Il lavoro femminile nel Medioevo

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PIOMBINO 4 mar­zo 2015 — Donne al lavoro nel Medio­e­vo. In occa­sione del­la fes­ta del­la don­na, l’archivio stori­co del­la Cit­tà orga­niz­za una con­feren­za su questo tema ven­erdì 6 mar­zo alle 16,30 in sala con­sil­iare, a cura di Umber­to Canovaro.
Canovaro pre­sen­terà la sua ricer­ca sul lavoro fem­minile nelle sue varie speci­fiche, confu­tan­do i luoghi comu­ni che vogliono le donne rel­e­gate nel­la cura del foco­lare domes­ti­co o al mas­si­mo, a svol­gere i lavori di cam­pagna.
Attra­ver­so una serie di immag­i­ni di pit­ture, minia­ture, dis­eg­ni d’e­poca, la ricer­ca mostra come i lavori che le donne svol­gevano non era­no soltan­to quel­li tradizional­mente conosciu­ti, ad esem­pio nel­la tes­si­tu­ra o lanatu­ra, ma era­no anche quel­li che potrem­mo definire fati­cosi o di stam­po “maschile”, come la costruzione di palazzi e castel­li, oppure la met­al­lur­gia, oppure anco­ra l’im­pren­di­to­ria vera e pro­pria. Par­tendo dalle espe­rien­ze dei pae­si europei (Colo­nia, Pari­gi ecc.), per dis­cen­dere a ciò che molti statu­ti di Comu­ni ital­iani rap­p­re­sen­ta­tivi riconosce­vano in ter­mi­ni di lavoro fem­minile, ad esem­pio quel­li di Gen­o­va, Venezia o Firen­ze, si passerà rap­i­da­mente a trattare l’es­pe­rien­za del­la Sig­no­ria di Piom­bi­no.
Uno spac­ca­to dunque di una soci­età medievale var­ie­ga­ta, dif­forme fra i vari ter­ri­tori, non uni­vo­ca nep­pure nelle varie epoche, ma che comunque pre­sen­ta ele­men­ti che ci con­sentono di trac­cia­re linee gui­da e immag­inare diret­tive che sicu­ra­mente risul­ter­an­no anche inno­v­a­tive per l’at­ten­to spet­ta­tore.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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