Il Referendum è un diritto ma è giusto votare NO

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PIOMBINO 22 otto­bre 2015 — Spir­i­to Libero ritiene che i cit­ta­di­ni abbiano il sacrosan­to dirit­to di esprimer­si sul pro­prio futuro e decidere, lib­era­mente e demo­c­ra­ti­ca­mente, se restare o meno legati ad un vec­chio sis­tema san­i­tario. L’istituto del Ref­er­en­dum è infat­ti una fon­da­men­tale ques­tione di democrazia e di lib­ertà, quin­di tutte le forze politiche han­no il dovere di garan­tire e tute­lare pien­amente l’esercizio di tale dirit­to, soprat­tut­to quan­do le riven­di­cazioni ter­ri­to­ri­ali riguardano la vita quo­tid­i­ana dei cit­ta­di­ni stes­si. Vogliamo ricor­dare che Noi siamo inter­venu­ti con queste pro­poste da oltre due anni, cioè molto pri­ma che divenis­sero ogget­to del dibat­ti­to attuale. Fat­ta ques­ta pre­mes­sa, siamo altret­tan­to con­vin­ti che la Legge Regionale 28/2015, ossia la rifor­ma del­la san­ità toscana approva­ta lo scor­so Mar­zo, non sia affat­to una legge da can­cel­lare. In pri­mo luo­go per­ché can­cel­lare la “28” ci con­dan­na a rimanere con le 12 Aziende pre­sen­ti oggi, quin­di con una orga­niz­zazione in gran parte respon­s­abile delle attuali dis­fun­zioni; se infat­ti ci sono prob­le­mi sul pun­to nasci­ta, sul­l’Or­to­pe­dia, sul­l’Urolo­gia e su altre spe­cial­is­tiche e servizi non si può cer­to imputare alla legge 28 né alla 1235 !!
I prob­le­mi ci sono e ci saran­no per­ché si è con­cen­tra­to trop­po sui Cen­tri più gran­di e si è impov­er­i­to la per­ife­ria; per­ché fino­ra si è scel­to e ali­men­ta­to un sis­tema com­pet­i­ti­vo; per­ché le aziende Ospedaliere e gli Ospedali provin­ciali han­no svolto fun­zioni che com­petono agli ospedali zon­ali e oltre­tut­to lo han­no fat­to male, come tes­ti­mo­ni­ano i deficit di Livorno (30 mil­ioni di euro) e di Pisa (26 mil­ioni di euro). La “1235”, la “28” e la prossi­ma legge regionale potran­no invece sostenere un per­cor­so di riequi­lib­rio a van­tag­gio dei ter­ri­tori e delle per­iferie, ma soltan­to alla con­dizione che i più pic­coli si unis­cano e fac­ciano “squadra” per rag­giun­gere dimen­sioni otti­mali. Ecco per­ché noi soste­ni­amo a gran voce e da tem­po la fusione con Ceci­na e la col­lab­o­razione con l’El­ba: 1 solo ospedale con 2 Pre­si­di (sedi dis­tac­cate), con un’u­ni­ca direzione ed un’u­ni­ca soci­età del­la salute sig­nifi­ca infat­ti meno costi delle strut­ture tec­niche ammin­is­tra­tive è mag­giori risorse per i servizi ospedalieri e ter­ri­to­ri­ali stes­si.
Occorre allo­ra cam­biare il mod­el­lo del­la molti­pli­cazione dei cen­tri di potere in favore di quel­lo con pochi ver­ti­ci ed ampie basi. Il fal­li­men­to del vec­chio mod­el­lo è sot­to gli occhi di tut­ti: una net­ta riduzione dei servizi in ogni parte del­la Toscana; uno spre­co enorme di risorse pub­bliche dis­perse in mille riv­o­li, uno scadi­men­to gen­erale del liv­el­lo di assis­ten­za san­i­taria ai cit­ta­di­ni. La nuo­va rifor­ma, invece, vuole isti­tuire un mod­el­lo alter­na­ti­vo che con­cen­tran­do in poche mani i liv­el­li di pro­gram­mazione, dif­fonden­do e respon­s­abi­liz­zan­do i luoghi di pro­duzione dei servizi (ospedali e ter­ri­to­rio), pun­ti ad ottenere rispar­mi eco­nomi­ci, riduzione di sprechi, miglio­ra­men­ti dell’efficienza e del­la qual­ità dei servizi. Sicu­ra­mente alcu­ni aspet­ti sono migliora­bili, come ad esem­pio alcune mod­i­fiche sulle quali stan­no lavo­ran­do in modo enco­mi­a­bile le Asso­ci­azioni di cat­e­go­ria e le varie Soci­età del­la Salute, ma can­cel­lare ques­ta agog­na­ta rifor­ma come appun­to pro­pon­gono i pro­mo­tori del ref­er­en­dum è come buttare via il bam­bi­no insieme all’acqua sporca !!

Coor­di­na­men­to Spir­i­to Libero per Piom­bi­no

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