Il mistero dei crediti TIA passati da Asiu a RIMateria

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 22 feb­braio 2020 —  Il Tar regionale in due recen­ti sen­ten­ze (ricor­si pre­sen­tati da Luc­chi­ni in ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia e Navar­ra) ha sta­bil­i­to che i bilan­ci di RIMa­te­ria, ed in gen­erale di tutte le soci­età a parte­ci­pazione pub­bli­ca, pos­sono essere vision­ati su richi­es­ta, rien­tran­do nel­la dis­ci­plina del­l’ac­ces­so agli atti pub­bli­ci. Da qui la nos­tra richi­es­ta, riv­ol­ta all’am­min­is­trazione comu­nale, di avere chiari­men­ti in mer­i­to alla vicen­da dei cred­i­ti TIA (la tar­if­fa d’igiene ambi­en­tale) che sono sta­ti con­fer­i­ti da Asiu in RIMa­te­ria nel­l’agos­to 2016.
Di sicuro sap­pi­amo che nel bilan­cio di RIMa­te­ria rel­a­ti­vo all’an­no 2017 risul­tano iscrit­ti cred­i­ti TIA per  3 mil­ioni e 429mila 398 euro, meglio defin­i­ti come cred­i­ti ver­so con­trol­lan­ti. Di questi alla data del 31 dicem­bre 2017 riman­gono in bilan­cio come cred­i­ti buoni anco­ra da riscuotere solo 945mila euro, men­tre quel­li incas­sati sono 115mila euro e quel­li inesi­gi­bili ammon­tano a 2 mil­ioni 368mila 656 euro, com­pen­san­do le perdite a bilan­cio derivante da tale azzera­men­to con l’u­ti­liz­zo del fon­do sva­l­u­tazione cred­i­ti soltan­to per 277mila 932 euro. Sap­pi­amo che i cred­i­ti inesi­gi­bili neces­si­tano, per legge, di un fon­do sva­l­u­tazione cred­i­ti, ma sap­pi­amo anche che esiste appe­na un accen­no di questo dato nel­la relazione del col­le­gio sin­da­cale (sul­la base di quan­to scrit­to a sua vol­ta dal­la Soci­età di Revi­sione nel­la sua relazione ) che definisce questi cred­i­ti TIA come “ cred­i­ti che dovran­no essere riconosciu­ti dai Comu­ni per i quali si sono generati in osser­van­za del mec­ca­n­is­mo pre­vis­to dall’art.7 com­ma 9 del­la L.68/2015”. Pec­ca­to solo che la legge a cui si fa rifer­i­men­to sta­bilisce le “Dis­po­sizioni in mate­ria di delit­ti con­tro l’ambiente”, for­ma­ta in tut­to da tre arti­coli e che per­tan­to l’ar­ti­co­lo 7 non esiste, come non esiste trac­cia nel bilan­cio di alcu­na spie­gazione tec­ni­ca negli altri alle­gati (nota inte­gra­ti­va, relazione sul­la ges­tione, relazione del col­le­gio sin­da­cale e del­la soci­età di revi­sione) di RIMa­te­ria 2017 se non con rifer­i­men­to alla nor­ma dell’art.7 com­ma 9 del­la L.68/2015. Da dove nascono questi cred­i­ti TIA? Dal pas­sag­gio da Asiu a RIMa­te­ria? Non lo sap­pi­amo ? Cer­to è che la per­izia di sti­ma deposi­ta­ta pres­so il reg­istro delle Imp­rese di Livorno insieme all’atto di con­fer­i­men­to del­la soci­età Asiu in RIMa­te­ria SpA con­clude che il val­ore di con­fer­i­men­to dei beni azien­dali è pari ad 4 mil­ioni e 772mila euro. Ques­ta som­ma è di fat­to “il val­ore di con­fer­i­men­to net­to” del­la soci­età Asiu e, sia nel­la per­izia di sti­ma sia nel piano indus­tri­ale RIMa­te­ria si rib­adisce che det­to val­ore “non darà luo­go ad aumen­ti di cap­i­tale sociale, ma ver­rà cos­ti­tu­ito in RIMa­te­ria come una ris­er­va di pat­ri­mo­nio net­to ricon­ducibile al solo socio Asiu”. Per quale ragione, invece, nel­l’assem­blea stra­or­di­nar­ia del 10 agos­to 2016 i 4 mil­ioni e 772mila euro sono sta­ti invece impu­tati ad aumen­to di cap­i­tale? Si potrebbe rispon­dere che det­ta oper­azione di aumen­to del cap­i­tale sociale è sta­ta delib­er­a­ta in tale sen­so per favorire la suc­ces­si­va ces­sione di quote sociali ai soci pri­vati. Pur tut­tavia è anche oppor­tuno dire che il per­i­to incar­i­ca­to di sti­mare il val­ore di Asiu ave­va seg­nala­to che sul­la base del bilan­cio di ver­i­fi­ca for­ni­to da Asiu risul­ta­va un deficit pat­ri­mo­ni­ale di 1 mil­ione 124mila 759 euro. Sarebbe gra­di­ta una spie­gazione, da parte di chi di dovere (Comu­ni soci di ASIU, Con­sigli di Ammin­is­trazione, Com­mis­sari liq­uida­tori ecc), sull’effettivo val­ore di Asiu con­fer­i­to in RIMa­te­ria, vis­to che la per­izia ha sti­ma­to una val­ore com­p­lessi­vo di 4 mil­ioni 772mila euro, men­tre il deficit pat­ri­mo­ni­ale di 1 mil­ione 124mila759 euro  potrebbe essere aumen­ta­to di  2 mil­ioni 369mila656 euro , cioè del val­ore dei cred­i­ti TIA dichiarati inesi­gi­bili e quin­di il deficit sarebbe pari ad 3 mil­ioni 493mila 415 euro. Poiché il Per­i­to nel­la sua relazione ave­va spec­i­fi­ca­to che tali Cred­i­ti TIA , anche da lui ritenu­ti esi­gi­bili sec­on­do quan­to chiar­i­to da Asiu , sareb­bero sta­ti cedu­ti obbli­ga­to­ri­a­mente in una sec­on­da fase a SEI Toscana, sec­on­do quan­to pre­vis­to dal con­trat­to ATO sud, risul­ta incom­pren­si­bile il fat­to che i cred­i­ti TIA con­fer­i­ti da Asiu a RIMa­te­ria almeno in ragione di 3 mil­ioni 429mila 398 euro (per­ché così pre­sen­ti nel bilan­cio RIMa­te­ria sia del 31 dicem­bre 2016 che del 31 dicem­bre 2017) risulti­no incas­sati al 3 dicem­bre 2017 per 115mila 737 euro ‚rimasti in bonis per  945mila 390 euro e dichiarati inesi­gi­bili per 2 mil­ioni 368mila 656 euro.
Per quale moti­vo cred­i­ti per TIA per 3 mil­ioni 429mila 398 euro non sono sta­ti cop­er­ti da ido­neo fon­do sva­l­u­tazione cred­i­ti nel bilan­cio RIMa­te­ria 2016 vis­to che poi nel bilan­cio 2017 per un val­ore pari al 69,07% sono sta­ti dichiarati inesi­gi­bili deter­mi­nan­do una evi­dente perdi­ta su cred­i­ti poco chiara in bilan­cio e in nota inte­gra­ti­va?
Sono sta­ti esple­tati e por­tati a ter­mi­ni tut­ti gli atti nec­es­sari per il recu­pero dei cred­i­ti TIA così come ampia­mente scrit­to nel­la per­izia esti­ma­ti­va?
Per­ché det­ti cred­i­ti TIA invece di essere dichiarati inesi­gi­bili non sono sta­ti ogget­to di futu­ra ces­sione a SEI Toscana, così come nel­la per­izia esti­ma­ti­va?
Per­ché nel bilan­cio 31 dicem­bre 2017 del­la soci­età SEI Toscana det­ti cred­i­ti TIA non com­paiono?
Se i cred­i­ti TIA sono fini­ti nel­la per­izia di sti­ma si deve ritenere che dovessero essere tut­ti esi­gi­bili come scrit­to a pag. 10 del­la per­izia sul­la base delle affer­mazioni dell’amministratore di Asiu oppure si deve ritenere che almeno 2 mil­ioni 368mila 656 euro fos­sero non esi­gi­bili già al momen­to del­la per­izia , tant’è che alla pri­ma occa­sione utile sono sta­ti cas­sati come inesi­gi­bili da RIMa­te­ria? E se così fos­se, tenu­to anche pre­sente il fat­to che questi cred­i­ti cas­sati non sono cop­er­ti da ido­neo fon­do sva­l­u­tazione a totale cop­er­tu­ra del­la perdi­ta prodot­ta, la dichiarazione di inesi­gi­bil­ità non spie­ga­ta, essendo gli stes­si cred­i­ti pre­sen­ti nei due bilan­ci 2016 e 2017, non cos­ti­tuireb­bero anche un prob­le­ma per la veridic­ità dei bilan­ci stes­si? Sia di Asiu che di RIMa­te­ria.
Sec­on­do noi, i cit­ta­di­ni han­no dirit­to di sapere la ver­ità su ques­ta vicen­da che pre­sen­ta vari pun­ti incom­pren­si­bili.

Un grup­po di cit­ta­di­ni di Col­ma­ta

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