Il fallimento del progetto Sat e di chi l’ha sostenuto

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 4 feb­braio 2015 — I nodi sono arrivati al pet­tine. Le liste civiche denun­ciano da anni lo spre­co di risorse e il grave ris­chio per i cit­ta­di­ni del­la cos­ta tir­reni­ca derivan­ti dal prog­et­to di trasfor­mazione del­la Vari­ante Aure­lia in autostra­da. La crisi eco­nom­i­ca ora costringe anche i sosten­i­tori più o meno accan­i­ti del prog­et­to ad ammet­tere una parte di ver­ità: meglio niente piut­tosto del­l’au­tostra­da.
Non va però con­fusa ques­ta vicen­da con la sem­plice lun­gag­gine ital­iana per la real­iz­zazione delle opere pub­bliche per­ché la vicen­da SAT è molto più grave.
Innanzi tut­to per­ché si trat­ta di trasfor­mare un’­opera pub­bli­ca che in gran parte del trac­cia­to è già fun­zionale, in un’­opera di fat­to pri­va­ta. Si trat­ta cioè di espro­pri­are le comu­nità di un’in­fra­strut­tura che i cit­ta­di­ni han­no giù paga­to per­ché un sogget­to pri­va­to pos­sa ricavar­ci un introito sicuro.
Ne è nata un’­op­er­azione in net­to con­trasto con l’in­ter­esse pub­bli­co e pri­va di sosteni­bil­ità eco­nom­i­ca del­l’in­ves­ti­men­to. Ci si accorge ora che i flus­si di traf­fi­co, ulte­ri­or­mente dimi­nu­iti, non sono suf­fi­ci­en­ti a gius­ti­fi­care l’in­ves­ti­men­to ma la realtà è che non lo sono mai sta­ti.
Men­tre il PD locale, regionale e nazionale, si spende­va a sosteg­no di un prog­et­to assur­do, insosteni­bile e dan­noso, le vere esi­gen­ze veni­vano riman­date alle cal­ende greche. Niente com­ple­ta­men­to del­la 398, niente Mar­roc­cone Chioma per fare un paio di esem­pi. Il prog­et­to d’al­tra parte non c’en­tra niente con le esi­gen­ze dei cit­ta­di­ni e dei ter­ri­tori e, qualo­ra venisse alla luce, si lim­iterebbe a sfruttare la Vari­ante Aure­lia, già di fat­to un’au­tostra­da e real­iz­za­ta con sol­di pub­bli­ci, per richiedere un facile ed esoso pedag­gio. Ormai è evi­dente a tut­ti che le promesse fat­te su com­pla­nari, bretelle, via­bil­ità alter­na­tive e altro era­no fumo negli occhi.
Men­tre la SAT riscrive­va anco­ra e anco­ra il prog­et­to per chiedere il pedag­gio su una stra­da che in gran parte già c’è, le ammin­is­trazioni per­me­t­te­vano che si peg­gio­rasse la via­bil­ità esistente con la real­iz­zazione del­l’inu­tile e dan­noso lot­to tra Ceci­na e Rosig­nano che costringe centi­na­ia di cit­ta­di­ni a per­cor­rere chilometri di rota­to­rie nelle cam­pagne per evitare l’e­soso balzel­lo.
I tem­pi dei gio­chet­ti sono fini­ti. Si ces­ti­ni defin­i­ti­va­mente ogni ipote­si di pedag­gio sul­la cos­ta tir­reni­ca, si ripren­da il prog­et­to ANAS del 2001 che prevede­va il com­ple­ta­men­to delle 4 cor­sie, sen­za pedag­gio, a sud di Gros­se­to e si risolvano gli effet­tivi prob­le­mi di via­bil­ità dei ter­ri­tori des­ti­nan­dovi le poche risorse a dis­po­sizione.
Frat­tan­to si accerti­no le respon­s­abil­ità del­la classe polit­i­ca che ci ha regala­to decen­ni di ritar­di, ha pro­mosso lo spre­co di ingen­ti risorse, ha pro­mosso con­flit­ti di inter­esse clam­orosi come quel­lo di Bar­gone, nel­la chimera di un’­opera che rischia di dare il colpo di grazia all’e­cono­mia dei nos­tri ter­ri­tori.

Lista civi­ca Comune dei Cit­ta­di­ni

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