Il Pd non è fatalista, si tranquillizzino i 5Stelle

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PIOMBINO 21 luglio 2016 — Il Pd non è fatal­ista, si tran­quil­lizzi­no i rap­p­re­sen­tan­ti dei 5Stelle. Seguiamo da sem­pre con atten­zione le vicende del prog­et­to Cevi­tal, val­u­tan­do con la mas­si­ma seri­età e con­cretez­za ogni evoluzione. Abbi­amo apprez­za­to un prog­et­to indus­tri­ale, quel­lo di Rebrab, che prevede­va il man­ten­i­men­to del­la siderur­gia a Piom­bi­no insieme a due prospet­tive impor­tan­ti di diver­si­fi­cazione nel­la logis­ti­ca por­tuale e nel­l’a­gro-indus­tria. Non c’è alcu­na inver­sione di mar­cia ed abbi­amo sem­pre lavo­ra­to per­ché quel piano potesse con­cretiz­zarsi fino in fon­do, poiché lo riteneva­mo del tut­to com­pat­i­bile e fun­zionale al nuo­vo mod­el­lo di svilup­po che sti­amo costru­en­do di cui una siderur­gia mod­er­na e meno impat­tante può e deve essere uno dei pun­ti qual­i­f­i­can­ti. La pro­va è nel con­tin­uo sup­por­to che le isti­tuzioni, ad ogni liv­el­lo, han­no cer­ca­to di dare all’im­pren­di­tore. Se quel prog­et­to non dovesse real­iz­zarsi, o lo fos­se solo in parte, nes­suno potrà dare col­pa a chi rap­p­re­sen­ta questo ter­ri­to­rio e il Pd nelle isti­tuzioni. Né tan­tomeno all’Au­torità por­tuale il cui lavoro stra­or­di­nario è sot­to gli occhi di tut­ti.
Di cosa stan­no par­lan­do i 5Stelle? Del futuro che per Piom­bi­no avrebbe deter­mi­na­to l’al­ter­na­ti­va del­la Jin­dal Jsw? Vogliamo ricor­dare che la scelta è sta­ta fat­ta in autono­mia dal com­mis­sario stra­or­di­nario Luc­chi­ni Piero Nar­di, sot­to­pos­ta al vaglio del comi­ta­to di vig­i­lan­za e del Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co, non in qualche stan­za seg­re­ta ma alla luce del sole. L’of­fer­ta del­la Jsw prevede­va solo l’ac­quis­to dei lam­i­na­toi e 750 posti di lavoro. La seri­età e la con­sis­ten­za finanziaria di Cevi­tal è sta­ta accer­ta­ta da chi dove­va e non ci pare sia cam­bi­a­ta.
Dove­va essere fat­ta in parten­za la scelta di abban­donare la pro­duzione diret­ta di acciaio a Piom­bi­no? La Jsw, ricor­diamo anche questo, ha avu­to dal com­mis­sario Nar­di la pos­si­bil­ità di miglio­rare la sua pro­pos­ta, sem­bra­va in procin­to di far­lo ma non lo ha fat­to, rifi­u­tan­do addirit­tura la pro­pos­ta del com­mis­sario di man­tenere la sua offer­ta nel caso di inadem­pien­za del con­cor­rente (andate a rileg­gere negli archivi dei gior­nali).
Ci son sta­ti dei prob­le­mi lun­go il per­cor­so. Siamo sta­ti tra i pri­mi a denun­cia­re i ritar­di ed a incalzare l’im­pren­di­tore algeri­no. A noi non com­petono i det­tagli dei prog­et­ti indus­tri­ali. Com­pete lavo­rare per riportare occu­pazione e svilup­po a Piom­bi­no e alla Val di Cor­nia. Questo sì è fat­to e con­tinuiamo a far­lo.
Una cosa è cer­ta, se siamo arrivati fin qui lo si deve al lavoro impo­nente delle isti­tuzioni, con l’impegno e con i voti del Pd in Par­la­men­to come nei Con­sigli regionale e comu­nale, reg­is­tran­do sem­pre il voto con­trario dei grilli­ni su ogni misura che stanzi­a­va risorse per Piom­bi­no, a par­tire da quelle che han­no reso pos­si­bile la real­iz­zazione del por­to, ponen­do le basi per l’arrivo di due acquiren­ti per la Luc­chi­ni e degli altri play­er inter­es­sati all’ambito por­tuale.
I prob­le­mi veri sono noti, dal­la dif­fi­cile situ­azione in Alge­ria alle altre dif­fi­coltà che non abbi­amo man­ca­to di denun­cia­re, come quel­lo del­la scar­sità di cap­i­tale cir­colante che rischia di non con­sen­tire la con­ti­nu­ità nec­es­saria ai treni di lam­i­nazione.
Cer­to, abbi­amo salu­ta­to l’ac­cor­do fir­ma­to tra Afer­pi e Sms Demag per la for­ni­tu­ra di un’ac­ciaieria elet­tri­ca (che non va scam­bi­a­ta per un forno da un mil­ione di ton­nel­late). Dove­va­mo pian­gere? Ci risul­ta che la prog­et­tazione stia andan­do avan­ti, che Afer­pi stia pagan­do rego­lar­mente gli avan­za­men­ti degli stu­di. Il prob­le­ma oggi sem­mai è quel­lo di far coin­cidere i tem­pi di sca­den­za degli ammor­tiz­za­tori sociali (giug­no 2019) con quel­li del­lo sta­to di attuazione del prog­et­to. Anche su questo la polit­i­ca e le isti­tuzioni stan­no lavo­ran­do per trovare una soluzione per tutte le aree di crisi com­p­lessa.
Siamo fatal­isti, dis­posti ad accettare tut­to purché qual­cosa sia fat­to? Nei giorni scor­si la posizione del Pd è sta­ta espres­sa nuo­va­mente dal diret­ti­vo del­la sezione delle fab­briche, appog­gian­do la richi­es­ta del sin­da­ca­to di un incon­tro diret­to tra il min­istro del­lo Svilup­po eco­nom­i­co e Issad Rebrab. Dovrà essere, a nos­tro parere, un incon­tro che sgom­bri il tavo­lo da ogni incertez­za. L’im­pren­di­tore dovrà dire se è anco­ra in gra­do, e in quali tem­pi, di portare avan­ti l’in­ves­ti­men­to. Las­ci­amo volen­tieri la spec­u­lazione polit­i­ca ad altri, per noi con­tano i risul­tati. Non ci rasseg­ni­amo così tan­to facil­mente di fronte alla pos­si­bil­ità di real­iz­zare il più impor­tante prog­et­to di ricon­ver­sione indus­tri­ale in Europa. Ovvio tut­to non dipen­derà cer­to dal Pd, ma lavo­riamo per­ché niente sia da osta­co­lo a uno dei pre­sup­posti fon­da­men­tali per la rinasci­ta del­la cit­tà.

Vale­rio Fabi­ani, Seg­re­tario Pd Fed­er­azione Val di Cor­nia-Elba

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