Il mistero del parere dello studio legale
PIOMBINO 7 febbraio 2019 – Forse raramente un parere di uno studio legale è stato tanto letto quanto quello espresso dallo studio legale associato Volpe-Monaco-Bedini sull’ aggiudicazione del secondo lotto di azioni detenute da Asiu s.p.a. in liquidazione in RIMateria s.p.a. a Navarra s.p.a.. Parere importante perché lì si sostiene che dal momento dell’aggiudicazione sia pur provvisoria della vendita delle azioni a Navarra la richiesta di referendum proprio non era possibile accettarla.
Eppure la strada della sua conoscenza rimane ancora nebulosa tant’è che è difficile non sostenere che un problema di trasparenza e di informazione ai consiglieri comunali, se non a tutta la popolazione, si è creato.
Vediamo la cronologia dei fatti.
Il 22 ottobre 2018 il Presidente del seggio di gara per l’aggiudicazione del secondo 30% di azioni di RIMateria possedute da Asiu dichiara la società Navarra provvisoriamente aggiudicataria del suddetto secondo lotto di azioni (quanto sia discutibile sul piano formale l’aggiudicazione provvisoria alla luce delle disposizioni del codice degli appalti lo abbiamo spiegato nell’articolo Ecco s’avanza un’ aggiudicazione provvisoria, ndr).
Il sindaco Massimo Giuliani in un comunicato stampa del 4 febbraio 2019 dice che il 22 ottobre 2018, dopo l’apertura delle buste, il seggio di gara aveva preso atto della formazione della graduatoria e della conformità della proposta di Navarra Spa e che l’assegnazione provvisoria fu deliberata di conseguenza dal consiglio di amministrazione di RIMateria il 26 ottobre 2018.
C’è qualche incongruenza ma ai nostri fini poco importa.
Il 3 dicembre 2018 si riunisce l’assemblea ordinaria di Asiu che delibera “di dare atto che sarà attivato uno studio legale affinché rilasci una specifica perizia finalizzata ad inquadrare l’intera materia nonché i profili di rischio complessivi derivanti da una mancata assegnazione all’aggiudicatario provvisorio”. Si afferma anche che quel parere sarà illustrato nella successiva seduta dell’assemblea da convocare entro il 20 dicembre.
Nella stessa assemblea viene nominata una commissione tecnica composta da Maurizio Poli del Comune di Piombino, Franco Gargani, presidente del collegio sindacale di Asiu, Barbara Del Seppia, presidente di Asiu, Claudia Carnesecchi, presidente di RIMateria, Ilvio Camberini (nella foto in alto a sinistra, ndr), assessore del Comune di Piombino, per seguire la vicenda.
Il 17 dicembre 2018 lo studio legale associato Volpe-Monaco-Bedini firma il parere legale.
La presidente di RIMateria afferma successivamente, in un comunicato pubblicato sul sito web di RIMateria, che “Copia del parere è stato consegnato a tutti i membri della commissione”, specificando la data di consegna (http://rimateriapiombino.it/rimateria-informa/perche-e-stato-chiesto-il-parere-legale-sulla-cessione-delle-quote/).
Comunque il 20 dicembre 2018 si riunisce l’assemblea di Asiu nel corso della quale, scrive il Comune di Piombino in un comunicato stampa, è stato deciso di sospendere la vendita del 30% delle azioni di Asiu a Navarra e, si aggiunge: “ Nel frattempo Rimateria, su proposta del sindaco di Piombino, ha avviato una fase di approfondimento sulle questioni indicate anche dal recente consiglio comunale piombinese per valutare le procedure di assegnazione e di liquidazione di Asiu”. Sul parere legale e sui suoi contenuti nessuna informazione.
E invece del parere legale in quell’assemblea si era parlato. Lo dice espressamente il sindaco di Piombino nella seduta del consiglio comunale dell’11 gennaio 2019 quando afferma che il 20 dicembre non è stata fornita la relazione dello studio legale, che però è stata letta e che al Comune è arrivata “tre giorni fa”, cioè intorno al 7/8 gennaio (si può ascoltare la registrazione della seduta del consiglio comunale di Piombino ascoltare da 1.06.40 a 1.07.16, ndr).
Difficile però sostenere che quella relazione non fosse conosciuta dal Comune di Piombino prima, ben prima, del 7/8 gennaio.
Lecito dunque pensare che quanto a trasparenza ed informazione, almeno ai consiglieri comunali se non a tutti i cittadini, qualcosa non ha funzionato.