Il consiglio comunale di Piombino discute di sanità
PIOMBINO 14 aprile 2015 — Si è svolto oggi il Consiglio comunale tematico sulla sanità. L’Assessore alle politiche sociali, Margherita Di Giorgi, ha sottolineato nel suo intervento ad apertura del Consiglio come il nuovo quadro normativo introdotto dalla riforma sanitaria “non debba prescindere dalle Conferenze dei Sindaci e dal loro ruolo nella governance sanitaria dei territori”. In particolare ha fatto riferimento alla recente consegna a Cecina lo scorso 12 marzo allo stesso assessore regionale alla sanità Luigi Marroni di un documento, concordato tra le Conferenze dei Sindaci della Società della Salute della Bassa Val di Cecina e della Val di Cornia.
Nel documento si chiede di formalizzare la rete ospedaliera nella Zona Sud che ricomprenda gli attuali due presidi di Cecina e Piombino nel concetto dell’unico ospedale su due presidi nell’ottica del mantenimento dei servizi socio-sanitari sul territorio.
L’assessore Marroni ha spiegato che, viste le varie misure legislative che hanno operato negli ultimi tre anni tagli significativi per la sanità regionale, per oltre un miliardo di euro, si è imposta la necessità di portare avanti degli interventi per garantire comunque un obiettivo: “una sanità che sia per tutti, di qualità, pubblica, attenta al cittadino, all’innovazione, alla prevenzione in un quadro di sistema sostenibile di risorse”.
Questa riforma, in particolare, è stata resa necessaria quando lo scorso “settembre è stato chiaro dove la manovra finanziaria governativa avrebbe ricercato le risorse anche nella sanità”, con una riduzione di spesa per il comparto sanitario toscano di 400 milioni di euro.
Il nuovo assetto prevede la riduzione delle aziende sanitarie locali da 12 a 3, una per Area vasta. Le nuove aziende saranno quindi l’azienda Usl Toscana-centro, l’azienda Usl Toscana nord-ovest, l’azienda Usl Toscana sud-est. A capo di ognuna ci sarà in un primo momento un Commissario, e poi un Direttore generale.
Resta poi confermato il dipartimento aziendale quale strumento organizzativo delle aziende unità sanitarie locali.
Marroni ha sottolineato che, tuttavia, nel quadro della riorganizzazione del sistema socio-sanitario la sanità toscana è rimasta una realtà di eccellenza, come testimoniano i dati “di tutte le classifiche del Ministero della Salute: tra gli altri, la garanzia dei livelli di essenziali di assistenza, gli esiti in strutture ospedaliere, e quelli sulla mortalità in età prenatale”. Un’ attuazione della riforma che vedrà, nei propositi di Marroni, il coinvolgimento delle istituzioni e degli operatori del settore, invitati in gruppi di lavoro specifici, e dei cittadini, per i quali saranno previsti punti di ascolto appositi.
Sono seguiti gli interventi del dott. Eugenio Porfido, Direttore generale usl 6 Livorno, della dott.ssa Donatella Pagliacci, responsabile del distretto Usl 6 Zona Val di Cornia e del dott. Irio Galli, responsabile del presidio ospedaliero Piombino Usl 6, che si sono soffermati soprattutto sulle necessità e prospettive del contesto socio-sanitario locale. Tra gli interventi dei gruppi consiliari si sono espressi in modo particolarmente critico nei confronti della riforma gli esponenti dei gruppi di opposizione, ad eccetto di Ascolta Piombino.
Nella sua replica l’assessore Marroni ha risposto negando le preoccupazioni dei gruppi di opposizioni in merito alla paura di un processo di privatizzazione del sistema socio-sanitario toscano e al pensiero rivolto unicamente ad una logica di risparmio. “Nella Toscana non esiste neanche una vaga idea di privatizzazione che in particolare nella realtà ospedaliera toscana è quasi inesistente”. L’obiettivo della riforma è anzi garantire il contrario, “ossia evitare la privatizzazione.
Si deve quindi – a detta di Marroni – riformare in modo organico, giorno per giorno, proprio per evitare il rischio che il sistema imploda e che si debba passare a cure drastiche, formando sanità di serie A e di serie B”.
Ha concluso il consiglio il Sindaco Massimo Giuliani, il quale ha auspicato che “una riorganizzazione più ampia non vada a marginalizzare le zone periferiche ma che sia un metodo per implementare la capacità di offrire servizi efficaci ed efficienti”. “Una legge – ha proseguito – che non perde il punto di riferimento dei servizi sociali, socio-sanitari e socio-assistenziali”. Sono due , a suo avviso, gli aspetti apprezzabili del processo riformatore: “il criterio della territorialità e la necessità di non affrontare in modo frettoloso un processo complesso e importante per il futuro della sanità toscana. I propositi della legge regionale, confermati dall’ass. Marroni, vanno infatti verso l’attivazione di strumenti che garantiscano una partecipazione costruttiva di cittadini, operatori del settore e istituzioni”.
Giuliani ha poi voluto affrontare il tema dei cambiamenti di ordine produttivo, turistico e migratorio che si stanno producendo nel territorio di Piombino e di tutto il comprensorio, “aspetti che vorremmo fossero tenuti ben presenti nell’attuazione della nuova legge regionale”.
La questione della territorialità è stata al centro delle sue conclusioni anche con riguardo alla proposta di formare un’unica unità funzionale che rappresenti nel complessivo oltre 150 mila cittadini, coinvolgendo i territori della Val di Cornia e della Bassa Val di Cecina.
Una proposta, quella dell’integrazione delle due reti ospedaliere di Piombino e Cecina, che ha come obiettivo quello di superare “i dipartimenti aziendali tout court, basati su logiche eccessivamente centralizzate e centrifughe. L’idea, che abbiamo già proposto al direttore Porfido e all’ass. Marroni. sta dentro la volontà di valorizzare le competenze di ciascuna di queste strutture e di assicurare la salvaguardia delle specialistiche esistenti mediante forme di incentivazione della mobilità dei medici”.
Il Sindaco ha concluso poi auspicando che in questo processo di unificazione funzionale rientrino anche i Comuni dell’Isola d’Elba.
Marco Bonanni
SEGRETERIA SINDACO
COMUNE DI PIOMBINO