Il Gruppo 2019 ne deve fare ancora tanta di strada
CAMPIGLIA MARITTIMA 12 marzo 2019 — “Il gruppo 2019 credo debba fare tanta strada politica e amministrativa prima di riuscire a comprendere e governare la complessità dei temi dell’agricoltura e delle filiere di trasformazione”. Per rispondere alle dichiarazioni uscite sulla stampa contro l’amministrazione comunale, afferma e prosegue la sindaca di Campiglia Marittima: “Non si possono confondere temi di relazione tra un’azienda e il tessuto urbano circostante, con le politiche di filiera . Non si possono neanche confondere le politiche comunali con le sfide attuali dell’agricoltura, delle relazioni con la grande distribuzione, della difesa del prodotto ortofrutticolo di qualità che si produce nel nostro territorio. Nel primo caso si dimostra una visione limitata dei problemi, nel secondo manie di grandezza poco credibili. Allora, soprattutto per chi non conosce affatto il lavoro dell’amministrazione, faccio una breve sintesi. A partire dal 2010 si è subito posto l’attenzione sul nostro comparto produttivo, sulle potenzialità e sugli investimenti necessari. Abbiamo lavorato sempre come un gruppo strategico dove istituzioni, Comune in prima fila e promotore e sostenitore di tutte le azioni, agricoltori, aziende, Consorzio di bonifica, Arpat, Asa hanno condiviso le strategie per sostenere la filiera del pomodoro, ma anche la necessità di tenere alta l’attenzione sulle sfide di tutta la nostra realtà di produzione ortofrutticola. Il protocollo del 2012 è servito per presentarci uniti con progetti a breve termine e strategie di lungo periodo . E così è stato. Abbiamo attratto centinaia di migliaia di euro di investimenti per infrastrutture che assicurino acqua al comparto agricolo , un milione e mezzo di euro per potenziare il depuratore di Venturina. Il Comune di Campiglia è il solo in Toscana ad aver visto realizzato un vero progetto di riuso delle acque in agricoltura, nato proprio per la produzione di pomodoro. Abbiamo previsto nei piani urbanistici aree dedicate per poter favorire un possibile trasferimento e approvato norme che consentissero di lavorare in sicurezza e con moderni impianti per ridurre consumi e migliorare ambientalmente il processo produttivo. Abbiamo ogni anno per 10 anni, organizzato in Comune il confronto puntuale tra agricoltori e azienda, tra tutti gli enti coinvolti in un processo di lavorazione complesso risolvendo i problemi legati alla depurazione, agli scarichi, ai trasporti, alla convivenza della fabbrica con il paese. Siamo stati a fianco dei lavoratori nei momenti di difficoltà aziendali e a fianco dell’azienda nelle rivendicazioni di un ruolo di punta nel panorama della trasformazione del pomodoro toscano. Italian food ha investito sulla logistica acquisendo grandi spazi coperti a Campo alla Croce. Sulla richiesta del pomodorificio dell’uso di spazi di sosta che possano servire a migliorare l’organizzazione del lavoro ne stiamo valutando la fattibilità e le forme, spero in positivo, ma l’agenda di un’amministrazione comunale non è dettata dalle esigenze solo di un’azienda seppur importante. Andranno fatte le valutazioni tecniche sull’area lasciata libera da un’attivita che si è trasferita poco più di un mese fa, su nostra richiesta, perché non più idonea a stare nelle vicinanze dell’abitato e del centro sportivo. Dobbiamo evitare che risolto un disagio se ne crei uno diverso. Quindi valutare con una soluzione sperimentale temporanea se e come poter gestire un’area di sosta stagionale . Siamo al lavoro, come sempre, seppure al Gruppo 2019 sia sfuggito”.
Ufficio stampa Comune di Campiglia