Il porto: lavori da fare e collegamenti inesistenti

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PIOMBINO 10 otto­bre 2015 — Se ci fos­se anco­ra qualche dub­bio sul fat­to che il por­to di Piom­bi­no non era pron­to a sman­tel­lare la Con­cor­dia taglia defin­i­ti­va­mente la tes­ta al toro l’ap­pal­to in cor­so pres­so l’Au­torità por­tuale di Piom­bi­no “Inter­ven­ti infra­strut­turali anche a carat­tere ambi­en­tale in attuazione del nuo­vo Piano Rego­la­tore del Por­to di Piom­bi­no per la real­iz­zazione del­la banchi­na inter­na darse­na nord e rel­a­ti­vo piaz­za­le”, cioè pro­prio quell’ area dove la Con­cor­dia avrebbe dovu­to essere sman­tel­la­ta.
Sono lavori ingen­ti per una cifra supe­ri­ore a 27 mil­ioni di euro.
Le opere e gli inter­ven­ti pre­visti nel prog­et­to con­sistono sin­teti­ca­mente in:

  • real­iz­zazione di tut­ta la banchi­na inter­na del­la darse­na Nord, com­ple­ta di e pavi­men­tazione;
  • dra­gag­gio fino a quo­ta –20.00 metri dei fon­dali prospici­en­ti i pri­mi 100 m del­la banchi­na nord così da com­pletare il canale già dra­ga­to alla stes­sa quo­ta e dra­gag­gio a quo­ta –18.00 metri dei fon­dali prospici­en­ti la restante porzione di banchi­na Nord;
  • reflui­men­to dei sed­i­men­ti dra­gati nel­la vas­ca imper­me­abile esistente e a com­ple­ta­men­to del riem­pi­men­to dell’area di recu­pero di suo­lo al mare, com­pre­si la sis­temazione e lo spi­ana­men­to delle aree di col­ma­ta;
  • com­ple­ta­men­to del riem­pi­men­to con mate­ri­ali di risul­ta dei dra­gag­gi e con mate­ri­ale di cava lun­go la fas­cia oper­a­ti­va pos­ta a ter­go del­la nuo­va banchi­na e lun­go una fas­cia in adi­a­cen­za al piaz­za­le pavi­men­ta­to ai fini del­la real­iz­zazione del cor­ri­doio di acces­so alla nuo­va banchi­na;
  • ese­cuzione degli inter­ven­ti di con­sol­i­da­men­to (come descrit­ti nei suc­ces­sivi para­grafi) lun­go il cor­ri­doio di acces­so alla banchi­na;
  • pavi­men­tazione del­la la fas­cia oper­a­ti­va pos­ta a ter­go del­la nuo­va banchi­na e del
    cor­ri­doio di acces­so alla stes­sa;
  • real­iz­zazione del sis­tema di rac­col­ta e trat­ta­men­to delle acque mete­oriche del­la fas­cia di piaz­za­le pavi­men­ta­to pos­ta a ter­go del­la nuo­va banchi­na e del cuni­co­lo servizi di banchi­na.

Il crono­pro­gram­ma ne prevede la real­iz­zazione in dod­i­ci mesi.

planimetria

Demolizione delle navi
Come si vede è inter­es­sa­ta anche l’area per la demolizione navi per la cui con­ces­sione, nonché per la real­iz­zazione di una piattafor­ma di demolizione navale, l’Au­torità por­tuale il 26 giug­no ha avvi­a­to, con un avvi­so pub­bli­co (per leg­gere clic­ca qui), il pro­ced­i­men­to ammin­is­tra­ti­vo final­iz­za­to alla sot­to­scrizione del­l’ac­cor­do sos­ti­tu­ti­vo del provved­i­men­to di con­ces­sione rel­a­ti­vo alla real­iz­zazione e ges­tione di un impianto indus­tri­ale per la demolizione navale al fine di eserci­tarvi le attiv­ità di “Ship recy­cling” o demolizione navale con­trol­la­ta. Ciò al fine di assi­cu­rare trasparen­za ed imparzial­ità del­l’azione ammin­is­tra­ti­va e con­sen­tire ad even­tu­ali oper­a­tori eco­nomi­ci inter­es­sati la man­i­fes­tazione del loro inter­esse dopo che il 16 mar­zo le imp­rese Saipem, San Gior­gio del Por­to e Piero Neri ave­vano già man­i­fes­ta­to la loro disponi­bil­ità. Evi­den­te­mente altri oper­a­tori si sono pre­sen­tati dal momen­to che recen­te­mente il Com­mis­sario stra­or­di­nario del­la Autorità por­tuale Luciano Guer­ri­eri ha dichiara­to essere in com­pe­tizione dieci aziende e che entro fine anno ver­rà scel­to il sogget­to attua­tore

La stra­da statale 398 ed il col­lega­men­to fer­roviario
Ma per la fun­zion­al­ità e per la real­iz­zazione di quan­to pre­vis­to dal Piano rego­la­tore por­tuale esiste un osta­co­lo gran­dis­si­mo e cioè la real­iz­zazione del­la stra­da statale 398 e dei col­lega­men­ti fer­roviari. Nel decre­to di com­pat­i­bil­ità ambi­en­tale emes­so dal Min­is­tero dell’ ambi­ente sul nuo­vo Piano Rego­la­tore Por­tuale (per leg­gere clic­ca qui) si det­tero due pre­scrizioni.
L’u­na sta­bili­va che l’inizio dei lavori pre­visti nel­la fase 3 del nuo­vo PRP era con­sen­ti­to solo a segui­to del­l’en­tra­ta in eser­cizio del pro­li­unga­men­to del­la SS 398 almeno sino allo svin­co­lo di Por­tovec­chio e l’inizio dei lavori pre­visti nel­la fase 4 solo a segui­to del­l’en­tra­ta in eser­cizio del pro­l­unga­men­to del­la SS 398 sino allo svin­co­lo di Pog­gio Bat­te­ria. Nel­la fase 3 sono com­p­rese le seguen­ti opere: darse­na pescherec­ci, darse­na di servizio, tomba­men­to darse­na pescherec­ci, i fase ter­mi­nal traghetti:prolungamento molo bat­te­ria, I fase ter­mi­nal traghet­ti: nuo­va banchi­na Pre­mu­da, I fase ter­mi­nal traghet­ti: pon­tile n°1, I fase ter­mi­nal traghet­ti: pon­tile n°2, I fase ter­mi­nal traghet­ti: piaz­za­le a ter­go del­la nuo­va banchi­na Pre­mu­da.

Fase 3 a seguito delle prescrizioni

Fase 3 a segui­to delle pre­scrizioni

Nel­la fase 4 sono com­p­rese opere nel­la zona del­la diga vic­i­na al Pog­gio Bat­te­ria.

Fase 4 a seguito delle prescrizioni

Fase 4 segui­to delle pre­scrizioni

L’al­tra affer­ma­va che pri­ma del­la mes­sa in eser­cizio delle ban­chine com­mer­ciali del­la nuo­va darse­na Nord avrebbe dovu­to essere real­iz­za­to il col­lega­men­to delle aree por­tu­ali con la lin­ea fer­roviaria del­lo Sta­to.
Come sap­pi­amo nes­sun finanzi­a­men­to esiste per il pro­l­unga­men­to del­la SS 398 da Mon­tege­moli al Gag­no o Por­tovec­chio che si voglia dire né tan­tomeno fino a Pog­gio Bat­te­ria.
Del col­lega­men­to fer­roviario nes­suno par­la.

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