altro deve fare Rebrab, un pri­va­to algeri­no che si era pre­sen­ta­to nel 2015 dicen­do che avrebbe dato 400 mil­ioni subito, boni­fiche in sei mesi e pri­ma cola­ta a dicem­bre 2016 (tra meno di due mesi…) alla cit­tà e a ques­ta giun­ta, vota­ta al “Mer­ci” a pre­scindere, affinché la cit­tà rialzi la tes­ta ed abbia un po’ di dig­nità per se stes­sa?
Siamo stanchi del ricat­to occu­pazionale in cam­bio del­la salute. Lo slo­gan FUMO=PANE tan­to in voga con le parte­ci­pazioni statali negli anni 70 del sec­o­lo scor­so, oggi non ha più sen­so. Piom­bi­no è una delle dieci cit­tà con il più alto tas­so di tumori e mal­for­mazioni car­diache d’Italia. La respon­s­abil­ità è di chi ha mal gesti­to la fab­bri­ca e di chi lo ha per­me­s­so. Oggi è nec­es­saria e pos­si­bile una siderur­gia eco­com­pat­i­bile e meno inva­si­va. Quale ered­ità vogliamo las­cia­re alle prossime gen­er­azioni future?
Il 28 di otto­bre la giun­ta, a dis­tan­za di tre giorni dall’unica assem­blea cit­tad­i­na uffi­ciale sull’argomento (quel­la del 25 otto­bre prossi­mo) approverà, a colpi di mag­gio­ran­za, una scelta che riguar­da la salute e il futuro di TUTTI i piom­bi­ne­si fir­man­do, come han­no scrit­to tutte le oppo­sizioni, una CAMBIALE IN BIANCO ad una impre­sa che non ha man­tenu­to nul­la di quan­to pro­pos­to, dimez­zan­do addirit­tura il numero dei forni promes­si.
Perfi­no una parte del PD al suo inter­no non vuole ques­ta “Vari­ante Afer­pi” al pun­to che il seg­re­tario comu­nale Ettore Ros­al­ba, in un recente arti­co­lo, ha prova­to a scari­care sul sin­da­co e sul­la giun­ta la respon­s­abil­ità polit­i­ca di una scelta tut­ta inter­na al Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co. Noi a questi ricat­ti non ci sti­amo. Siamo stanchi dei “Mer­ci”, delle promesse non man­tenute e di ammin­is­tra­tori asservi­ti al “Padrone” di turno.
Piom­bi­no non può ripar­tire sul­la base di ricat­ti sul lavoro, sac­ri­f­i­can­do la salute, la sicurez­za e l’am­bi­ente. Piom­bi­no deve risveg­liar­si e riap­pro­pri­ar­si nuo­va­mente del­la sua dig­nità, altri­men­ti non è deg­na delle impor­tan­ti onori­f­i­cen­ze rice­vute nel recente pas­sato.

COMITATO PER…” PIOMBINO

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