Il Comune con le associazioni di volontariato
PIOMBINO 8 maggio 2019 — “Piombino è una città socialmente sinistrata”. Queste le parole del sindaco di Piombino Massimo Giuliani in un suo intervento di qualche tempo fa, parole che fotografano una situazione diffusa di povertà e disagio che consegue al perdurante declino economico della città iniziato con la fermata del principale stabilimento siderurgico e proseguito con il progressivo deterioramento dell’indotto.
Un numero sempre maggiore di famiglie si trova oggi in condizione di indigenza per la mancanza di lavoro, peraltro, in molti casi, senza nemmeno poter fruire degli ammortizzatori sociali e, dunque, l’estrema difficoltà di fronteggiare la spesa corrente in termini di bollette, fitti ed acquisto di generi essenziali, dai pasti al vestiario.
Purtroppo il sostegno economico erogato dalle casse del Comune per lenire i bisogni delle famiglie in difficoltà, per quanto apprezzabile, si rivela insufficiente.
In tutto ciò, soccorre l’opera straordinaria delle associazioni di volontariato ed, in primis, quella della San Vincenzo De Paoli, che da sempre, con la mensa dei poveri, i pacchi alimentari e tante altre iniziative, contribuisce in modo essenziale ed anzi determinante, a disinnescare, di volta in volta, la pericolosa bomba del disagio sociale nella nostra città che, ahimé, è sempre lì pronta ad esplodere!
Per avere un’idea di che cosa rappresentino davvero per la nostra comunità i servizi offerti dalle associazioni di volontariato come la San Vincenzo De Paoli e la Caritas, è sufficiente immaginare cosa accadrebbe se, di punto in bianco, quei servizi venissero a mancare: non è esagerato dire che la piaga della fame prenderebbe forma nelle strade e sui marciapiedi della nostra città con tutto ciò che ne consegue.
Ben si comprende, quindi, come questi servizi offerti dalle associazioni di volontariato, seppur privatistici nella loro veste giuridica, siano dei veri e propri servizi pubblici essenziali nella loro sostanza.
Date le premesse, l’amministrazione comunale che uscirà dalle urne del 26 maggio dovrà farsi carico di queste tematiche e del terzo settore in genere in modo sempre più determinato.
Seppur nei limiti imposti dalle proprie attribuzioni e delle risorse disponibili, la nuova amministrazione di Piombino dovrà assicurare supporto economico, logistico e politico alle associazioni di volontariato che, contribuendo in modo determinate nella lotta alla povertà ed al disagio sociale nel nostro territorio, si caricano sulle proprie spalle una missione sociale di fondamentale rilevanza pubblica.
Se il 26 maggio i nostri concittadini ci daranno l’onore e i’onere di governare questa città per i prossimi 5 anni, ci siederemo fin da subito al tavolo delle associazioni di volontariato per recepirne i bisogni e le necessità, al fine di agevolarle al massimo nel perseguimento delle loro finalità sociali che sono e saranno sempre anche le nostre.
Luigi Coppola, candidato consigliere FI-UDC-CIVICI POPOLARI LIBERALI con Ferrari sindaco