Il “nuovo” piano industriale va rifiutato in toto

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 7 luglio 2016 — Abbi­amo avu­to notizia che il 7 mat­ti­na le RSU Afer­pi sono sta­ti con­vo­cate dal­la direzione di Afer­pi per chiari­men­ti in mer­i­to al ” nuo­vo” piano azien­dale. Deve essere chiaro che il piano va rifi­u­ta­to com­ple­ta­mente e che, arrivati a questo pun­to, le ras­si­cu­razioni dei diri­gen­ti non spostano il prob­le­ma di una vir­go­la. Solo l’in­con­tro con Rebrab, alla Pres­i­den­za del Con­siglio può servire a far emerg­ere final­mente la ver­ità, par­tendo, ovvi­a­mente, dal ritiro imme­di­a­to del piano che prevede il licen­zi­a­men­to di centi­na­ia di lavo­ra­tori e dal dimostrare, in modo inequiv­o­ca­bile, che i sol­di per far par­tire la re-indus­tri­al­iz­zazione ci sono davvero. Quel­l’in­con­tro dovrà essere accom­pa­g­na­to, a Roma, da una grande mobil­i­tazione per dimostrare che per Piom­bi­no, il tem­po delle prese in giro è fini­to. Se i sin­da­cati si accon­tenter­an­no delle tran­quil­liz­zazioni del­la direzione sig­ni­ficherà che abdi­cano al loro ruo­lo di rap­p­re­sen­tan­za di tut­ti i lavo­ra­tori e las­ciano mano lib­era agli inter­es­si del­l’azien­da e di col­oro che ne sono com­pli­ci. Si rende nec­es­saria la con­vo­cazione imme­di­a­ta di un assem­blea dei lavo­ra­tori cre­an­do le con­dizioni per la parte­ci­pazione anche di col­oro che non sono in fab­bri­ca per fornire le infor­mazioni sug­li ulti­mi svilup­pi e per decidere le mobil­i­tazioni non più rin­vi­a­bili.

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